Milano, 4 dicembre 2025 – Questa mattina il prezzo del gas ha iniziato la giornata in leggera discesa, con i mercati europei che restano vigili su due fronti: il meteo e le tensioni geopolitiche che continuano a influenzare il settore energetico. Alle 9.30, sul mercato di Amsterdam, punto di riferimento per il gas naturale in Europa, il valore ha segnato un calo dell’1,08%, attestandosi a 27,90 euro al megawattora. Un movimento contenuto, che però racconta bene l’incertezza che ormai da settimane accompagna gli operatori.
Gas in calo ad Amsterdam: i numeri del mattino
La giornata è partita all’insegna della prudenza tra gli investitori. Il TTF di Amsterdam, il principale hub europeo per i prezzi del gas, ha registrato una lieve flessione rispetto alla chiusura di ieri. Dietro a questo calo c’è soprattutto il meteo: “Le temperature rimangono sopra la media stagionale in gran parte dell’Europa centrale – spiega un analista di Borsa Italiana – e questo riduce la domanda di riscaldamento”. Un dettaglio che, nelle ultime settimane, si è tradotto spesso in variazioni dirette dei prezzi.
Meteo mite, domanda sotto controllo
In questo periodo dell’anno, il clima pesa molto sul consumo di gas. Le previsioni diffuse ieri dal servizio meteorologico tedesco parlano chiaro: almeno fino al weekend non sono previste ondate di freddo intenso. “Se la situazione resta così, la domanda dovrebbe restare stabile”, dice un trader londinese contattato alle 10.15. Del resto, da metà novembre si vede una certa costanza nei consumi, mentre i livelli di stoccaggio in Europa rimangono alti: secondo Gas Infrastructure Europe, le riserve sono ancora sopra l’85% della capacità totale.
Geopolitica, l’incognita che non passa
Nonostante il calo di oggi, gli operatori continuano a tenere d’occhio la situazione internazionale. La crisi in Medio Oriente e le ultime dichiarazioni del Cremlino sui flussi verso l’Europa mantengono alta la tensione. “Ogni notizia da Mosca o Tel Aviv può far cambiare i giochi in poche ore”, ammette un funzionario del Ministero dell’Energia italiano. Solo la scorsa settimana, alcune voci su possibili restrizioni alle esportazioni russe avevano fatto volare i prezzi vicino ai 29 euro al megawattora.
Cosa significa per famiglie e imprese
Per ora, il lieve calo di oggi non si traduce in un impatto immediato sulle bollette di famiglie e aziende italiane. Ma secondo Assoutenti, “la volatilità resta alta e ogni scossone può riflettersi sui costi in poche settimane”. In regioni del Nord come Lombardia e Veneto, le associazioni dei consumatori segnalano già aumenti rispetto allo scorso anno, anche se la situazione è meno tesa rispetto ai picchi del 2022.
L’inverno è appena iniziato, prudenza
Gli esperti invitano a non abbassare la guardia. “Siamo ancora all’inizio dell’inverno – sottolinea un analista di Nomisma Energia – e basta un colpo di freddo improvviso per ribaltare tutto”. Il mercato resta molto sensibile sia al meteo sia alle tensioni internazionali. A Milano come ad Amsterdam si respira attesa: nei prossimi giorni si capirà se il calo potrà consolidarsi o se nuove tensioni riporteranno i prezzi a salire.
In breve, la giornata si apre con un leggero calo del prezzo del gas ad Amsterdam, ma tra un meteo più mite e scenari politici incerti, né gli operatori né i consumatori sembrano davvero tranquilli.
