Tajani chiede al governo israeliano di fermare le violenze dei coloni

Tajani chiede al governo israeliano di fermare le violenze dei coloni

Tajani chiede al governo israeliano di fermare le violenze dei coloni

Matteo Rigamonti

Novembre 30, 2025

Roma, 30 novembre 2025 – Questa mattina il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto sulla vicenda dei tre attivisti italiani feriti in un’aggressione da parte di coloni israeliani vicino a Gerico, in Cisgiordania. L’episodio, avvenuto nelle prime ore di ieri, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli operatori internazionali e sulla gestione delle tensioni nei territori occupati.

Tajani: “Stop all’annessione, rispetto per i civili palestinesi”

Basta con le aggressioni, non è così che si difendono le proprie ragioni”, ha detto Tajani a margine dell’assemblea di Noi Moderati a Roma. Il ministro ha condannato con forza l’attacco, definendolo “gravissimo”, e ha ribadito la posizione del governo italiano: “Nessuna annessione della Cisgiordania, siamo contrari a qualsiasi ipotesi in tal senso”. Tajani ha poi sottolineato l’importanza di “rispettare la popolazione civile palestinese”, ricordando che i diritti umani devono essere tutelati in una situazione già segnata da tensioni e violenze.

L’appello a Israele: fermate le violenze dei coloni

Nel suo intervento, il ministro ha rivolto un appello chiaro al governo di Israele: “Fermate i coloni, impedite che continuino queste violenze inutili, che non aiutano il piano di pace su cui tutti stiamo lavorando”. Un messaggio netto, che arriva in un momento delicato per la diplomazia internazionale. Secondo Tajani, episodi come quello di Gerico rischiano di far saltare ogni tentativo di dialogo e di soluzione negoziata al conflitto israelo-palestinese.

Tre attivisti italiani feriti: cosa è successo

Le prime ricostruzioni, fornite dalla polizia locale e confermate dalla Farnesina, raccontano che i tre attivisti – i cui nomi non sono stati resi noti per motivi di privacy – si trovavano vicino a un villaggio palestinese quando sono stati aggrediti da un gruppo di coloni armati. L’attacco è avvenuto intorno alle 10 del mattino in una zona già segnata da scontri nelle settimane scorse. I feriti sono stati portati all’ospedale di Gerico e, secondo le fonti ospedaliere, le loro condizioni sono stabili. La notizia ha suscitato preoccupazione tra le organizzazioni umanitarie italiane presenti nella zona.

Reazioni e clima internazionale

La vicenda ha avuto eco anche tra i partner europei dell’Italia. Fonti diplomatiche a Bruxelles hanno confermato che il caso sarà discusso al prossimo Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea. “La sicurezza degli operatori internazionali va garantita”, ha detto un funzionario UE contattato da alanews.it. Sul fronte interno, diversi parlamentari hanno chiesto al governo di riferire in Aula sugli sviluppi e sulle misure per tutelare i cittadini italiani impegnati in missioni all’estero.

Cisgiordania, un terreno sempre più pericoloso

La situazione in Cisgiordania resta molto tesa. Negli ultimi mesi gli episodi di violenza tra coloni israeliani e popolazione palestinese si sono moltiplicati, coinvolgendo anche gli osservatori internazionali. Secondo dati delle Nazioni Unite, nel solo 2025 si sono registrati oltre 300 attacchi contro civili palestinesi attribuiti a gruppi di coloni. Il governo israeliano ha promesso più volte indagini e misure restrittive, ma per le ONG locali “la risposta resta insufficiente”.

Il ruolo italiano nel cammino verso la pace

L’Italia, ha ricordato Tajani, “continua a lavorare per una soluzione negoziata e duratura del conflitto”, sostenendo l’azione delle Nazioni Unite e degli altri principali attori internazionali. Il ministro ha ribadito che “ogni atto di violenza allontana la possibilità di pace”, invitando tutte le parti a fermare subito i combattimenti e a rispettare gli accordi internazionali.

In serata la Farnesina ha confermato che i tre attivisti sono in contatto con l’ambasciata a Tel Aviv e saranno assistiti fino al loro rientro in Italia. Nel frattempo, la comunità internazionale segue con attenzione l’evolversi della situazione in Cisgiordania, mentre cresce la pressione su Israele perché fermi le violenze dei coloni e garantisca la sicurezza di civili e operatori stranieri.