Roma, 29 novembre 2025 – Un progetto condiviso per crescere: questa la richiesta che ha lanciato stamattina la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, durante l’assemblea di Noi Moderati. L’incontro, tenutosi nella sala conferenze di via della Scrofa, ha visto la partecipazione del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e del vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto. Al centro del dibattito, la necessità di andare oltre la semplice manovra economica e costruire un percorso comune tra sindacati, imprese e istituzioni.
Oltre la manovra: la sfida della Cisl
“Dobbiamo metterci d’accordo su un progetto condiviso”, ha spiegato Fumarola davanti a un pubblico fatto di sindacalisti, imprenditori e politici. Per lei, il rischio è quello di restare incastrati a discutere solo di manovra finanziaria senza affrontare le sfide reali che il Paese ha davanti, soprattutto guardando alle scadenze europee. “Sarebbe un errore”, ha aggiunto, sottolineando l’urgenza di “andare oltre la manovra”, anche sul tema sollevato da Fitto riguardo al futuro dell’Europa.
Nel suo intervento, la segretaria Cisl ha parlato delle “relazioni sindacali” in corso con Confindustria. Orsini, da parte sua, ha ascoltato con attenzione, annuendo più volte. “Stiamo costruendo un percorso – ha detto Fumarola – ma serve la volontà di tutti”. Non basta un accordo formale o una semplice intesa sulla legge di bilancio: serve una visione più ampia e condivisa.
Un documento unico per affrontare le sfide europee
Dall’assemblea è emerso l’obiettivo di mettere a punto un documento unitario da presentare alle istituzioni. “Abbiamo il dovere e la responsabilità di unire le forze”, ha ribadito Fumarola. L’intento è chiaro: arrivare a proposte concrete su lavoro, investimenti e politiche industriali, così da affrontare con più forza le sfide che arrivano dall’Unione europea.
Fitto, richiamato dalla segretaria della Cisl, ha ricordato che l’Italia deve prepararsi a “sfide decisive” nei prossimi mesi, riferendosi alle trattative sul bilancio UE e sul Pnrr. “Serve una posizione chiara e condivisa”, ha spiegato il vicepresidente della Commissione europea, “solo così possiamo pesare davvero nei tavoli europei”. Orsini ha sottolineato l’importanza di “non disperdere il dialogo costruito in questi mesi”.
Sindacati e imprese: dialogo aperto, ma servono scelte chiare
Il clima tra le parti, almeno a sentire gli interventi, resta collaborativo. Ma non mancano le divergenze. Fumarola ha insistito sulla necessità di “idee chiare su cosa fare”, mentre Orsini ha invitato a “non perdere tempo in discussioni inutili”. Sullo sfondo resta la questione delle risorse: secondo fonti sindacali, la preoccupazione principale è la tenuta dei salari e la tutela dell’occupazione nei settori più esposti alla concorrenza internazionale.
“Stiamo lavorando a un documento che vogliamo poi presentare”, ha confidato Fumarola ai giornalisti a margine dell’assemblea. Nessuna bozza ufficiale ancora sul tavolo, ma l’intenzione – confermata anche da Confindustria – è quella di arrivare a una sintesi entro fine anno.
Il conto alla rovescia: confronto serrato fino a dicembre
Nei prossimi giorni sono previsti nuovi incontri tra sindacati e imprese. L’obiettivo è chiudere il confronto entro dicembre e poi portare il documento alle forze politiche e al governo. “Il tempo è poco – ha ammesso Orsini – ma se c’è la volontà si può fare”.
La partita si gioca anche a Bruxelles: Fitto ha ricordato che “le decisioni che prenderemo ora avranno effetti per anni”. Un monito seguito con attenzione dalla platea. In sala c’erano diversi parlamentari di maggioranza e opposizione, segno che il tema della crescita condivisa resta al centro del dibattito politico.
Solo quando il documento sarà pronto e condiviso si capirà se sindacati e imprese riusciranno a parlare davvero con una voce sola davanti alle sfide che aspettano l’Italia in Europa. Per ora, il cammino è iniziato, ma la strada è ancora lunga.
