Milano in rialzo: l’Europa guadagna terreno grazie ai futures Usa

Milano in rialzo: l'Europa guadagna terreno grazie ai futures Usa

Milano in rialzo: l'Europa guadagna terreno grazie ai futures Usa

Giada Liguori

Dicembre 2, 2025

Milano, 2 dicembre 2025 – Le Borse europee hanno messo a segno oggi una timida ripresa, spinte dal ritorno in positivo dei futures Usa e da una pausa nelle vendite degli asset più rischiosi, come il bitcoin. Dopo giorni agitati, gli operatori tengono d’occhio la riunione della Federal Reserve in programma la prossima settimana, l’ultima del 2025, da cui si attendono segnali chiari sulla direzione dei tassi d’interesse.

Bayer spinge Francoforte, occhi puntati su Fed e inflazione

A fare la parte del leone è stata la Borsa di Francoforte, che ha chiuso in rialzo dello 0,75%. Protagonista assoluta la tedesca Bayer, che ha guadagnato l’11% dopo il via libera dell’amministrazione Trump alle richieste dell’azienda di ridurre le cause legali negli Stati Uniti legate al pesticida accusato di essere cancerogeno. La notizia ha dato il via a una serie di acquisti fin dalle prime ore del mattino, con volumi sopra la media e commenti positivi da parte degli analisti locali. “Un segnale importante per il settore chimico europeo”, ha detto un trader di Francoforte poco dopo le 11.

Nel resto d’Europa, la giornata è stata più prudente. Parigi e Londra hanno messo a segno un +0,38%, mentre a Madrid l’indice principale ha guadagnato l’1%. A brillare è stato il gruppo bancario Santander, salito dell’1,8% dopo aver ceduto un ulteriore 3,5% della controllata polacca per circa 473 milioni di dollari. Secondo fonti interne, questa mossa rientra nel piano di ristrutturazione delle attività nell’Est Europa.

Milano sale, banche in ripresa ma pesa il caso Mps

A Piazza Affari l’indice principale ha chiuso con un +0,5%, spinto soprattutto da titoli nel settore giochi e assicurazioni. In particolare, Lottomatica ha segnato un +2,9%, seguita da Campari (+2,4%) e Generali (+2,3%), entrambe sostenute da valutazioni positive di Barclays e Bofa.

Le banche italiane hanno mostrato segnali di ripresa, con quasi tutti i principali istituti in rialzo sopra l’1%. Tra i migliori spicca Mediobanca, salita dell’1,2%. L’unica nota negativa è stata Mps, che ha perso l’1,2%, segnando la quarta seduta consecutiva in calo. Il titolo continua a risentire delle indagini giudiziarie che coinvolgono anche l’amministratore delegato Luigi Lovaglio. “Il clima resta incerto”, ha confidato un operatore milanese poco prima della chiusura.

In fondo al listino principale, le società petrolifere hanno sofferto. Sia Saipem che Tenaris hanno lasciato sul terreno oltre il 3%, penalizzate dal calo del prezzo del greggio e da prese di beneficio dopo i recenti rialzi.

Mercati in attesa della Fed, dati macro senza scosse

Gli investitori restano cauti in vista della riunione della Federal Reserve. Il mercato si domanda quale sarà la linea della banca centrale americana sui tassi d’interesse, una scelta che potrebbe condizionare i flussi di capitale fino alla fine dell’anno. “C’è molta attesa per le parole di Powell”, ha detto al telefono un gestore di fondi londinese nel primo pomeriggio.

I dati macroeconomici pubblicati oggi sull’inflazione e sulla disoccupazione nell’eurozona non hanno scosso i mercati. Secondo gli operatori, il quadro rimane stabile e non ci sono segnali che spingano a cambiare strategia nel breve termine.

Volatilità più bassa sugli asset rischiosi, occhi su Wall Street

Dopo le forti vendite delle ultime settimane sugli asset più rischiosi — dal bitcoin ai titoli tech — la volatilità sembra essersi calmata. I futures americani sono tornati in positivo già nelle prime ore della mattina europea, dando una boccata d’ossigeno ai mercati europei.

Ma la prudenza resta alta. “Il clima è meno teso rispetto a ieri, ma nessuno si espone troppo”, ha ammesso un analista milanese. Ora tutti guardano a Wall Street e alle prossime mosse delle banche centrali. Solo allora si capirà se questa tregua sarà l’inizio di una vera ripresa o se prevarrà ancora l’incertezza.