Manovra: opportunità di miglioramento per famiglie e scuole paritarie

Manovra: opportunità di miglioramento per famiglie e scuole paritarie

Manovra: opportunità di miglioramento per famiglie e scuole paritarie

Matteo Rigamonti

Novembre 29, 2025

Roma, 29 novembre 2025 – Il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha annunciato oggi un’intesa con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per rivedere la manovra finanziaria in corso di discussione. Al centro dell’accordo, un’attenzione più forte alle famiglie, all’istruzione e al sostegno a libri scolastici e scuole paritarie. Lupi lo ha detto a margine dell’assemblea nazionale del suo partito, che si è svolta questa mattina a Roma, spiegando che il confronto a Palazzo Chigi è stato sereno, senza tensioni.

Governo e maggioranza, un confronto senza strappi

Lupi ha raccontato che l’incontro con Giorgetti si è concentrato su alcuni punti chiave per migliorare la legge di bilancio. «Oggi abbiamo trovato un’intesa per dare un segnale in più alle famiglie, all’educazione, ai libri scolastici e alle scuole paritarie», ha detto il leader centrista. Nessuna crisi, dunque. Anzi, ha ribadito la volontà di proseguire «sui principi fondamentali che guidano la manovra».

L’incontro, avvenuto nelle prime ore di questa mattina a Palazzo Chigi, ha visto la partecipazione di altri esponenti della maggioranza. Fonti vicine ai lavori parlano di una discussione concreta, con l’obiettivo di trovare le risorse per rafforzare le misure a favore di famiglie e scuola.

Più fondi per libri e scuole paritarie

Tra i temi caldi c’è quello dei libri scolastici. Lupi ha spiegato che si sta lavorando per aumentare i fondi destinati all’acquisto, soprattutto per chi ha meno possibilità. «Credo che nei prossimi giorni, con i relatori e la maggioranza, riusciremo a trovare anche le coperture», ha aggiunto. Un passaggio tutt’altro che scontato, considerando le risorse limitate e le tante richieste.

Non solo libri, però. Si parla anche di un sostegno più forte alle scuole paritarie, un tema importante per una parte della maggioranza. L’obiettivo, dicono, è garantire più equità nell’accesso all’istruzione, senza penalizzare chi sceglie strade alternative rispetto alle scuole statali.

Nessun attrito nella maggioranza

Lupi ha voluto mettere subito in chiaro che non ci sono stati scontri né con Giorgetti né con gli altri partner di governo. «Nessuno scontro», ha ribadito ai giornalisti durante l’assemblea nazionale del partito, che si è tenuta all’Hotel Quirinale, in via Nazionale. Un clima tranquillo, confermato anche da alcuni parlamentari presenti: «Si discute, ma l’intesa c’è», ha raccontato un deputato vicino al dossier.

La manovra resta comunque sotto la lente delle opposizioni e delle parti sociali. Nei prossimi giorni sono previsti nuovi incontri tra i relatori della legge di bilancio e i gruppi parlamentari. Il calendario prevede anche diverse audizioni in Commissione Bilancio, a partire da domani mattina.

La strada verso l’approvazione è ancora lunga

Il cammino della manovra finanziaria è tutt’altro che finito. Dopo il passaggio in Commissione, il testo dovrà arrivare in Aula entro metà dicembre. Solo allora si saprà se le modifiche proposte da Noi Moderati e condivise da Giorgetti saranno inserite nella versione finale della legge.

Dal Ministero dell’Economia arriva però una nota di prudenza. «Stiamo valutando tutte le proposte – ha detto una fonte tecnica – ma le risorse a disposizione restano molto limitate». Una posizione condivisa anche da altri esponenti della maggioranza, che invitano a non creare false aspettative.

Un messaggio chiaro alle famiglie e alla scuola

Per Maurizio Lupi, però, questa partita non è solo tecnica. «Dare un segnale alle famiglie e all’istruzione è un dovere politico», ha sottolineato alla chiusura dell’assemblea. Applausi dalla platea, composta da circa 200 delegati da tutta Italia. In sala anche amministratori locali e rappresentanti del mondo associativo.

Il confronto sulla manovra continua, tra aperture e cautela. Nei prossimi giorni conteranno i numeri: quelli delle coperture finanziarie e quelli dei voti in Parlamento. Ma la direzione sembra già segnata: più attenzione a famiglie, scuola e pari opportunità nell’accesso all’istruzione.