Tragedia a Lamezia Terme: padre muore tra le braccia del figlio mentre attende l’ambulanza senza medico

Tragedia a Lamezia Terme: padre muore tra le braccia del figlio mentre attende l'ambulanza senza medico

Tragedia a Lamezia Terme: padre muore tra le braccia del figlio mentre attende l'ambulanza senza medico

Matteo Rigamonti

Novembre 30, 2025

Lamezia Terme, 30 novembre 2025 – Un uomo di 57 anni è morto ieri sera nella sua casa di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, dopo un malore improvviso. Il figlio, un ragazzo di 15 anni, ha provato disperatamente a rianimarlo seguendo le indicazioni telefoniche degli operatori del 118, ma l’ambulanza è arrivata solo dopo più di mezz’ora e senza medico a bordo. Una tragedia che torna a mettere in luce le gravi lacune del sistema di emergenza in Calabria.

Ambulanza in ritardo e senza medico: cosa è successo

Stando a quanto raccontano fonti sanitarie locali, il malore è avvenuto poco dopo le 20 in una palazzina di via dei Bizantini, quartiere residenziale della città. L’uomo, che pare soffrisse di problemi cardiaci, si è accasciato davanti al figlio. Il ragazzo, spaventato ma lucido, ha chiamato subito il 118. Dalla centrale hanno guidato il giovane passo dopo passo nelle manovre di rianimazione cardiopolmonare. “Abbiamo fatto tutto il possibile al telefono”, racconta una fonte interna al servizio.

Solo dopo più di trenta minuti – dicono testimoni e conferma il Sindacato Medici Italiani – l’ambulanza è arrivata sul posto. Ma a bordo non c’era il medico, solo un infermiere e l’autista soccorritore. Quando sono entrati in casa, per il 57enne non c’era più nulla da fare. Il decesso è stato dichiarato poco dopo le 21.

La denuncia dei medici: “Il sistema è al collasso”

A far emergere la vicenda è stato Saverio Ferrari, delegato provinciale del Sindacato Medici Italiani e medico del 118 all’ospedale di Soveria Mannelli. “Questa tragedia – ha detto Ferrari – è lo specchio di una situazione che non si può più reggere. Così non si va avanti”. Il medico ha lanciato un appello diretto al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, chiedendo “interventi immediati per evitare che casi come questo si ripetano”.

Il caso ha riacceso il dibattito sulle condizioni del servizio d’emergenza in Calabria. Secondo i dati del sindacato, nella provincia di Catanzaro sono operative meno della metà delle ambulanze previste dagli standard nazionali. Spesso, come ieri, i mezzi partono senza medico per la mancanza di personale.

Carenze che pesano: le richieste di aiuto

Il problema non riguarda solo Lamezia Terme. In tutta la regione, spiegano i sindacati, la mancanza di medici e la scarsità di mezzi sono all’ordine del giorno. “Facciamo turni estenuanti – racconta un operatore del 118 che preferisce restare anonimo – e spesso dobbiamo decidere a chi dare la priorità”. Secondo le ultime stime, almeno il 40% delle ambulanze calabresi viaggia senza medico a bordo.

Il presidente Occhiuto, contattato in serata, ha espresso cordoglio alla famiglia e ha assicurato che “la Regione sta lavorando per rafforzare il servizio di emergenza”. Ma le soluzioni concrete sembrano ancora lontane. “Servono investimenti e nuove assunzioni – ribadisce Ferrari – altrimenti continueremo a contare vittime”.

Il dolore della comunità e il peso dei soccorritori

Nelle ore dopo la tragedia, molti abitanti del quartiere si sono radunati sotto la palazzina per stare vicino alla famiglia. “Non si può morire così”, ha detto una vicina, visibilmente scossa. Il ragazzo, che ha tentato fino all’ultimo di salvare il padre grazie alle indicazioni ricevute, è stato assistito dai sanitari e dai parenti.

Il caso di Lamezia Terme riporta al centro dell’attenzione nazionale la questione dei tempi di intervento e della presenza dei medici sulle ambulanze. Un problema che, come sottolineano i sindacati, riguarda non solo la Calabria ma molte zone interne del Paese. Eppure – dicono i soccorritori – si parla di queste cose davvero solo quando succedono tragedie come questa.

Le indagini sull’accaduto sono affidate ai carabinieri della compagnia locale. Da fonti investigative si apprende che sarà acquisita la registrazione della chiamata al 118 per ricostruire i tempi dell’intervento e valutare eventuali responsabilità.