Palazzo Chigi festeggia: l’Ue approva l’ottava rata del Pnrr da 12,8 miliardi

Palazzo Chigi festeggia: l'Ue approva l'ottava rata del Pnrr da 12,8 miliardi

Palazzo Chigi festeggia: l'Ue approva l'ottava rata del Pnrr da 12,8 miliardi

Matteo Rigamonti

Dicembre 1, 2025

Roma, 1 dicembre 2025 – La Commissione europea ha dato oggi il via libera al pagamento dell’ottava rata del Pnrr all’Italia, per un importo di 12,8 miliardi di euro. Sono stati raggiunti tutti i trentadue obiettivi previsti per questa fase. La notizia è arrivata in tarda mattinata, accompagnata da una nota ufficiale di Palazzo Chigi che ha sottolineato come il risultato sia stato ottenuto “in linea con i cronoprogrammi concordati a livello europeo”.

Bruxelles sblocca 12,8 miliardi per l’Italia

La decisione della Commissione europea segna un passaggio decisivo nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo programma, che l’Italia ha definito con l’Unione Europea dopo la pandemia, punta a investimenti e riforme fondamentali. Con questa approvazione, Bruxelles riconosce che il nostro Paese ha rispettato tutti gli impegni fissati per l’ottava tranche, sia sulle riforme sia sugli investimenti. “Il pieno e effettivo raggiungimento dei trentadue obiettivi previsti”, si legge nella nota di Palazzo Chigi, “è stato certificato dagli organismi europei senza rilievi”.

Ambiente, imprese e digitale: gli obiettivi centrati

Tra i risultati messi in evidenza dal governo ci sono alcuni interventi chiave. In particolare, la realizzazione di un sistema avanzato di monitoraggio e previsione dei rischi idrologici, pensato anche per contrastare lo smaltimento illecito dei rifiuti. Secondo fonti del Ministero dell’Ambiente, questa piattaforma tecnologica “permetterà di prevenire emergenze e migliorare la gestione del territorio”.

Sul fronte economico, spicca il sostegno a oltre 2.600 imprese attive nei piccoli borghi storici, molto oltre l’obiettivo iniziale di 1.800 aziende. Un dato che, secondo Confartigianato, “dimostra la vitalità del tessuto produttivo locale e la capacità di attrarre risorse anche nelle aree interne”. Non meno importante l’investimento nella digitalizzazione della Guardia di Finanza, con nuovi sistemi informativi destinati a rafforzare la lotta alla criminalità economica.

Salute e ricerca: telemedicina e fondi per malattie rare

Nel settore sanitario, il governo mette in luce il raggiungimento dei target legati alla telemedicina e all’assistenza per gli anziani. Oltre 1,5 milioni di over 65 hanno beneficiato di servizi a distanza, un risultato che – secondo il Ministero della Salute – “rappresenta un passo avanti nella cura domiciliare e nell’accesso alle prestazioni”.

In parallelo, sono stati aumentati i fondi per la ricerca biomedica nel Servizio Sanitario Nazionale, con particolare attenzione a progetti su tumori e malattie rare o altamente invalidanti. “Abbiamo finanziato programmi attesi da anni”, ha spiegato una fonte tecnica del dicastero, “puntando su innovazione e inclusione”.

Energia e case popolari: un piano per il risparmio

Sul fronte sociale, Palazzo Chigi segnala che sono stati definiti tutti i passaggi per l’avvio dello strumento finanziario dedicato all’efficientamento energetico dell’edilizia residenziale pubblica. Un tema che interessa migliaia di famiglie in tutta Italia e che, secondo l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), “potrà aiutare a ridurre i costi delle bollette e migliorare la qualità della vita nelle abitazioni”.

Il futuro del Pnrr: risorse, controlli e sfide aperte

Con il pagamento dell’ottava rata, l’Italia ha ricevuto finora oltre 100 miliardi di euro dal Pnrr. Il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha commentato: “Un risultato che premia il lavoro di squadra tra governo centrale, enti locali e imprese”. Dall’opposizione arrivano invece richieste di maggiore trasparenza sull’uso dei fondi: “Ora serve una vigilanza costante”, ha detto la deputata Pd Chiara Braga.

La Commissione europea continuerà a seguire da vicino l’andamento dei progetti finanziati. Il prossimo appuntamento è fissato per la primavera 2026, quando si valuteranno i progressi sugli obiettivi della nona rata. Intanto, resta alta l’attenzione sull’effettiva ricaduta delle risorse sul territorio e sulle sfide ancora aperte, dalla burocrazia ai tempi di realizzazione, che accompagnano il cammino del Pnrr italiano.