Rafforzare le filiere per un’Italia più forte: il messaggio di Mattarella

Rafforzare le filiere per un'Italia più forte: il messaggio di Mattarella

Rafforzare le filiere per un'Italia più forte: il messaggio di Mattarella

Matteo Rigamonti

Dicembre 4, 2025

Roma, 4 dicembre 2025 – Rafforzare le filiere produttive significa rafforzare l’Italia. È il messaggio lanciato oggi da Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, durante la presentazione del rapporto dell’Osservatorio 4.Manager intitolato “Le filiere produttive nell’era della conoscenza aumentata”. L’evento si è svolto questa mattina a Roma, davanti a una platea composta da imprenditori, rappresentanti istituzionali e analisti del settore. Un momento per fare il punto sul ruolo strategico delle filiere nell’economia nazionale, in un mondo sempre più complesso e interconnesso.

Filiere: non più solo imprese, ma veri ecosistemi vivi

Oggi la filiera non è più solo un gruppo di imprese che lavorano nello stesso settore”, ha spiegato Mattarella, “ma rappresenta un vero e proprio ecosistema vivo, fatto di competenze, relazioni e innovazione”. Per l’ad di Invitalia, questo significa essere in grado di creare valore aggiunto, sostenere l’export, sviluppare nuove competenze e spingere la transizione tecnologica e ambientale. Solo in questi sistemi integrati, ha sottolineato, si gioca la partita decisiva per una crescita solida e per posti di lavoro qualificati.

Il rapporto dell’Osservatorio 4.Manager descrive un quadro in trasformazione: le filiere italiane stanno cambiando, spinte dall’innovazione digitale e dalla necessità di rispondere alle sfide ambientali. “In un’economia globale sempre più intricata e interdipendente”, ha aggiunto Mattarella, “rafforzare le filiere vuol dire rafforzare l’Italia”.

Invitalia: i numeri dietro gli investimenti per il Paese

Nel suo intervento, Mattarella ha presentato i dati più recenti sull’attività di Invitalia. “Solo nell’ultimo anno abbiamo supportato più di 63.000 progetti d’impresa”, ha detto. Gli investimenti messi in campo hanno superato i 17,4 miliardi di euro, mentre le agevolazioni concesse sfiorano i 6 miliardi. Numeri che raccontano di un’azione diffusa e capillare su tutto il territorio nazionale.

Ma per Mattarella, il vero valore di questi interventi va ben oltre le cifre. “Ciò che conta davvero è l’impatto più ampio, che non riguarda solo chi riceve il finanziamento, ma l’intero sistema Paese”, ha spiegato. Ogni investimento, insomma, aiuta a costruire le basi per far crescere le filiere: infrastrutture fisiche e digitali, ma anche reti sociali e culturali.

Governare le risorse per far crescere le filiere

“È così che un investimento diventa politica industriale”, ha affermato Mattarella. Invitalia ha il compito di creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle filiere produttive. Questo vuol dire offrire strumenti finanziari, competenze tecniche, capacità di progettazione e rapporti consolidati con il mondo imprenditoriale.

Non solo. Mattarella ha sottolineato l’importanza di un “sistema di governance solido” per assicurare che le risorse siano usate in modo efficace e trasparente. “Invitalia contribuisce a creare le condizioni giuste per far crescere le filiere”, ha ribadito, spiegando come l’agenzia sia ormai un protagonista chiave nella strategia industriale italiana.

La doppia sfida della transizione tecnologica e ambientale

Il rapporto ha messo in evidenza anche le sfide che attendono le filiere italiane nei prossimi anni. La transizione tecnologica – con l’arrivo dell’intelligenza artificiale, della robotica e della digitalizzazione – si intreccia con la necessità di adottare modelli produttivi più sostenibili per l’ambiente. “Rafforzare le filiere significa anche accelerare questa doppia transizione”, ha detto Mattarella, puntando su formazione, innovazione e collaborazione tra pubblico e privato.

La mattinata si è chiusa con un confronto tra i partecipanti sulle priorità immediate: semplificare la burocrazia, facilitare l’accesso al credito e sviluppare le competenze digitali sono emerse come le sfide più urgenti. “Solo così”, ha concluso Mattarella, “potremo davvero parlare di crescita duratura e competitività per il nostro Paese”.