Roma, 4 dicembre 2025 – Il mondo della comunicazione d’impresa si conferma un universo complesso e in continuo movimento, fatto di tanti ruoli spesso poco noti. È quanto è emerso ieri a Roma, durante l’evento “Governance della comunicazione professionale: competenze certificate e responsabilità”, organizzato da Manageritalia. A chiudere i lavori, il presidente di Manageritalia Executive Professional, Carlo Romanelli, ha sottolineato l’urgenza di una certificazione delle competenze per chi lavora in questo campo. “Abbiamo individuato circa 29 figure professionali che ruotano intorno al mondo della comunicazione d’impresa”, ha detto Romanelli, ricordando un’indagine portata avanti dall’associazione due anni fa.
Comunicazione d’impresa: un mondo fatto di tanti ruoli
I dati raccolti da Manageritalia mostrano come il settore della comunicazione aziendale non si limiti ai ruoli più conosciuti, come addetti stampa o responsabili delle relazioni esterne. In realtà, dietro ci sono molti profili diversi: dal digital strategist al responsabile della comunicazione interna, passando per gli esperti di crisis management e i content creator. “Questa certificazione – ha spiegato Romanelli – vuole dare un’identità precisa a ciascuno di questi ruoli, rafforzando il valore e la visibilità del comunicatore professionale sul mercato”.
La richiesta di maggior riconoscimento arriva proprio nel momento in cui le aziende, grandi e piccole, affidano sempre di più la loro reputazione a team multidisciplinari. Ma i confini tra i ruoli restano ancora poco chiari. “Serve fare luce sulle competenze”, ha ribadito Romanelli davanti a una platea di manager, consulenti e rappresentanti delle principali associazioni di categoria.
Certificare le competenze: una spinta che cresce
La certificazione è stata al centro del dibattito romano. Per chi ha promosso l’iniziativa, avere un attestato riconosciuto a livello nazionale – e magari europeo – sarebbe un passo avanti importante, sia per i professionisti sia per le aziende. “Non si tratta solo di difendere chi lavora in questo settore”, ha detto un dirigente presente, “ma anche di offrire alle imprese una garanzia sulla qualità e l’aggiornamento continuo delle competenze”.
Durante l’incontro sono stati presentati alcuni modelli già in uso in altri Paesi europei. In Francia, per esempio, esistono corsi certificati che permettono ai comunicatori di accedere più facilmente a incarichi pubblici e privati. In Italia, invece, manca ancora una legge chiara che regoli la materia. “Siamo ancora in una fase di ascolto”, ha ammesso Romanelli, “ma la domanda di professionalità certificata cresce di anno in anno”.
Mercato in crescita, ma serve chiarezza
Dietro la spinta verso la certificazione dei comunicatori c’è anche un tema economico. Secondo Manageritalia, il settore della comunicazione d’impresa vale oggi più di 2 miliardi di euro l’anno solo in Italia. Un mercato in espansione, spinto dalla digitalizzazione e dalla necessità per le aziende di presidiare nuovi canali.
Ma la frammentazione delle competenze può creare problemi sia ai professionisti sia alle imprese. “Spesso ci sono ruoli che si sovrappongono o non sono ben definiti”, ha raccontato una manager durante il dibattito. “Solo mappando con precisione le competenze si può garantire trasparenza e valorizzare il lavoro fatto”.
Verso un futuro con regole chiare
Al termine dell’incontro romano, Manageritalia ha annunciato l’apertura di un tavolo tecnico con le principali associazioni del settore. L’obiettivo è fissare uno standard condiviso per la certificazione delle figure professionali della comunicazione d’impresa. “Non sarà un percorso breve”, ha detto Romanelli, “ma è indispensabile per riconoscere il valore e la dignità di chi ogni giorno lavora per la reputazione delle aziende”.
Il prossimo appuntamento è già fissato per febbraio 2026, quando verranno presentate le prime linee guida operative. Nel frattempo, il dibattito resta aperto. Come ha ricordato uno dei partecipanti, “la comunicazione è il volto dell’azienda. Riconoscerne il valore significa investire nel futuro”.
