Londra, 1 dicembre 2025 – Keir Starmer, il primo ministro britannico, si prepara a presentare lunedì un nuovo progetto di riforma del sistema previdenziale del Regno Unito. Dopo che nei mesi scorsi le proposte del suo partito erano state bloccate in Parlamento, Starmer torna alla carica. L’appuntamento è fissato per le 11 del mattino a Westminster, in un momento critico per il governo laburista, ancora sotto pressione per le polemiche nate dalla recente legge di bilancio, che ha aumentato le tasse per finanziare misure contro la crisi del costo della vita.
Riforma della previdenza: il nodo politico che divide
Secondo quanto filtrato da Downing Street e riportato dall’agenzia Afp, il nuovo testo punta a cambiare in modo deciso il sistema di welfare britannico. Nel discorso, di cui sono già circolati alcuni passaggi, Starmer parlerà chiaro: “Il nostro stato sociale non aiuta più le persone, le tiene bloccate, non solo nella povertà ma anche nella disoccupazione”. Una frase che ha già acceso il dibattito in Parlamento, soprattutto tra i laburisti più legati ai sindacati e chi rappresenta le associazioni di categoria.
Il tentativo di riforma presentato questa estate era stato stoppato proprio da deputati del Labour, preoccupati per l’impatto sulle fasce più deboli. Ora Starmer vuole andare avanti, anche a costo di scontentare una parte della sua base.
La legge di bilancio e le critiche al governo
Il momento scelto per l’annuncio non è casuale. Solo sette giorni fa, il governo ha varato una legge di bilancio con aumenti delle tasse su redditi medio-alti e grandi proprietà immobiliari. I principali giornali britannici – dal Times al Guardian – hanno parlato di un “nuovo raid fiscale” sui contribuenti. La ministra dell’Economia, Rachel Reeves, ha chiarito che “i nuovi fondi serviranno a finanziare misure urgenti contro la crisi del costo della vita”. Ma la polemica resta accesa.
I dati dell’Ufficio nazionale di statistica parlano chiaro: l’inflazione nel Regno Unito è ancora al 4,2%, con prezzi di cibo ed energia in rialzo che pesano soprattutto sulle famiglie più povere. In questo quadro, la riforma della previdenza viene presentata come parte di una strategia più ampia per rilanciare il lavoro e ridurre la dipendenza dai sussidi.
Formazione e lavoro: le priorità del governo
Nel suo discorso Starmer darà grande spazio all’idea di investire nella formazione dei giovani e di rivedere le regole per accedere ai sussidi. “Dobbiamo cambiare lo stato sociale stesso”, dirà il premier, sottolineando che il sistema attuale rischia di scoraggiare chi vorrebbe trovare un lavoro. Il piano è rafforzare gli apprendistati e sostenere le imprese che assumono giovani sotto i 25 anni.
Fonti vicine al Tesoro parlano di un piano triennale da 6 miliardi di sterline per finanziare corsi professionali e incentivi alle aziende. Una parte di questi soldi arriverà proprio dagli aumenti fiscali appena decisi. “Non possiamo più permetterci un welfare che intrappola le persone”, ha confidato un consigliere di Starmer.
Primi segnali di tensione tra sindacati e politica
L’annuncio ha già scatenato reazioni da parte dei sindacati e delle associazioni. Frances O’Grady, segretaria generale della TUC (Trades Union Congress), ha detto che “c’è il rischio di penalizzare chi è già in difficoltà, senza offrire alternative concrete”. Dall’opposizione conservatrice, il leader Rishi Sunak ha accusato il governo di “improvvisazione” e di voler scaricare sui cittadini il peso della crisi.
Nel frattempo, i primi sondaggi del Financial Times mostrano che il 54% degli intervistati è favorevole a una revisione del sistema previdenziale, a patto che sia accompagnata da investimenti concreti in formazione e politiche per il lavoro. Solo così, forse, la riforma potrà trovare più consenso anche tra chi tradizionalmente vota Labour.
Una giornata decisiva per Starmer
Lunedì sarà un giorno cruciale per il governo guidato da Keir Starmer. Il premier dovrà convincere non solo l’opposizione, ma anche una buona fetta del suo stesso partito. Un deputato laburista, uscendo da Portcullis House venerdì sera, ha riassunto così la sfida: “Se non cambiamo ora, rischiamo di perdere la fiducia del Paese”. La partita è appena iniziata.
