Palmoli (Chieti), 2 dicembre 2025 – Nathan Trevallion ha consumato il suo primo pranzo nella nuova casa nel bosco di Palmoli, in Abruzzo, mentre cresce l’attesa per l’udienza di giovedì al tribunale dei minorenni dell’Aquila. I genitori non nascondono il loro desiderio: “Rivogliamo i figli prima di Natale“. Da oltre dieci giorni, la coppia anglo-australiana vive lontana dai tre bambini, affidati a una casa-famiglia su decisione dei giudici.
Un pranzo carico di speranza
Lo scatto diffuso dall’associazione “Villaggio nel bosco” ritrae Nathan Trevallion sorridente davanti a una tavola ben apparecchiata. Intorno a lui, piatti tipici e un’atmosfera di attesa. “È stato un pranzo molto piacevole, mio padre ha preparato i pizzoccheri fatti a mano e sono stati molto apprezzati”, racconta Leonora Carusi, figlia del ristoratore ortonese Armando Carusi. La famiglia Carusi ha messo a disposizione la casa immersa nel verde, sperando che la situazione si risolva presto.
“Speriamo che i bambini possano tornare prima di Natale, così da passare le feste tutti insieme davanti a un altro pranzo”, spiega Leonora, che da mesi lavora per aprire una fattoria didattica proprio in quella zona. Il progetto, nato lo scorso anno con l’acquisto di un pezzo di bosco battezzato “Villaggio nel bosco”, si è intrecciato con la storia dei Trevallion-Birmingham dopo che Leonora ha contattato l’avvocato della famiglia offrendo ospitalità.
La casa nel bosco: un passo avanti per la famiglia
La nuova sistemazione segna una svolta nella vicenda. Leonora Carusi racconta che la famiglia Trevallion-Birmingham si è mostrata più disponibile rispetto alle idee “neorurali” iniziali. “Hanno accettato di fare dei miglioramenti alla casa e anche di usare stufe elettriche di notte, se serve, come alternativa ai camini”, spiega Carusi. Un dettaglio importante, visto che le condizioni della casa erano state al centro delle valutazioni dei servizi sociali e del tribunale.
“Capisco che vogliano far crescere i bambini in un ambiente naturale, dove però possano anche socializzare”, aggiunge Leonora, sottolineando come la scelta della famiglia sia guidata dal desiderio di offrire ai figli uno stile di vita diverso. Solo dopo giorni di trattative e controlli, è arrivato il via libera per entrare nella nuova casa.
Giustizia in attesa: il ricorso e l’udienza
Sul fronte giudiziario, la situazione resta tesa. Giovedì 4 dicembre, Nathan Trevallion e Catherine Birmingham compariranno davanti al tribunale per i minorenni dell’Aquila con i loro avvocati. Si prevede un confronto tra le parti, ma non è escluso che i giudici possano decidere subito sull’eventuale annullamento o modifica del provvedimento che ha tolto la responsabilità genitoriale.
Venerdì scorso la famiglia ha presentato un ricorso urgente basato su sei punti, chiedendo la sospensione dell’ordinanza e il ritorno immediato dei bambini con i genitori. I legali sostengono che non ci siano più le ragioni giuridiche e di fatto per mantenere la decisione iniziale. “Abbiamo fiducia nella giustizia”, ha detto uno degli avvocati, “e speriamo che i bambini tornino a casa il prima possibile”.
Palmoli si stringe intorno alla famiglia
Intorno a questa storia si è raccolta una parte della comunità locale. Alcuni abitanti di Palmoli raccontano di aver visto Nathan già alle prime ore del mattino vicino alla nuova casa, intento a sistemare l’orto e a preparare la legna per l’inverno. “Si vede che ci tiene”, confida una vicina, “fa tutto per i suoi figli”.
Ora l’attesa è tutta per giovedì. La speranza di famiglia e sostenitori è che il prossimo pranzo veda di nuovo tutti e cinque riuniti attorno a quella tavola nel bosco. Prima di Natale, se possibile.
