Roma, 3 dicembre 2025 – Sono partite questa settimana a Fara in Sabina, nella tranquilla cornice di Villa Pacieri, le riprese di The nameless ballad, il nuovo film firmato da Federico Zampaglione. Il regista romano, reduce dal successo internazionale di The Well – distribuito in 104 Paesi, come sottolinea la produzione – torna dietro la macchina da presa con una storia che mescola mistero, musica e inquietudine. Fin dai primi giorni di lavoro, il set ha attirato l’attenzione non solo degli addetti ai lavori ma anche degli abitanti del luogo.
Thriller, musica e incubi: la trama al centro del racconto
Al centro c’è Sam Gallo, un giovane musicista di successo ma fragile e introverso, interpretato dall’attore britannico Jamie Ward (già noto per la serie “His Dark Materials”). Sam è schiacciato dalla pressione di dover scrivere nuovi brani e lotta con dipendenze che non riesce a lasciarsi alle spalle. La storia lo porta a isolarsi in una villa – proprio quella di Fara in Sabina – nella speranza di ritrovare l’ispirazione. Ma il silenzio si trasforma presto in qualcosa di inquietante: le sue debolezze lo rendono facile preda di presenze oscure che abitano la casa. Entità che, come spiega la produzione, “si nutrono della sua angoscia e delle sue paure più profonde, trascinandolo in un vortice di visioni, tormenti e autodistruzione”.
Al suo fianco c’è Tania, la compagna, interpretata da Alana Boden, che finirà coinvolta nella spirale di orrore che prende forma dentro la villa. La sceneggiatura, firmata da Zampaglione insieme a Barbara Baraldi – nota autrice dark e curatrice editoriale di Dylan Dog – promette di portare lo spettatore sul filo sottile tra immaginazione e incubo.
Un cast variegato, tra volti noti e nuove leve
Nel cast ci sono anche Giglia Marra, Fabrizio Ferracane, Seumas Sargent, Reed Stokes, Vincenzo De Michele e due giovani esordienti: Mia Desando e Sergio Ceglie. Una squadra eterogenea che unisce volti già noti del cinema italiano e internazionale con nuove promesse. Le riprese, iniziate all’inizio di dicembre, proseguiranno per settimane tra interni ed esterni della villa seicentesca, con ritmi serrati e poche pause. Sul set si respira un’aria sospesa: tecnici e attori lavorano gomito a gomito, tra ciak notturni e improvvisi cambi di luce.
Il film più personale di Zampaglione
“Anche se parla di soprannaturale, questo è probabilmente il mio film più personale”, ha raccontato Zampaglione durante una pausa. “Si ispira al mio lavoro di musicista e cantante. Con The nameless ballad ho voluto portare la storia su un piano immaginativo e audace, dove nel mondo della musica ogni nota risveglia un fantasma e alcune melodie chiedono sangue prima di svanire”. Parole che mostrano un legame diretto tra la trama e la vita artistica del regista, già frontman dei Tiromancino.
La produzione è di Somic Film. L’uscita nelle sale non è ancora fissata, ma il film dovrebbe debuttare nei principali festival di genere nel 2026. Nel frattempo, la villa di Fara in Sabina si trasforma in un set pieno di ombre e suggestioni: tra strumenti abbandonati e spartiti sparsi sui tavoli antichi, ogni dettaglio contribuisce a costruire quell’atmosfera rarefatta che il film promette di portare sullo schermo.
Cresce l’attesa tra i fan dell’horror italiano
L’annuncio dell’inizio delle riprese ha già acceso la curiosità tra i fan dell’horror italiano. Dopo il successo di “The Well” nei mercati internazionali – venduto in più di cento Paesi – le aspettative per questo nuovo progetto sono alte. “Zampaglione ha saputo rinnovare il genere senza perdere le sue radici”, ha detto un addetto ai lavori presente sul set. Ma tra i corridoi della villa si percepisce anche una certa tensione: la sfida sarà mescolare atmosfere gotiche e realismo psicologico senza cadere nei soliti cliché.
Per ora, tra ciak e silenzi interrotti solo dal rumore dei carrelli o dal suono di una chitarra accordata al volo, la troupe continua a lavorare. Solo al termine delle riprese si capirà se The nameless ballad riuscirà davvero a lasciare il segno nel cinema italiano di genere.
