Sorrento, 2 dicembre 2025 – Nanni Moretti, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Paolo Genovese, Daniele Vicari, Mario Martone, Gianni Amelio e Gabriele Salvatores: sono solo alcuni dei registi dietro ai diciannove film del listino Rai Cinema 2026, presentato oggi alle Giornate professionali di Sorrento dall’amministratore delegato Paolo Del Brocco. Un evento molto atteso dagli addetti ai lavori, che quest’anno, nelle parole di Del Brocco, ruota attorno a un tema preciso: “I legami tra persone e storie, e l’amore in tutte le sue forme”.
Il cuore dei film Rai Cinema 2026? Le relazioni umane
Al centro della nuova stagione c’è il racconto delle relazioni. Del Brocco ha puntato i riflettori sul nuovo film di Nanni Moretti, “Succederà questa notte”, tratto da un racconto dello scrittore israeliano Eshkol Nevo. In scena Jasmine Trinca e Louis Garrel, protagonisti di una storia d’amore che scatta come un colpo di fulmine su un campo da tennis. “Una storia che vuole esplorare sentimenti e fragilità”, ha detto Del Brocco.
Non solo Moretti. Attese anche “Le cose non dette” di Gabriele Muccino, con un cast di primo piano: Stefano Accorsi, Miriam Leone, Claudio Santamaria e Carolina Crescentini. Qui, la coppia Carlo ed Elisa parte per un viaggio in Marocco destinato a cambiare tutto. Muccino ha spiegato di voler scavare in “quello che resta nascosto nelle relazioni, ciò che non si dice mai davvero”.
Famiglie, segreti e ritorni di registi celebri
Nel listino ci sono anche film che parlano di famiglia e di rapporti tra generazioni. “Un bel giorno”, diretto e interpretato da Fabio De Luigi, promette un mix di dolcezza e amarezza. “Scherzetto” di Mario Martone mette in scena Toni Servillo nei panni di un illustratore anziano alle prese con la solitudine e i ricordi.
Poi c’è “L’estranea” di Paolo Strippoli, giovane regista su cui Rai Cinema punta molto, che racconta il declino di una famiglia dell’imprenditoria barese. “Abbiamo voluto dare spazio a nuove voci”, ha detto Del Brocco.
Sul fronte più pop, “Jo só Pazzo” di Nicola Prosatore ripercorre la salita di Pino Daniele verso il successo, partendo da un’infanzia difficile in un quartiere popolare di Napoli. Tra un padre severo, la passione per la musica e la voglia di riscatto, il film racconta “una Napoli vera, senza filtri”, come dice lo stesso Prosatore.
Nomi noti e nuove sfide narrative
Tra i titoli più attesi c’è anche il nuovo film di Pupi Avati, “Nel tepore del ballo”, una storia umana e sentimentale con Massimo Ghini nel ruolo di un conduttore televisivo. Gianni Amelio firma “Nessun Dolore”, che racconta la vita di un uomo comune sconvolta da un evento tragico causato da lui stesso.
Fuori dal listino ma già sotto i riflettori c’è “Falcon” di Marco Bellocchio, dedicato a Sergio Marchionne: “Un ritratto di un vincitore tragico”, ha confidato Del Brocco. Attesa anche per “La Variante di Lüneburg” di Gabriele Salvatores, tratto dal romanzo di Paolo Maurensig, un thriller storico che promette atmosfere oscure e misteriose.
Giovani, memoria e nuove prospettive
Torna anche Paolo Genovese, che da “Il rumore delle cose nuove” ha tratto una storia dove la curiosità pericolosa trascina più vite in un vortice imprevedibile. Per chi cerca la commedia generazionale, nel 2026 arriva “Notte prima degli esami 2026” di Tommaso Renzoni: un sequel aggiornato del celebre film di Fausto Brizzi, pensato per i ragazzi di oggi.
“I sentimenti della giovinezza sono sempre gli stessi”, ha osservato Del Brocco, “ma cambiano le domande e le paure”.
Cinema italiano sotto la lente: la sfida dei numeri
Durante la presentazione, Del Brocco ha rivolto un appello ai media: “Bisogna raccontare i numeri del cinema italiano in modo corretto”. Ha criticato la narrazione che parla di 700 milioni di finanziamenti senza spiegare come vengono distribuiti. “Non è vero che tutti i film sono in perdita – ha aggiunto – perché oltre agli incassi al botteghino ci sono le prevendite e una filiera che dura anni. La realtà è molto più complessa”.
Il listino Rai Cinema 2026 si presenta così come un ritratto delle tante anime del cinema italiano: tra registi affermati e nuove leve, storie intime e grandi biografie, con l’obiettivo di raccontare il Paese attraverso i suoi legami più profondi.
