Giorgetti punta al 3%: un obiettivo ambizioso per quest’anno

Giorgetti punta al 3%: un obiettivo ambizioso per quest'anno

Giorgetti punta al 3%: un obiettivo ambizioso per quest'anno

Giada Liguori

Novembre 29, 2025

Roma, 29 novembre 2025 – “L’equilibrio è un atto di coraggio”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha aperto il suo intervento all’assemblea nazionale di Noi Moderati questa mattina. Poche parole che riassumono bene l’atmosfera che si respira a via XX Settembre: tanta prudenza, ma anche la consapevolezza di camminare su un filo sottile, tra le strette maglie dei vincoli europei e le esigenze del Paese. Giorgetti ha rivendicato il percorso seguito dal governo negli ultimi tre anni, definendolo “un atteggiamento equilibrato, prudente e responsabile”, frutto – ha spiegato – “non solo di una scelta culturale, ma anche di un’esigenza concreta”.

Deficit al 3%: tra speranze e incognite

Al centro del discorso c’era il tema più scottante: il deficit pubblico. “Abbiamo faticato a costruire un percorso che ci porti al 3% quest’anno”, ha detto il ministro, riferendosi alla soglia chiave fissata dall’Europa. Resta però da vedere se il risultato sarà “qualche decimale sopra o sotto”, ha ammesso, perché molto dipenderà da quello che succederà nell’ultimo mese dell’anno. La partita, insomma, è ancora aperta. Ma la direzione è chiara: riportare i conti pubblici su una strada sostenibile.

Spese pesanti e il nodo del debito

Non si tratta solo di numeri sulla carta. Giorgetti ha messo in luce come alcune politiche molto costose continueranno a gravare sul bilancio dello Stato anche nel 2026 e 2027. “Dobbiamo gestire e provare a mettere un freno a queste spese”, ha spiegato, lasciando intendere che il lavoro per sistemare i conti non finirà con l’anno che sta per chiudersi. Il riferimento, anche se non detto apertamente, è alle misure varate durante la pandemia e alle proroghe di bonus e incentivi che hanno gonfiato la spesa pubblica.

Mercati e fiducia: una sfida aperta

“Oggi ci presentiamo sui mercati con una credibilità rinnovata”, ha sottolineato Giorgetti, quasi a voler rassicurare investitori e partner europei. La fiducia dei mercati internazionali resta fondamentale per l’Italia, soprattutto in un momento in cui il debito pubblico supera i 2.800 miliardi di euro e i tassi d’interesse sono tornati a salire. Secondo fonti del Ministero dell’Economia, il rendimento dei Btp a dieci anni si aggira intorno al 4%, un livello che impone prudenza nelle scelte di politica fiscale.

Tra Bruxelles e le esigenze di casa nostra

Il ministro non ha nascosto le difficoltà nel mantenere questo equilibrio. “Abbiamo dovuto fare scelte dure”, ha confidato a margine dell’assemblea uno dei suoi più stretti collaboratori. Da una parte c’è la pressione di Bruxelles, che chiede rigore; dall’altra le famiglie e le imprese, ancora segnate dalla crisi energetica e dall’inflazione. Solo così si capisce quanto sia complicato trovare un punto d’incontro tra esigenze così diverse.

La legge di Bilancio: il nodo del futuro

Intanto, nei corridoi della Camera, si parla già della prossima legge di Bilancio. I tecnici del Tesoro stanno lavorando a una manovra che dovrà tenere insieme crescita e sostenibilità finanziaria. “Non sarà una passeggiata”, ammette un funzionario che segue da vicino il dossier. Le risorse sono poche e ogni scelta comporta sacrifici. Ma la linea indicata da Giorgetti sembra chiara: prudenza nei conti, attenzione ai mercati e zero promesse facili.

Reazioni e scenari

Le parole del ministro hanno trovato riscontro tra i partecipanti all’assemblea di Noi Moderati. “Serve senso di responsabilità in questa fase”, ha commentato Maurizio Lupi, leader del movimento centrista. Anche gli esperti economici mostrano cautela: secondo l’analista Carlo Cottarelli, raggiungere il 3% di deficit “è possibile ma non scontato”, soprattutto se la crescita rallenterà negli ultimi mesi dell’anno.

In definitiva, la strategia del governo resta quella di un equilibrio difficile ma indispensabile. Un equilibrio che – come ha ricordato Giorgetti – richiede coraggio, pazienza e una buona dose di realismo.