Ultima chiamata: scadenza imminente per la rottamazione delle cartelle

Ultima chiamata: scadenza imminente per la rottamazione delle cartelle

Ultima chiamata: scadenza imminente per la rottamazione delle cartelle

Giada Liguori

Dicembre 1, 2025

Roma, 1 dicembre 2025 – C’è tempo fino al 9 dicembre 2025 per pagare la nuova rata della rottamazione-quater, la misura che permette ai contribuenti di saldare i debiti con il fisco a importi ridotti. Il termine iniziale, fissato al 30 novembre, è stato spostato di qualche giorno a causa delle regole che posticipano i pagamenti quando scadono nei giorni festivi. A ricordarlo è l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, mentre in Parlamento si parla già di una possibile “quinta edizione” della sanatoria.

Rottamazione-quater: scadenza spostata, chi ha ancora tempo per pagare

La scadenza del 30 novembre per la decima rata della rottamazione-quater — e per chi è stato riammesso, della seconda rata del nuovo piano — non è più un problema per chi non ha ancora versato. La legge concede una tolleranza di cinque giorni e, se il termine cade in un giorno festivo, il pagamento è valido fino al primo giorno lavorativo successivo. Per questo, chi paga entro il 9 dicembre 2025 è considerato in regola. Lo ha ribadito ieri mattina l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, precisando che “i contribuenti in regola con i versamenti precedenti possono sfruttare questa proroga senza rischiare sanzioni”.

Come pagare e cosa succede se si sbaglia la scadenza

Per saldare la rata, bisogna usare i moduli allegati alla comunicazione delle somme da versare, già inviata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Chi ha perso i documenti può scaricarli dal sito ufficiale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, accedendo con le proprie credenziali. Il pagamento si può fare in banca, in posta o tramite i canali digitali abilitati.

Attenzione però: chi non rispetta la scadenza, o paga solo una parte, perde tutti i vantaggi della definizione agevolata. In quel caso, quanto già versato vale solo come acconto e il debito residuo torna a essere dovuto per intero, con in più sanzioni e interessi. “Bisogna fare attenzione a non perdere i termini — spiega un funzionario dell’Agenzia — perché la legge non prevede altre eccezioni”.

Rottamazione quinquies: la Lega spinge per una nuova sanatoria

Mentre migliaia di contribuenti si affrettano a pagare, in Parlamento si discute una nuova sanatoria, la cosiddetta rottamazione quinquies. La proposta, sostenuta soprattutto dalla Lega, punta a coinvolgere anche chi ha ricevuto accertamenti fiscali negli ultimi anni. “Serve una soluzione stabile per chi è in difficoltà — ha detto il deputato Massimo Garavaglia — e la nuova rottamazione può dare una mano a famiglie e imprese per ripartire”.

Il dibattito è aperto: fonti parlamentari dicono che il governo sta valutando l’impatto sui conti pubblici prima di dare il via libera a una nuova definizione agevolata. Nel frattempo, le associazioni dei commercialisti chiedono regole chiare e tempi certi. “Ogni proroga crea aspettative e confusione”, ha commentato la presidente dell’Ordine di Roma, Carla De Luca.

Numeri e reazioni: chi ha aderito e cosa aspettarsi

Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, sono oltre 1,2 milioni i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione-quater nel 2024. La misura ha permesso allo Stato di incassare circa 3 miliardi di euro solo nei primi sei mesi dell’anno. Numeri che mostrano quanto siano richieste queste definizioni agevolate, ma anche le difficoltà di molti a saldare i debiti in un’unica soluzione.

“Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto tante richieste di chiarimento”, racconta al telefono un operatore del call center dell’Agenzia. “C’è chi teme di aver perso la scadenza e chi chiede se ci saranno altre possibilità”. Per ora, l’unica certezza è la proroga fino al 9 dicembre: dopo quella data, chi non avrà pagato rischia di perdere ogni beneficio.

Il futuro della rottamazione: attesa e prudenza

In attesa della decisione del Parlamento sulla rottamazione quinquies, resta alta l’attenzione sulle prossime mosse del governo in materia fiscale. Molti contribuenti sperano in una nuova sanatoria, ma gli esperti invitano alla cautela. “Non si può vivere aspettando sempre una nuova rottamazione”, osserva De Luca. Nei prossimi mesi si vedrà se prevarrà la linea della tolleranza o quella del rigore.

Intanto, per chi ha aderito alla rottamazione-quater, il calendario è chiaro: c’è tempo fino al 9 dicembre per mettersi in regola. Poi toccherà al Parlamento decidere se aprire un nuovo capitolo nella lunga storia delle sanatorie fiscali italiane.