Gas a novembre: un leggero calo dello 0,6% per le famiglie vulnerabili

Gas a novembre: un leggero calo dello 0,6% per le famiglie vulnerabili

Gas a novembre: un leggero calo dello 0,6% per le famiglie vulnerabili

Giada Liguori

Dicembre 2, 2025

Milano, 2 dicembre 2025 – A novembre 2025 il costo della sola materia prima gas per chi è ancora sotto il regime di tutela della vulnerabilità è sceso a 32,59 euro al megawattora (MWh). Lo ha reso noto ieri Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, segnando una lieve diminuzione rispetto a ottobre: la variazione è stata di -0,6%. Un calo contenuto, ma che rompe la serie di rialzi degli ultimi mesi.

Prezzi in lieve discesa, ma resta la cautela

Secondo Arera, il calo delle quotazioni all’ingrosso del gas si è riflesso sulle bollette dei consumatori più vulnerabili, quelli inclusi nel regime di tutela della vulnerabilità. Parliamo di famiglie con requisiti specifici: over 75, persone con disabilità o in difficoltà economica. Questi utenti continuano a godere di una protezione anche dopo la liberalizzazione del mercato. “Il prezzo della materia prima – spiega l’Autorità – viene aggiornato ogni mese in base alle quotazioni registrate sul mercato italiano”.

Il quadro europeo e cosa aspettarsi

Il dato italiano si inserisce in un contesto europeo ancora incerto. Dopo i picchi del 2022 e 2023 causati dalla crisi energetica legata al conflitto in Ucraina, i prezzi del gas naturale hanno iniziato a stabilizzarsi. Ma, come sottolineano gli esperti, la situazione resta delicata: “I prezzi sono scesi dai livelli record, ma permangono rischi legati alle forniture e alla domanda stagionale”, ha detto ieri un operatore del mercato milanese. L’arrivo dell’inverno e il freddo potrebbero far risalire di nuovo i prezzi all’ingrosso.

Cosa significa per le famiglie

Per una famiglia tipo ancora sotto regime di tutela, il calo dello 0,6% sulla componente materia prima si traduce in un risparmio limitato sulla bolletta mensile. Le prime stime delle associazioni dei consumatori parlano di qualche euro in meno al mese. “Non è una rivoluzione – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – ma ogni segnale di riduzione è comunque benvenuto in un periodo di rincari diffusi”. Le associazioni chiedono però interventi più strutturati per garantire prezzi più stabili e trasparenti.

Il peso della tutela della vulnerabilità

La tutela della vulnerabilità è oggi una sorta di “paracadute” per circa 4 milioni di utenti che non sono passati al mercato libero. Si tratta soprattutto di anziani, persone con disabilità e famiglie in difficoltà economica. Dal 1° gennaio 2024, con la fine del servizio di maggior tutela per la maggior parte degli utenti domestici, questa categoria è rimasta l’unica a beneficiare di prezzi regolati dall’Autorità. “Il nostro obiettivo – ricorda Arera – è evitare che i clienti vulnerabili subiscano oscillazioni troppo forti nei prezzi”.

Cosa ci aspetta nei prossimi mesi

Gli operatori guardano con attenzione alle prossime settimane. Le previsioni meteo e lo stato delle scorte nei depositi europei saranno decisivi per capire se il trend al ribasso continuerà a dicembre e nei primi mesi del 2026. “Molto dipenderà dalle temperature e dalla domanda industriale”, spiega un trader di Amsterdam. Nel frattempo, Arera continuerà a seguire da vicino le quotazioni e aggiornerà i prezzi per i clienti tutelati.

Un mercato ancora in bilico

Il mercato del gas in Italia è in una fase di cambiamento. Con la fine della maggior parte delle tutele, molte famiglie sono passate alle offerte del mercato libero, spesso con promozioni ma anche con prezzi più variabili. Per chi resta nella tutela della vulnerabilità, il riferimento resta il prezzo fissato dall’Autorità: oggi, appunto, 32,59 euro al MWh per novembre. Un valore che riflette la situazione attuale ma che può cambiare rapidamente, a seconda degli sviluppi internazionali e delle dinamiche interne al mercato italiano.