Tajani esprime piena fiducia in Giorgetti: un alleato sempre leale

Tajani esprime piena fiducia in Giorgetti: un alleato sempre leale

Tajani esprime piena fiducia in Giorgetti: un alleato sempre leale

Matteo Rigamonti

Novembre 30, 2025

Roma, 30 novembre 2025 – Antonio Tajani, vicepremier e segretario di Forza Italia, ha preso la parola per difendere il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel bel mezzo delle polemiche sul cosiddetto “risiko bancario” e sul ruolo del Ministero dell’Economia. Intercettato dai giornalisti a margine di un incontro in via XX Settembre, Tajani ha ribadito la sua “massima fiducia” nel titolare del Tesoro, definendo “fuori luogo” ogni critica rivolta a Giorgetti.

Tajani: “Giorgetti ha sempre agito correttamente, le accuse non stanno in piedi”

Ho piena fiducia nel ministro Giorgetti, che si è sempre comportato in modo corretto”, ha detto Tajani poco dopo le 11, mentre davanti a una decina di cronisti nell’atrio del Ministero chiariva la sua posizione. Il riferimento era alle recenti critiche che hanno preso di mira Giorgetti, soprattutto per la gestione della golden power e le scelte del governo sulle partecipazioni pubbliche nelle banche. Tajani ha aggiunto: “Può darsi che abbiamo avuto idee diverse su come applicare la golden power, anche dal punto di vista giuridico. Ma questo non ha nulla a che fare con la correttezza del suo operato”.

Il clima in politica resta teso. Da giorni si susseguono voci su possibili contrasti nella maggioranza, con Forza Italia e Lega che non sempre la pensano allo stesso modo su vigilanza bancaria e interventi dello Stato. Ma Tajani ha voluto mettere le cose in chiaro: “Lo difendiamo perché siamo convinti che si sia sempre comportato correttamente”, ha ribadito, come per chiudere definitivamente la questione.

Golden power e rischio bancario: perché si parla di tensioni

La golden power – i poteri speciali che il governo può usare per proteggere asset strategici come le banche – è tornata al centro del dibattito dopo alcune operazioni finanziarie che hanno coinvolto istituti italiani negli ultimi mesi. Fonti parlamentari raccontano che la discussione si è accesa soprattutto dopo alcuni interventi del Tesoro su acquisizioni considerate “sensibili” per la sicurezza economica del Paese.

In questo quadro, le differenze tra i partiti della maggioranza si sono fatte più evidenti. Forza Italia ha espresso dubbi sulla base legale di certi provvedimenti del Ministero dell’Economia. Ma, come ha sottolineato Tajani, “questo non significa mettere in discussione la correttezza del ministro”. Insomma, politica e persona sono cose diverse.

Il sostegno di Forza Italia e le tensioni nel centrodestra

Giorgetti ha la mia piena fiducia e il sostegno di Forza Italia”, ha detto Tajani, respingendo al mittente le accuse che stanno circolando. Una posizione chiara, che arriva in un momento delicato per il governo Meloni. Nei corridoi di Montecitorio, nel primo pomeriggio, alcuni deputati azzurri hanno confermato la volontà del partito di restare unito attorno al ministro leghista.

Dalla Lega, invece, nessun commento ufficiale. Fonti vicine a Giorgetti fanno sapere che il ministro preferisce non alimentare altre polemiche. Dietro le quinte, però, si parla di “attacchi strumentali” e di un clima “avvelenato” da logiche pre-elettorali.

Cosa succede adesso: i prossimi passi

Il dossier bancario resta aperto. Nei prossimi giorni sono previste nuove riunioni tra il Ministero dell’Economia e la Presidenza del Consiglio per mettere a punto una strategia comune sulle partecipazioni pubbliche e sull’uso della golden power. L’obiettivo, dicono fonti di governo, è evitare altre tensioni nella maggioranza e mantenere stabile il sistema bancario.

Per ora, Forza Italia si schiera chiaramente a fianco di Giorgetti, senza voler alimentare divisioni. “Le polemiche non servono a nessuno”, ha confidato un esponente azzurro uscendo da Palazzo Chigi poco dopo le 17. Resta da vedere se questa linea terrà nelle prossime settimane, quando il tema tornerà inevitabilmente al centro della scena politica.