Milano, 2 dicembre 2025 – Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato de La7 dal 1° dicembre. Da gennaio 2026, invece, sarà Edoardo Zecca a prendere le redini come direttore generale di Cairo Editore. Con queste due nomine, il gruppo guidato da Urbano Cairo vuole rafforzare la sua squadra ai vertici, in un momento di grande cambiamento per il mondo dei media.
Braggio alla guida di La7: una scelta di esperienza
La notizia è arrivata lunedì mattina, con una nota ufficiale da Milano. Braggio, nato nel 1967, è un volto noto in casa Cairo Communication. Dal 2001 ha ricoperto diversi ruoli importanti, entrando nei consigli di amministrazione di realtà come Cairo Editore, CairoRCS Media, M-Dis, ADS e anche nella Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali). Negli ultimi anni ha seguito da vicino le operazioni di Cairo Editore come direttore generale. “Affronto questa sfida con grande senso di responsabilità”, ha detto Braggio ai colleghi, aggiungendo di voler “consolidare quanto fatto finora e aprire nuovi orizzonti per La7”.
Chi è Alberto Braggio
Chi lo conosce lo definisce un manager riservato e concreto, abituato a lavorare dietro le quinte. In azienda da più di vent’anni, ha visto crescere il gruppo passo dopo passo, dalla nascita delle testate periodiche fino all’acquisto di La7 nel 2013. Il suo nome spunta tra i consiglieri delle principali società controllate da Cairo Communication. “Alberto ha sempre saputo tenere la situazione sotto controllo”, racconta un dirigente che preferisce restare anonimo. “Conosce ogni dettaglio e ha un rapporto diretto con Urbano Cairo”. Prendere il timone di La7 arriva in un momento complicato: il canale, dopo anni di ascolti stabili, deve ora fare i conti con la concorrenza delle piattaforme digitali e il pubblico sempre più frammentato.
Zecca al timone di Cairo Editore
Dal 1° gennaio 2026 sarà invece Edoardo Zecca a guidare Cairo Editore. Zecca, 59 anni, ha un lungo curriculum nel mondo dei media e dell’editoria. Fino a poco tempo fa era direttore operativo nel gruppo Società Editrice Italiana. In passato ha lavorato in aziende come Telettra, Rcs, Mondadori, Telecom Italia, oltre che nella Fieg e al quotidiano economico Il Sole 24 Ore. “Porto con me un bagaglio di esperienze diverse”, ha detto Zecca in una breve dichiarazione. “L’editoria sta cambiando e credo che Cairo abbia tutto per giocare un ruolo da protagonista”.
Le sfide del gruppo Cairo Communication
Le nomine arrivano proprio mentre il settore dei media tradizionali è sotto pressione. Secondo i dati Auditel di novembre 2025, La7 mantiene uno share intorno al 4%, ma il pubblico si sposta sempre di più verso l’online e lo streaming. Anche l’editoria periodica, cuore di Cairo Editore, deve fare i conti con la digitalizzazione e il calo delle vendite in edicola. “La sfida è doppia”, spiega un analista del settore. “Serve innovare i prodotti, ma anche tenere i conti in ordine”. In questo quadro, affidare i ruoli chiave a manager interni come Braggio e a figure con esperienze diverse come Zecca sembra una mossa per unire continuità e novità.
Le reazioni dentro il gruppo e le prospettive
Dentro il gruppo le reazioni sono state positive e di fiducia. “Conosco Alberto da vent’anni”, dice un collega della redazione de La7. “È uno che ascolta e non si tira mai indietro”. Anche a Cairo Editore l’arrivo di Zecca è visto con interesse: “Ha esperienza su più fronti, può portare idee fresche”, commenta una responsabile marketing. Nei prossimi mesi si vedrà quale strada prenderà il gruppo, tra investimenti sul digitale e nuovi progetti editoriali.
Il cambio ai vertici segna una nuova fase per uno dei gruppi editoriali più importanti in Italia. Le prossime settimane saranno decisive per capire come Braggio e Zecca trasformeranno le strategie in risultati concreti, in un mercato che non dà tregua.
