Bpm: accordo innovativo per uscite volontarie e supporto alle vittime di violenza

Bpm: accordo innovativo per uscite volontarie e supporto alle vittime di violenza

Bpm: accordo innovativo per uscite volontarie e supporto alle vittime di violenza

Giada Liguori

Novembre 29, 2025

Milano, 29 novembre 2025 – Banco Bpm e i sindacati principali hanno trovato un’intesa sul ricambio generazionale in banca. Il piano prevede fino a 120 prepensionamenti volontari e l’assunzione di 90 nuovi lavoratori. L’accordo, firmato ieri a Milano, introduce anche una novità: il 2% delle nuove assunzioni sarà riservato a vittime di violenza di genere o ai figli di donne uccise per femminicidio. Un passo che, secondo i sindacati, segna una svolta sia per l’occupazione sia per la responsabilità sociale nel mondo bancario.

Ricambio generazionale: un equilibrio tra uscite e nuovi ingressi

Le organizzazioni sindacali spiegano che il piano punta a un ricambio del 75%, con due nuovi ingressi ogni tre uscite volontarie. Un bilanciamento pensato per tenere sotto controllo i costi e allo stesso tempo rinnovare le competenze in banca. “È un risultato davvero positivo”, dice Gianpaolo Fontana, coordinatore Fabi in Banco Bpm. Per lui, l’accordo nasce da un confronto proficuo tra sindacati e azienda, con l’obiettivo chiaro di “creare nuova e buona occupazione”.

Il piano dovrebbe partire già all’inizio del 2026, coinvolgendo filiali e sedi centrali in tutta Italia. Le prime uscite sono previste tra gennaio e marzo, mentre le assunzioni seguiranno nei mesi successivi. “Ottenere così tante nuove assunzioni durante una fase di pensionamenti volontari è una novità nel settore”, commenta Giuseppe Bilanzuoli, segretario nazionale Uilca.

Una svolta per le vittime di violenza: il 2% delle assunzioni garantito

Uno degli aspetti più importanti dell’accordo è la riserva del 2% delle assunzioni per vittime di violenza di genere o figli di vittime di femminicidio. Questa misura arriva pochi giorni dopo la firma del protocollo tra Abi e sindacati, firmato il 25 novembre in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Essere il primo gruppo bancario a inserire una tutela concreta per le donne in un accordo ci rende orgogliosi”, commenta Fontana. Susy Esposito, segretaria generale Fisac Cgil, aggiunge: “Per la prima volta abbiamo messo nero su bianco un impegno chiaro di responsabilità sociale”.

I sindacati vedono in questa scelta un segnale forte per tutto il settore bancario. “L’accordo traduce subito in azioni quanto firmato nel protocollo con Abi”, ricorda Bilanzuoli. La riserva sarà applicata già nelle prossime selezioni, con percorsi dedicati e supporto specifico per chi ne avrà diritto.

Reazioni positive e attesa per i prossimi passi

La notizia dell’accordo è stata accolta con favore sia dai lavoratori sia dalle associazioni che si occupano di tutela delle donne. Ieri pomeriggio, nei corridoi di Banco Bpm a Milano, si respirava soddisfazione ma anche voglia di capire come andranno avanti le cose. Sergio Marianacci, segretario Fisac Cgil del gruppo, parla di un “traguardo di grande importanza” e sottolinea la rapidità e la misura del piano rispetto alle esigenze della banca.

Qualche dettaglio operativo deve ancora essere definito. Fonti sindacali dicono che le modalità di selezione saranno annunciate entro dicembre. L’azienda assicura trasparenza e pari opportunità in tutto il processo.

Un modello che potrebbe contagiare tutto il settore bancario

L’intesa di Banco Bpm potrebbe diventare un esempio anche per altri istituti. “Questo modello dimostra che si può conciliare la necessità aziendale con la responsabilità sociale”, spiega una fonte vicina ai negoziati. Il settore bancario italiano ha vissuto anni di tagli e riorganizzazioni. Ora, puntare su un ricambio generazionale ben strutturato e su misure innovative per l’inclusione sociale sembra un segnale di cambiamento.

I sindacati, pur soddisfatti, restano cauti: “Seguiremo passo dopo passo l’attuazione dell’accordo”, assicura Marianacci. Solo così si potrà capire davvero l’impatto sulle assunzioni e sull’ambiente di lavoro. Intanto, la banca si prepara ad avviare le prime procedure: una fase delicata che potrebbe aprire la strada anche ad altri gruppi del credito in Italia.