Calascio, 2 dicembre 2025 – A quarant’anni dall’uscita nelle sale, “Ladyhawke” torna a far parlare di sé proprio dove tutto è cominciato: la Rocca di Calascio, in Abruzzo. Quel luogo, scelto come set naturale e diventato il volto del film diretto da Richard Donner, riapre le sue porte dal 6 dicembre al 6 gennaio 2026 per una mostra immersiva dedicata a chi ama il cinema e chi è solo curioso. In esposizione ci saranno foto inedite dal backstage, memorabilia e, soprattutto, i costumi originali indossati dagli attori durante le riprese.
Costumi autentici e scatti mai visti: il cuore della mostra
Al centro dell’evento, allestito nel borgo, ci sono proprio i costumi originali del film, messi a disposizione dalla Collezione costumi d’arte Peruzzi grazie alla collaborazione con l’associazione History Life Onlus. Accanto ai vestiti e agli accessori che hanno vestito Michelle Pfeiffer e Rutger Hauer, i visitatori potranno scoprire una serie di fotografie di backstage firmate da Alfonso D’Antonio, mostrate per la prima volta al pubblico. “Abbiamo voluto restituire la magia di quei giorni”, racconta uno degli organizzatori. “Quando Calascio si trasformò in un set internazionale”.
Proiezioni e passeggiate tra i luoghi del film
La mostra non si limita all’esposizione. In programma ci sono anche due serate speciali con la proiezione di “Ladyhawke”, il 27 dicembre e il 3 gennaio alle 18.30 nella Nuova Sala Consiliare. Gli eventi sono organizzati insieme al Calascio Film Fest e al Sulmona Film Festival. A introdurre le serate sarà lo storico del cinema Piercesare Stagni, che racconterà curiosità e retroscena delle riprese. Per l’inaugurazione, invece, è prevista una passeggiata guidata da Rocca a Calascio, un percorso per rivivere i luoghi che hanno fatto da sfondo alle scene più famose.
Un omaggio al borgo che è diventato un’icona
La mostra nasce dalla collaborazione tra il Comune di Calascio e la cooperativa Vivi Calascio, con il supporto di Abruzzo Film Commission, Calascio Film Fest/Sulmona Film Festival, History Life Onlus, Festival del Gran Sasso, Collezione costumi d’arte Peruzzi e Alfonso D’Antonio. “Per noi è un modo per celebrare non solo il film ma anche il territorio”, spiega il sindaco Paolo D’Amico. “La Rocca è diventata un simbolo riconosciuto in tutto il mondo grazie a Ladyhawke. Ancora oggi arrivano visitatori da ogni angolo d’Europa per vedere dal vivo quei luoghi”.
Ladyhawke, un legame che dura da quattro decenni
Girato nel 1984 e uscito in Italia nel 1985, “Ladyhawke” ha segnato un’intera generazione con la sua storia tra medioevo e fiaba. Ambientare molte scene tra le montagne abruzzesi – soprattutto Rocca di Calascio e Campo Imperatore – ha reso quei paesaggi familiari anche fuori dai confini nazionali. “Ricordo ancora la troupe americana che si fermava nei bar del paese”, racconta Maria Grazia, residente storica del borgo. “Per noi fu un evento davvero speciale”.
Un tuffo nel passato tra cinema e storia
La mostra vuole coinvolgere chi la visita in un vero e proprio viaggio nel tempo: dai bozzetti dei costumi alle fotografie di scena, fino agli oggetti usati sul set. “Vogliamo far sentire chi entra parte della magia del film”, confida uno dei curatori. L’iniziativa arriva in un momento di rilancio turistico per Calascio, che negli ultimi anni ha visto crescere l’interesse di viaggiatori e appassionati di cinema.
Le prenotazioni per la mostra sono già aperte sul sito del Comune. L’ingresso è gratuito, ma i posti per le proiezioni sono limitati. Un’occasione per riscoprire – o scoprire per la prima volta – i dettagli nascosti dietro una delle pellicole più amate degli anni Ottanta.