Gas in calo ad Amsterdam: cosa significa per il mercato energetico?

Gas in calo ad Amsterdam: cosa significa per il mercato energetico?

Gas in calo ad Amsterdam: cosa significa per il mercato energetico?

Giada Liguori

Dicembre 1, 2025

Milano, 1 dicembre 2025 – Il prezzo del gas naturale ha iniziato la giornata in calo sul mercato di Amsterdam, il punto di riferimento principale per il metano in Europa. Questa mattina alle 9, i future Ttf – i contratti più scambiati per il gas destinato al Vecchio Continente – hanno segnato un ribasso dell’1,9%, fermandosi a 28,28 euro al megawattora. Un lieve passo indietro rispetto alla chiusura di ieri, ma che non sfugge all’attenzione di chi segue da vicino il settore energetico.

Gas in calo: cosa c’è dietro la discesa dei prezzi

Il calo dei future Ttf ad Amsterdam non sorprende del tutto. Negli ultimi giorni, molti esperti avevano parlato di una certa stabilità negli approvvigionamenti verso l’Europa, favorita da temperature più miti rispetto alla norma e da scorte ancora abbondanti. “Le riserve europee sono sopra l’85% della capacità totale”, ha spiegato questa mattina un trader della City, che ha preferito restare anonimo. “Questo tiene la pressione sui prezzi, almeno per ora”.

A spingere i prezzi verso il basso ci sono anche le previsioni meteo. Il servizio europeo Copernicus indica temperature più alte della media per la prima settimana di dicembre in gran parte dell’Europa centrale e occidentale. Un fattore che riduce la domanda di riscaldamento, sia per le case che per le industrie, e si riflette subito sulle quotazioni.

Mercati e bollette: cosa aspettarsi

Il calo del gas si riflette anche sulle bollette. Nomisma Energia avverte che, se questa tendenza continuerà per tutto il mese, le famiglie potrebbero vedere un alleggerimento dei costi già dal primo trimestre del 2026. “Non prevediamo scossoni improvvisi”, ha detto Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia. “Ma la situazione resta molto fluida: basta un guasto nelle forniture o un’ondata di freddo per ribaltare tutto”.

Sui mercati finanziari, la reazione è stata moderata. A Piazza Affari, i titoli delle grandi utility – Enel, Snam e Italgas – hanno aperto senza grandi variazioni. Gli operatori mantengono la prudenza, aspettando di capire se il trend al ribasso continuerà nelle prossime settimane.

Il contesto internazionale e le sfide future

Il quadro globale resta complicato. La guerra in Ucraina e le tensioni tra Russia e Unione Europea pesano ancora sui timori di interruzioni nelle forniture. Nel frattempo, però, l’Europa ha aumentato le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) da Stati Uniti, Qatar e altri Paesi. Secondo la Commissione europea, a novembre il GNL ha coperto più del 40% delle importazioni di gas nel continente.

“Il mercato si sta abituando a questa nuova realtà”, ha detto ieri sera un funzionario del Ministero dell’Ambiente. “Diversificare le fonti è ormai indispensabile”. Ma la volatilità rimane alta: basti pensare che sei mesi fa i future Ttf avevano superato i 40 euro al megawattora, spinti dai timori per possibili blocchi delle forniture russe.

Le reazioni di operatori e consumatori

Nel settore energetico, si respira una certa cauta fiducia. “Il calo dei prezzi è una buona notizia per le imprese energivore”, ha detto Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil. “Ma serve stabilità per pianificare investimenti e produzione”. Dal lato dei consumatori, le associazioni chiedono di tradurre i risparmi in bollette più leggere. “Chiediamo che ogni calo dei prezzi arrivi davvero in bolletta”, ha detto Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale Consumatori.

Nel frattempo, anche nei principali hub italiani come il PSV di Pavia, i prezzi si sono mossi in linea con Amsterdam, confermando una tendenza che potrebbe consolidarsi nelle prossime settimane.

L’inverno e l’incognita del clima

Resta però l’incognita del freddo. Se dicembre o gennaio porteranno temperature molto basse, la domanda di gas potrebbe tornare a salire, con effetti immediati sui prezzi. Gli esperti invitano alla prudenza. “Il mercato resta molto sensibile agli shock esterni”, ha ricordato Tabarelli. Solo allora si capirà se il calo di oggi è solo una pausa o l’inizio di un periodo più stabile per il prezzo del gas in Europa.