Mef contro piazzetta Cuccia: una reazione che spiazza

Mef contro piazzetta Cuccia: una reazione che spiazza

Mef contro piazzetta Cuccia: una reazione che spiazza

Giada Liguori

Dicembre 1, 2025

Milano, 1 dicembre 2025 – Una telefonata tra Stefano Di Stefano, direttore generale delle Partecipazioni del Mef e membro del consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena, e Alessandro Tonetti, vicedirettore generale di Cassa Depositi e Prestiti, finisce sotto la lente degli inquirenti milanesi che indagano sulla tentata scalata di Mps a Mediobanca. La conversazione, riportata nel decreto di perquisizione firmato dai magistrati, getta nuova luce sul ruolo del Ministero dell’Economia nell’operazione. Intanto, le opposizioni chiedono un’indagine in Parlamento.

Mef e Cdp: la telefonata che svela il malumore verso Mediobanca

Dagli atti emerge che Di Stefano e Tonetti – entrambi non indagati – si sono parlati al telefono a giugno, nel pieno del caos bancario. Di Stefano, nel cda di Mps dal 2022 e responsabile delle partecipazioni statali al Mef, ha espresso preoccupazione per la reazione di Mediobanca all’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Bmps. “Mediobanca sta facendo di tutto per bloccare l’operazione, per salvare il suo amministratore delegato… dobbiamo tenerne conto perché è un atteggiamento molto antigovernativo”, avrebbe detto, secondo la trascrizione agli atti.

Tonetti, interpellato anche su eventuali rapporti tra Cdp e Mediobanca, ha risposto in sintonia: “Non è che litighi solo col Tesoro, litiga con tutta la galassia!”. Un commento che mostra il clima teso tra le istituzioni finanziarie coinvolte. “Col governo tutto… tutte le società dello Stato”, ha ribadito Di Stefano.

L’indagine della Procura e le prime reazioni

La telefonata è finita agli atti mentre i magistrati, giovedì scorso, hanno eseguito perquisizioni e sequestri su tre indagati: Francesco Caltagirone (imprenditore), Francesco Milleri (presidente di Luxottica e Delfin) e Luigi Lovaglio (ad di Mps). Le accuse sono di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di controllo. Per la Procura, il dialogo tra Di Stefano e Tonetti mostra il disappunto del Tesoro verso la strategia difensiva di Mediobanca contro l’offensiva ostile di Bmps.

Dal Ministero dell’Economia, in via XX Settembre, arriva una smentita netta: nessun coinvolgimento diretto nell’operazione. Ma la presenza di dirigenti del Tesoro nei documenti ha acceso le richieste delle opposizioni, che ora vogliono fare chiarezza sui rapporti tra pubblico e privato in questa partita bancaria.

Chi è Francesco Soro e la vendita delle azioni Mps

Nel decreto di perquisizione spunta anche il nome di Francesco Soro, direttore generale dell’Economia al Mef da maggio 2025. Soro, con un passato tra Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ministero dello Sviluppo Economico e Presidenza del Consiglio, non risulta indagato. Secondo gli atti, però, avrebbe inviato una relazione alla Consob in cui nega “contatti o interlocuzioni con gli investitori” che hanno poi acquistato quote importanti di Mps attraverso la procedura “terzo Abb”.

Questa procedura, attivata a novembre 2024, ha portato alla vendita del 15% delle azioni della banca senese in mano allo Stato. Il pacchetto è finito a Delfin (la holding della famiglia Del Vecchio), al gruppo Caltagirone, a Bpm e ad Anima. Un passaggio decisivo nella battaglia per il controllo di Rocca Salimbeni.

Cosa succede ora: ricorsi e tensioni politiche

Fonti legali vicine agli indagati parlano di un possibile ricorso al Tribunale del Riesame contro i sequestri nei prossimi giorni. Intanto, in Parlamento si moltiplicano le richieste di audizioni e chiarimenti. “Serve trasparenza su una vicenda che riguarda asset strategici dello Stato”, ha detto un deputato dell’opposizione a margine della seduta.

Il caso resta aperto. Nei prossimi giorni la giustizia potrebbe cambiare gli equilibri tra i grandi protagonisti della finanza italiana. Solo allora si capirà davvero quanto le istituzioni pubbliche siano state coinvolte nella partita per il controllo di Mediobanca.