Catastrofe spaziale: l’unica rampa di lancio russa per le Soyuz inagibile

Catastrofe spaziale: l'unica rampa di lancio russa per le Soyuz inagibile

Catastrofe spaziale: l'unica rampa di lancio russa per le Soyuz inagibile

Matteo Rigamonti

Dicembre 1, 2025

Baikonur, 1 dicembre 2025 – La rampa di lancio 31/6 della base russa di Baikonur, in Kazakistan, è stata gravemente danneggiata ieri mattina alle 10:25, durante il lancio della navetta Soyuz MS-28. A bordo della capsula, diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale, c’erano due cosmonauti russi e un astronauta statunitense. L’agenzia spaziale russa, Roscosmos, ha confermato che il volo è andato liscio per l’equipaggio, ma il getto di scarico del razzo ha fatto crollare una parte importante della piattaforma di lancio. È il primo incidente simile dal 1961.

Cosa è successo sulla rampa di lancio

Al momento del decollo, il potente getto dei motori della Soyuz ha colpito la struttura sottostante, facendo cedere una sezione della piattaforma. “La rampa è stata ispezionata, come sempre dopo ogni lancio”, si legge nel comunicato di Roscosmos pubblicato sui social. “Sono stati trovati danni in diverse parti della rampa. Stiamo valutando le condizioni del complesso”. Nessun pericolo per gli astronauti, che dopo nove minuti hanno raggiunto l’orbita senza problemi.

Cosa significa per i prossimi lanci

La rampa 31/6 è oggi l’unica via per le missioni con equipaggio da Baikonur. Dal 2020, dopo la chiusura della storica rampa 1 — quella da cui partì anche Yuri Gagarin — tutte le missioni umane e i rifornimenti per la ISS partono da qui. Gli esperti citati dalla stampa russa stimano che servano da sei mesi fino a due anni per sistemare i danni. Una stima cauta, che considera sia la complessità dei lavori sia l’importanza di garantire la sicurezza.

Le rassicurazioni di Roscosmos e i dubbi sulla ripresa

Abbiamo tutti i pezzi necessari per le riparazioni”, ha assicurato Roscosmos, aggiungendo che “il danno sarà sistemato a breve”. Ma l’agenzia non ha dato una data precisa per la riapertura della rampa. La situazione è seguita con attenzione anche dalla NASA, che si affida ai voli Soyuz per portare gli astronauti americani sulla ISS. Al momento non sono previste missioni con equipaggio nelle prossime settimane, ma eventuali ritardi potrebbero complicare la rotazione degli equipaggi a bordo della stazione.

Un precedente che pesa ancora oggi

La piattaforma 31/6 è in funzione dal gennaio 1961 e ha visto partire centinaia di missioni. Negli ultimi anni, il suo ruolo è diventato centrale dopo la chiusura della rampa 1. “È la prima volta dal 1961 che questa rampa resta fuori uso per un incidente”, ha raccontato un tecnico russo contattato da alanews.it. Un fatto che mette in luce la gravità del danno e la necessità di un intervento rapido.

Le reazioni e il futuro del programma spaziale russo

Sui social, molti esperti hanno commentato con preoccupazione. “Senza la 31/6, la Russia rischia uno stop lungo nei voli con equipaggio”, ha scritto su Telegram l’analista Ivan Petrov. Altri hanno ricordato come la manutenzione delle strutture di Baikonur sia diventata più complicata negli ultimi anni, anche per le tensioni tra Mosca e Astana sul futuro della base.

Per ora, Roscosmos mantiene un atteggiamento cauto: “Stiamo lavorando per garantire la continuità delle missioni”, si legge nell’ultimo aggiornamento. Solo nei prossimi giorni sapremo se i danni potranno essere riparati in fretta o se il programma spaziale russo dovrà affrontare una lunga pausa forzata.