Palmoli (Chieti), 4 dicembre 2025 – Bloccata la ristrutturazione della casa nei boschi di Palmoli, cuore della controversia che coinvolge i coniugi Nathan Trevallion e Sarah Birmingham e i loro tre figli, ora ospitati in una casa famiglia in Abruzzo. La ragione? Al Comune non è ancora arrivata alcuna pratica edilizia, conferma il sindaco Giuseppe Masciulli. Un intoppo che potrebbe pesare molto sull’udienza di domani all’Aquila, dove i giudici decideranno se restituire o meno la potestà genitoriale alla coppia anglo-australiana.
La casa nel bosco e l’ordinanza del tribunale
Al centro della storia c’è la casa in pietra immersa nei boschi di Palmoli, definita dagli inquirenti un “tugurio fatiscente”, giudicata inadatta a ospitare bambini per le condizioni igienico-sanitarie. Due settimane fa, il tribunale per i minorenni dell’Aquila ha ordinato l’allontanamento dei piccoli – Utopia Rose, Galoran e Blubell – affidandoli a una struttura protetta. Una decisione che ha scosso la comunità locale, dove la famiglia Trevallion-Birmingham era conosciuta da tempo, anche se non senza qualche polemica.
Dai documenti emerge che la casa non ha mai subito interventi strutturali importanti. Eppure, proprio il rifacimento dell’abitazione è uno degli aspetti chiave per far tornare i bambini a casa. “I giudici vogliono vedere fatti concreti”, spiega una fonte vicina al caso.
Il progetto di ristrutturazione: cosa prevede e gli ostacoli
Il progetto di ristrutturazione c’è già, firmato dal geometra Mirko Di Muzio. L’idea è di ampliare la casa con moduli in legno, aggiungere una camera per i bambini e installare un bagno a secco interno. “Ci hanno chiesto anche una tettoia in legno, di sistemare gli infissi, una serpentina per l’acqua calda e un serbatoio per raccogliere l’acqua piovana”, racconta Di Muzio, sottolineando come la famiglia abbia voluto soluzioni di bioedilizia e materiali naturali, niente plastica.
Un gruppo di muratori volontari dal Veneto si è offerto di fare i lavori gratis. Ma finora niente è partito. Perché? “Non è stata ancora presentata la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia)”, spiega il sindaco Masciulli. Senza questo via libera, i lavori restano fermi.
Le speranze della famiglia e il nodo burocratico
Gli avvocati dei Trevallion-Birmingham spiegano che i tempi per fare un lavoro rispettoso dell’ambiente sono più lunghi del previsto. “Stiamo lavorando per garantire la sicurezza dei bambini e rispettare la natura”, dicono. Nel frattempo, Nathan Trevallion ha accettato un alloggio temporaneo offerto da un ristoratore locale, sperando che possa bastare per il tribunale.
Domani, giovedì 4 dicembre, l’udienza davanti ai giudici dell’Aquila potrebbe essere decisiva. Secondo fonti giudiziarie, non è escluso che si prenda subito una decisione sulla revoca o la revisione della potestà genitoriale. Ma senza segnali chiari sulla ristrutturazione della casa, le chance di riunire la famiglia restano poche.
Prossimi passi: incontro con i tecnici comunali
Venerdì 5 dicembre è fissato un incontro tra la famiglia e i tecnici del Comune di Palmoli. Lo scopo è capire quali passaggi servono per far partire i lavori e mettere tutto in regola. “Siamo pronti a collaborare”, dice il sindaco Masciulli, “ma serve che la famiglia presenti la documentazione”.
Intanto, la vicenda continua a far parlare anche fuori regione. In paese c’è chi sta con i genitori – “sono persone tranquille, volevano solo vivere in modo diverso”, racconta un vicino – e chi ricorda che la priorità è la tutela dei bambini. Solo nei prossimi giorni si capirà se le condizioni chieste dal tribunale saranno rispettate e se i piccoli potranno tornare nella loro casa nel bosco.
