Da Milano a Roma: il grande sciopero con Francesca Albanese e Greta Thunberg in corteo a Genova

Da Milano a Roma: il grande sciopero con Francesca Albanese e Greta Thunberg in corteo a Genova

Da Milano a Roma: il grande sciopero con Francesca Albanese e Greta Thunberg in corteo a Genova

Matteo Rigamonti

Novembre 29, 2025

Roma, 28 novembre 2025 – Scioperi e manifestazioni bloccano l’Italia. Da Milano a Roma, passando per Genova, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la Manovra economica 2026, ancora in discussione in Parlamento. Fin dalle prime ore del mattino, lavoratori del settore pubblico e privato hanno incrociato le braccia, paralizzando trasporti, scuole, ospedali e altri servizi fondamentali.

Le richieste dei sindacati: salario minimo, pensioni e sanità pubblica

L’Usb ha convocato la manifestazione principale a Montecitorio, con raduno alle 11. “Nel giorno in cui i parlamentari sono a riposo, come ogni venerdì, i lavoratori in sciopero votano e approvano la Finanziaria del popolo”, si legge nel comunicato del sindacato. Tra le richieste spiccano: paga base di almeno 2.000 euro, pensione a 62 anni, fine degli appalti, riduzione dell’orario di lavoro senza tagli allo stipendio, diritto alla casa, nuove assunzioni nella pubblica amministrazione e una sanità pubblica gratuita e accessibile a tutti. Per Usb, sono bisogni urgenti per un paese esausto e incompatibili con l’atteggiamento bellicista del Governo.

Roma si ferma: cortei e disagi in città

A Roma, la protesta sta cambiando il volto del traffico cittadino. Il corteo dei Cobas è partito da piazza Indipendenza e prosegue fino alle 14 lungo un percorso che tocca via San Martino della Battaglia, viale Castro Pretorio, piazza della Croce Rossa e via Barberini. Gli organizzatori parlano di circa 4.500 partecipanti. Polizia municipale e forze dell’ordine presidiano gli snodi principali. Alcuni negozianti hanno abbassato le serrande per precauzione.

Anche gli studenti delle scuole superiori e delle università romane hanno aderito, con uno sciopero studentesco e un corteo parallelo. Domani è in programma un altro appuntamento importante: da Piazza San Paolo partirà un corteo nazionale contro il riarmo e la complicità dell’Italia nella guerra a Gaza. “L’Italia è tra i maggiori fornitori di armi allo Stato israeliano”, ricordano i promotori.

Genova, corteo internazionale con Thunberg e Albanese

A Genova la protesta assume un respiro internazionale. In testa al corteo, partito dal porto poco dopo le 10, ci sono Greta Thunberg, l’attivista svedese per il clima, e Francesca Albanese, relatrice Onu per i territori palestinesi. Con loro anche l’ex ministro greco Yanis Varoufakis e il giornalista Chris Hedges. Si contano circa 5.000 persone.

Albanese ha parlato ai manifestanti: “Il porto di Genova è un esempio di resistenza civile e sociale. Grazie a chi è qui oggi per la solidarietà con il popolo palestinese, che continua a soffrire. Il genocidio va avanti, e noi non possiamo fermarci”. Greta ha guidato il corteo, tra striscioni contro la guerra e cori per il clima.

Milano: metro chiusa e traffico in tilt

Anche a Milano la protesta si fa sentire. Il corteo è partito alle 9.30 da Piazza Oberdan (Porta Venezia), attraversando corso Buenos Aires fino a piazza Bottini. L’Atm ha chiuso la stazione metro di Lambrate sulla linea verde M2 per motivi di sicurezza e modificato alcune linee di superficie. Lo sciopero dei trasporti andrà avanti anche domenica 30 novembre.

Trasporti in tilt in tutta Italia

Lo sciopero colpisce duramente il trasporto pubblico in tutto il paese. I lavoratori dei gruppi Fs, Italo, Trenitalia e Trenord aderiscono fino alle 21 di stasera. Per i treni regionali è garantito un servizio dalle 18 alle 21, mentre su altre tratte si registrano cancellazioni e ritardi che potrebbero protrarsi anche oltre.

A Roma l’intera rete Atac è ferma, con servizio solo nelle fasce di garanzia (dall’inizio fino alle 8:29 e dalle 17 alle 19:59). A Napoli bus e tram circolano solo nelle fasce protette, dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 17 alle 20. In molte città si segnalano lunghe code ai capolinea e attese prolungate alle fermate.

Una protesta che scuote tutto il Paese

Oggi si segna un nuovo capitolo nelle mobilitazioni sindacali contro la manovra economica del Governo. Da nord a sud, lavoratori e studenti chiedono risposte concrete su salari, pensioni, welfare e diritti. Le prossime ore diranno se il grido delle piazze troverà ascolto nei corridoi di Palazzo Madama e Montecitorio.