Roma, 1 dicembre 2025 – Emma Bonino, storica leader radicale e figura di rilievo della politica italiana, è stata trasferita ieri, domenica 30 novembre, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Spirito di Roma. Il motivo è legato a problemi di pressione e a una difficoltà respiratoria. Fonti sanitarie e il suo entourage politico confermano che la senatrice è vigile e risponde agli stimoli, ma resta sotto stretto controllo. Il quadro clinico viene definito “stabile”, mentre si attendono nuovi accertamenti nelle prossime ore.
Bonino in terapia intensiva: il quadro clinico
La notizia del ricovero di Emma Bonino è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, quando la leader radicale è stata portata d’urgenza in ospedale in codice rosso. I primi controlli hanno evidenziato una situazione delicata: pressione arteriosa fuori controllo e difficoltà a respirare. “La situazione è stabile, ma servono altri esami”, hanno spiegato questa mattina fonti di +Europa, il partito che Bonino guida da anni. La decisione di spostarla in terapia intensiva è arrivata nella notte tra domenica e lunedì, dopo un primo monitoraggio nel reparto di medicina d’urgenza.
Secondo quanto si apprende dagli ambienti ospedalieri, la senatrice – che ha compiuto 77 anni lo scorso marzo – è sempre rimasta cosciente. I medici, guidati dal primario del reparto, stanno seguendo l’evolversi delle condizioni ora per ora. Un bollettino medico ufficiale è atteso nel corso della giornata, ma per ora non si segnalano peggioramenti. “Emma è vigile e risponde agli stimoli”, ha raccontato questa mattina un collaboratore storico della leader radicale, contattato alle 8.30.
Le precedenti battaglie con la salute
Non è la prima volta che Emma Bonino affronta problemi di salute. Nel 2015 le è stato diagnosticato un microcitoma polmonare, un tumore aggressivo ai polmoni. Dopo otto anni di cure, nel 2023 aveva annunciato la fine delle terapie, parlando di una “vittoria personale” sulla malattia. Tuttavia, già nell’ottobre 2024 era stata ricoverata nello stesso ospedale romano per problemi respiratori.
In quella occasione, pochi giorni dopo la dimissione, aveva ricevuto la visita privata di Papa Francesco. Un incontro che Bonino aveva voluto condividere con una foto su Instagram: lei e il Pontefice seduti uno di fronte all’altro, entrambi in sedia a rotelle, sulla terrazza della sua casa romana. Un’immagine che aveva fatto molto parlare, sia tra i suoi sostenitori sia nel mondo politico.
Da Bra all’Europa: la carriera di una battagliera
Nata a Bra nel 1948, Emma Bonino entra nel Partito Radicale nel 1975. Da allora, il suo nome si lega alle grandi battaglie civili degli anni Settanta e Ottanta: dalla legalizzazione dell’aborto alla lotta contro il nucleare, passando per campagne referendarie e azioni di disobbedienza civile. Il rapporto con Marco Pannella, fondatore del movimento radicale, è stato centrale nella sua esperienza politica – un legame intenso e a volte difficile, che si è interrotto poco prima della morte di Pannella.
Deputata dal 1976 al 1994, Bonino ha ricoperto ruoli importanti nel Partito Radicale transnazionale: presidente dal 1991 al 1993, poi segretario fino al 1994. Eletta al Parlamento europeo nel 1979 e nel 1984, ha rafforzato la sua presenza nelle istituzioni comunitarie con la “Lista Bonino”, che nel 1999 raccolse l’8,5% dei voti alle europee.
Dalla politica italiana alla vicepresidenza del Senato
La sua carriera istituzionale non si è mai fermata: deputata europea fino al 2006, poi ministra per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee nel secondo governo Prodi (2006-2008). Nel 2008 è stata eletta senatrice nelle liste del Partito Democratico e successivamente nominata vicepresidente del Senato. Cinquant’anni di impegno, tra battaglie civili e incarichi pubblici.
In queste ore arrivano numerosi messaggi di solidarietà dal mondo politico e civile. “Forza Emma”, scrive su X (ex Twitter) Riccardo Magi, segretario di +Europa. Anche esponenti di altri schieramenti hanno espresso vicinanza alla senatrice radicale.
In attesa del bollettino: la giornata decisiva
Al momento – spiegano fonti sanitarie – le condizioni di Emma Bonino restano stabili, ma sotto stretto controllo. La giornata sarà fondamentale per capire se ci saranno miglioramenti o complicazioni. In attesa del bollettino ufficiale, previsto nelle prossime ore, amici e sostenitori restano in apprensione davanti all’ospedale Santo Spirito. “Emma ha sempre affrontato le difficoltà con coraggio”, ricorda una volontaria storica dei Radicali incontrata davanti all’ingresso del reparto. E conclude: “Siamo tutti con lei”.
