Il crollo del gas: prezzi a 28 euro al Ttf di Amsterdam

Il crollo del gas: prezzi a 28 euro al Ttf di Amsterdam

Il crollo del gas: prezzi a 28 euro al Ttf di Amsterdam

Giada Liguori

Dicembre 1, 2025

Milano, 1 dicembre 2025 – Il prezzo del gas naturale scende ancora oggi sulla piazza TTF di Amsterdam, il punto di riferimento europeo per il metano. Stamattina i contratti future per gennaio hanno perso il 2,85%, fermandosi a 28 euro per megawattora (MWh). Dietro questa discesa, dicono gli operatori, ci sono temperature più miti del previsto e scorte europee stabili, anzi superiori alla media per questo periodo.

Temperature più calde e scorte piene frenano i prezzi

Le ultime settimane hanno sorpreso molti. In gran parte dell’Europa centrale e occidentale, le temperature sono state più alte del solito per questo periodo. A Berlino, per esempio, la temperatura serale non è mai scesa sotto i 7 gradi, mentre Parigi e Bruxelles hanno registrato valori simili. Questo ha fatto calare la domanda di gas per il riscaldamento domestico, che è uno dei consumi principali d’inverno.

Nel frattempo, le scorte di gas in Europa restano robuste. Secondo Gas Infrastructure Europe, gli stoccaggi sono al 76%, pari a circa 865 terawattora (TWh). Un livello che, secondo gli addetti ai lavori, rassicura e tiene a bada la speculazione sui prezzi. “Gli stoccaggi sono in buona forma – spiega un trader di una grande utility italiana – e si vede subito sulle quotazioni”.

Mercato TTF: calma e scambi regolari

Il mercato di Amsterdam, noto come Title Transfer Facility (TTF), è ormai la bussola per i prezzi del gas in Europa. Dopo le turbolenze dell’autunno 2022 e la crisi legata alla guerra in Ucraina, la volatilità si è ridotta. Oggi la giornata è partita tranquilla, con volumi nella media: alle 10.30 il future di gennaio oscillava tra 27,80 e 28,10 euro al MWh.

Gli operatori sottolineano che le scorte abbondanti hanno tolto pressione agli acquisti spot. “Non vediamo segnali di emergenza – racconta un analista di Refinitiv – e le previsioni meteo per dicembre non segnalano ondate di freddo intense”. Solo eventi improvvisi, come tensioni geopolitiche o interruzioni nelle forniture, potrebbero cambiare le carte in tavola.

Calo dei prezzi e attenzione alle bollette

Il ribasso sul TTF si riflette, con qualche settimana di ritardo, anche sulle bollette energetiche in Europa. In Italia, secondo l’Autorità per l’energia (Arera), la componente gas delle tariffe domestiche è leggermente calata rispetto a novembre. Ma le associazioni dei consumatori mettono in guardia: “La situazione è ancora fragile – avverte Massimiliano Dona dell’Unione Nazionale Consumatori – basta un’ondata di freddo o una crisi internazionale per ribaltare tutto”.

L’inverno quindi resta un’incognita, legata a come andranno il clima e le forniture. Il Centro europeo per le previsioni meteorologiche (ECMWF) prevede temperature sopra la media per dicembre in gran parte del continente. Ma il settore tiene gli occhi aperti. “Seguiamo costantemente sia i flussi dai gasdotti sia i livelli degli stoccaggi – spiega un portavoce di Snam – pronti a muoverci se serve”.

Geopolitica e forniture: qualche ombra all’orizzonte

Sul fronte internazionale la situazione sembra stabile. Le forniture da Norvegia e Algeria procedono senza intoppi, mentre il gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti compensa in parte la riduzione dalla Russia. Restano però alcune incognite: tensioni nel Mar Rosso o problemi tecnici nei terminali potrebbero far salire i prezzi in fretta.

In sintesi, oggi il mercato europeo del gas vive una fase di calma. Prezzi in discesa, scorte solide e clima mite danno respiro a consumatori e operatori. Ma l’inverno è appena cominciato e, come ricordano gli esperti, “basta poco per cambiare tutto”.