Ranucci sotto attacco: scorta potenziata con 4 agenti e una nuova auto blindata

Ranucci sotto attacco: scorta potenziata con 4 agenti e una nuova auto blindata

Ranucci sotto attacco: scorta potenziata con 4 agenti e una nuova auto blindata

Matteo Rigamonti

Dicembre 2, 2025

Roma, 2 dicembre 2025 – È stato aumentato il livello di sicurezza intorno a Sigfrido Ranucci, giornalista e volto noto di Report, nelle ultime ore. La richiesta è arrivata direttamente dalla presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo. La decisione segue l’attentato subito da Ranucci lo scorso ottobre, quando una bomba ha distrutto l’auto sua e di sua figlia davanti a casa, a Campo Ascolano, vicino a Pomezia. Da oggi, sotto la sua abitazione, ci sono quattro agenti di scorta e una seconda auto blindata. Il livello di protezione, spiegano fonti del Viminale, passa così dal quarto al secondo grado.

Scorta rafforzata dopo l’attentato

La richiesta di aumentare la scorta a Ranucci sarebbe arrivata dopo l’audizione del giornalista in Commissione Antimafia. Da ambienti parlamentari filtra che la presidente Colosimo ha chiesto al Viminale di intervenire subito, anche alla luce delle minacce e delle pressioni che il conduttore di Report avrebbe denunciato durante l’incontro. “Non si può lasciare solo chi fa informazione”, spiega una fonte vicina alla Commissione. I quattro agenti e la seconda vettura blindata sono stati notati già stamattina nel quartiere residenziale alle porte di Roma. I vicini raccontano di pattuglie che si muovono con discrezione, senza mai allontanarsi dall’ingresso dell’abitazione.

Copasir vuole vedere le parti secretate dell’audizione

Nel frattempo, il Copasir – il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – ha chiesto ufficialmente di avere la parte secretata del verbale dell’audizione di Ranucci tenutasi in Vigilanza Rai il 5 novembre scorso. La presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, ha confermato: “Negli ultimi giorni ho ricevuto la richiesta del Copasir. Per questo ho convocato l’Ufficio di presidenza per mercoledì 3 dicembre alle 8.30, così da valutare la richiesta e portarla al voto dei gruppi”. Solo dopo il voto si deciderà se trasmettere o meno i documenti.

L’interesse del Copasir riguarda quanto detto da Ranucci su un presunto pedinamento da parte di agenti dei servizi segreti. Il giornalista aveva chiesto che le sedute fossero secretate proprio per poter rispondere senza filtri alle domande dei commissari. “Sono informazioni delicate”, confida un membro della Commissione, “che potrebbero avere conseguenze anche sul piano istituzionale”.

Fazzolari nel mirino, scoppia la polemica politica

Nel racconto di Ranucci davanti alle Commissioni spunta anche il nome di Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Secondo le indiscrezioni, il giornalista avrebbe citato episodi che coinvolgerebbero direttamente Fazzolari, il quale però ha respinto ogni accusa e ha annunciato azioni legali. “Non c’è stato alcun comportamento scorretto da parte mia”, ha detto Fazzolari in una nota diffusa nel pomeriggio. “Valuterò con i miei legali come tutelare la mia reputazione”.

La vicenda ha subito acceso il dibattito politico. Più esponenti dell’opposizione chiedono chiarezza sulle attività dei servizi e sulle eventuali pressioni subite dai giornalisti d’inchiesta. “Serve una risposta istituzionale forte”, ha detto un deputato del Partito Democratico, “perché la libertà di stampa non si tocca”.

Tensione alta intorno all’informazione d’inchiesta

L’attentato a Ranucci e le nuove misure di sicurezza riportano al centro il tema della protezione dei giornalisti che lavorano su inchieste delicate. Non è la prima volta che un cronista sotto scorta denuncia minacce o intimidazioni. “Il clima è pesante”, ammette un collega di Report, “ma non ci fermiamo”. La redazione del programma Rai, contattata telefonicamente, preferisce non entrare nei dettagli sulle nuove misure del Viminale, ma conferma la volontà di continuare il lavoro d’inchiesta.

Le indagini sull’attentato vanno avanti, anche se finora non ci sono stati sviluppi importanti. Intanto, cresce l’attenzione delle istituzioni sulla sicurezza dei giornalisti e sulla necessità di garantire la massima trasparenza nelle attività parlamentari legate ai servizi segreti. Mercoledì mattina, la Commissione di Vigilanza Rai dovrà decidere se accettare la richiesta del Copasir e rendere disponibili le parti secretate dell’audizione di Ranucci.