Milano, 1 dicembre 2025 – La giornata si è chiusa con un leggero calo per lo spread tra Btp e Bund decennali, che oggi ha segnato quota 71,9 punti base al termine delle contrattazioni. Il dato, reso noto da Piazza Affari alle 17.30, scende rispetto ai 72,7 punti segnati all’apertura. Un segnale di prudenza sui mercati obbligazionari europei, in attesa delle prossime mosse della Banca Centrale Europea.
Spread Btp-Bund: poco mosso, ma rendimenti in salita
Il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco, il principale indicatore del rischio paese, ha oscillato tra i 71 e i 73 punti base durante la giornata. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, si tratta di valori “ancora bassi rispetto alle tensioni degli anni passati”. Nonostante ciò, i rendimenti hanno preso la via del rialzo: il Btp decennale ha chiuso al 3,46%, in crescita di 6,9 punti base rispetto a ieri. In parallelo, il Bund tedesco è salito al 2,75% (+6,1 punti), mentre l’Oat francese ha raggiunto il 3,48% (+7,5 punti).
Mercati guardano alla BCE e ai dati economici
La giornata è trascorsa in un clima di cautela. Gli operatori confermano che “tutta l’attenzione è rivolta alla riunione della BCE del 12 dicembre”. Il mercato aspetta segnali sulla direzione dei tassi e sulle strategie per tenere sotto controllo l’inflazione nell’Eurozona. “C’è una tensione di fondo – spiega un gestore milanese – perché i dati economici sono ancora incerti e la crescita europea resta fragile”.
Italia, spread stabile ma rendimenti in aumento
Lo spread Btp-Bund resta sotto controllo, dicono gli esperti. “Non ci sono allarmi immediati sul debito italiano”, osserva un analista di Mediobanca. Però, l’aumento dei rendimenti riflette una tendenza più ampia: da mesi, con la stretta della BCE e l’attesa di una riduzione degli acquisti di titoli pubblici, i tassi in tutta Europa stanno salendo. Un fenomeno che interessa non solo l’Italia, ma anche Francia e Germania.
Effetti sui conti pubblici e sulle famiglie
L’aumento dei rendimenti dei Btp pesa sui conti dello Stato. Il Ministero dell’Economia stima che ogni aumento di 10 punti base sul decennale comporta un costo extra di circa 1 miliardo di euro l’anno per il servizio del debito. Un tema caldo, soprattutto in vista della Legge di Bilancio. Per le famiglie, invece, tassi più alti si traducono in mutui e finanziamenti a tasso variabile più costosi.
Cosa dicono gli investitori e cosa aspettarsi
Gli investitori internazionali seguono con attenzione la situazione italiana. “Il mercato è ancora liquido e non si vedono fughe dai titoli italiani”, assicura un trader londinese contattato da alanews.it. Ma la volatilità potrebbe crescere nelle prossime settimane, soprattutto se dovessero emergere nuovi problemi geopolitici o dati economici deludenti.
In sintesi, anche se la giornata si è chiusa con uno spread Btp-Bund stabile e i rendimenti in leggero aumento, il clima sui mercati resta prudente. Solo dopo la riunione della BCE e la pubblicazione dei dati sull’inflazione si capirà se questa fase è solo una pausa o l’inizio di un nuovo trend per i titoli di Stato europei.
