New York, 3 dicembre 2025 – I critici cinematografici di New York hanno consegnato ieri sera i loro premi annuali, confermando quanto già visto ai Gotham Awards: “Una battaglia Dietro l’Altra” di P.T. Anderson è stato incoronato miglior film. La cerimonia, come da tradizione, si è svolta nel cuore di Manhattan, tra registi, attori e addetti ai lavori, in un’atmosfera carica di attesa per la stagione dei premi.
Anderson e Panahi dominano la serata
La giuria del New York Film Critics Circle, composta da una cinquantina di giornalisti tra i più influenti negli Stati Uniti, ha ribadito il successo del film di Anderson, già protagonista ai Gotham. “È un onore, soprattutto perché arriva da chi vive il cinema ogni giorno”, ha detto il produttore Mark Evans poco dopo l’annuncio, intorno alle 20 locali.
Il premio per la regia è andato ancora a Jafar Panahi per “Un Semplice Incidente”, già vincitore della Palma d’Oro a Cannes. Il regista iraniano, impossibilitato a ritirare il premio di persona a causa della sua situazione giudiziaria in patria, ha voluto ringraziare con una nota: “Il sostegno della critica internazionale è fondamentale per chi lavora in condizioni difficili”.
Wagner Moura e Rose Byrne brillano davanti alla critica
Sul fronte degli attori, la giuria ha scelto Wagner Moura come miglior attore per il thriller politico brasiliano “The Secret Agent”, che ha conquistato anche il titolo di miglior film internazionale. Moura, noto per la serie “Narcos”, ha scherzato con i giornalisti: “Non avrei mai pensato che un agente segreto brasiliano potesse arrivare così lontano”.
Tra le attrici, a spuntarla è stata Rose Byrne per la dark comedy “If I Had Legs I’d Kick You”. Un film che ha sorpreso per il suo tono e la scrittura, secondo la critica. Byrne, raggiunta al telefono in Australia, si è detta “spiazzata e felice”, sottolineando il lavoro di squadra del cast.
Premi tecnici e di supporto che non passano inosservati
Tra i premi di supporto, spicca il nome di Benicio del Toro, premiato ancora per “Una Battaglia Dietro l’Altra”. L’attore portoricano, già Oscar nel 2001, ha scherzato con i giornalisti: “Anderson mi porta fortuna, ormai è una certezza”.
Per la miglior attrice non protagonista, la scelta è caduta su Amy Madigan per “Weapons”, mentre la sceneggiatura premiata è quella di Marty Supreme. Il miglior film d’animazione è “KPop Demon Hunters”, la fotografia migliore è quella di “Sinners”. Il documentario dell’anno è “My Undesirable Friends: Part I – Last Air in Moscow”, mentre l’opera prima premiata è “EePhus”.
Il valore dei premi della critica newyorkese
I riconoscimenti del New York Film Critics Circle sono da sempre uno dei primi segnali della stagione dei premi negli Stati Uniti. Spesso anticipano le nomination agli Oscar. Dal 2009, anno in cui l’Academy ha ampliato a dieci i candidati per il miglior film, solo due vincitori del NYFCC – “Carol” nel 2015 e “First Cow” nel 2020 – non sono riusciti a ottenere una candidatura agli Oscar.
Tuttavia, indovinare il vincitore finale dell’Oscar per il miglior film resta un’impresa rara: nell’ultimo decennio è successo solo una volta, con “The Artist” di Michel Hazanavicius. Un dato che non passa inosservato tra addetti ai lavori e appassionati, che spesso ne discutono animatamente.
La corsa agli Oscar è appena iniziata
Con i premi della critica newyorkese si apre ufficialmente la strada verso gli Oscar 2026. Nei prossimi giorni sono attesi i verdetti dei Los Angeles Film Critics e delle principali associazioni di categoria. Per ora, però, la scena è tutta per Anderson e Panahi. E tra le poltrone rosse del Walter Reade Theater si respira già aria di grande cinema.
