Marrakech, 29 novembre 2025 – Jodie Foster è arrivata ieri sera in prima fila al Festival Internazionale del Film di Marrakech, che ha aperto la sua ventiduesima edizione tra applausi e flash nel cuore della città ocra. L’attrice e regista americana, due volte premio Oscar, sarà oggi la protagonista della seconda giornata della rassegna, che fino al 6 dicembre porta in Marocco alcune delle stelle più brillanti di Hollywood e del cinema mondiale.
Jodie Foster accolta tra applausi e omaggi
Il Palazzo dei Congressi di Marrakech si è riempito già dalle 18, con un pubblico variegato: cinefili, studenti, volti noti della cultura locale e internazionale. In platea, accanto a Foster, c’erano anche Marisa Berenson – attrice ed ex modella americana che da anni vive in città – e diversi membri della giuria internazionale. “È un onore essere qui, in una città che ama il cinema”, ha detto Foster ai giornalisti poco prima dell’inizio della serata. L’omaggio a lei dedicato è uno dei momenti più attesi di questa edizione, come ha spiegato il direttore artistico Rémi Bonhomme: “Jodie Foster è un ponte tra generazioni e culture”.
Un festival con lo sguardo sul mondo
L’apertura ufficiale del festival è avvenuta ieri, 28 novembre, con la proiezione di ‘Dead Man’s Wire’ di Gus Van Sant. Il film, già mostrato fuori concorso a Venezia, ha suscitato curiosità e commenti positivi tra gli spettatori. Poco prima, la giuria internazionale – guidata dal regista sudcoreano Bong Joon-ho, autore di ‘Parasite’ – è stata presentata al pubblico. Bong, sorridente e disponibile, ha ricordato come “il cinema resti uno spazio di incontro e confronto”. La giuria dovrà giudicare tredici film in gara, provenienti da ogni continente.
Gala e anteprima nordafricana per Foster
Questa sera il festival rende omaggio a Jodie Foster con una serata di gala tutta per lei. In programma la prima proiezione nordafricana di ‘Vita privata’ di Rebecca Zlotowski, dove Foster interpreta una psicanalista americana trasferita a Parigi. Un ruolo diverso dall’indimenticabile Clarice Starling de ‘Il silenzio degli innocenti’, ma che conferma la versatilità dell’attrice. “Mi piace mettermi alla prova con storie nuove”, ha raccontato Foster durante un incontro informale con alcuni studenti marocchini. “Il cinema serve anche a questo: a scoprire mondi diversi dal proprio”.
Marrakech, capitale del cinema fino al 6 dicembre
Con 82 film in programma provenienti da 31 paesi, il Festival Internazionale del Film di Marrakech trasforma la città in un grande schermo a cielo aperto. Tredici le pellicole in concorso ufficiale, mentre nove sono riservate alle serate di gala. Le proiezioni si tengono non solo al Palazzo dei Congressi, ma anche in piazze e sale storiche, coinvolgendo residenti e turisti. “È un’occasione per vedere film che altrove non arrivano”, racconta Ahmed, studente universitario incontrato all’ingresso della sala principale.
Un’edizione all’insegna dell’incontro
Gli organizzatori sottolineano come questa ventiduesima edizione punti a rafforzare il dialogo tra diverse cinematografie. “Il festival è nato per questo: far incontrare storie e persone”, ha ricordato Bonhomme durante la conferenza stampa inaugurale. Tra i temi più presenti nei film selezionati ci sono l’identità, la memoria e il cambiamento sociale. Non mancano opere prime e registi emergenti, insieme a nomi già noti.
Reazioni e aspettative
L’arrivo di Jodie Foster ha acceso l’entusiasmo tra fan locali e addetti ai lavori. All’uscita dalla sala, alcuni spettatori hanno raccontato di aver atteso ore per vederla da vicino. “È una leggenda vivente”, ha detto Fatima, insegnante di francese. Nei prossimi giorni sono attesi altri ospiti internazionali, mentre la città si prepara a vivere una settimana all’insegna del cinema.
Il Festival Internazionale del Film di Marrakech si conferma così uno degli appuntamenti più attesi nel panorama culturale nordafricano, capace ogni anno di rinnovarsi senza perdere il legame con la tradizione e il pubblico.
