Bellinzona, 4 dicembre 2025 – I tatuaggi potrebbero indebolire il sistema immunitario per anni. È il risultato di uno studio internazionale guidato dall’italiana Arianna Capucetti e coordinato da Santiago González all’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona, in Svizzera, pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas. I ricercatori hanno scoperto che i pigmenti degli inchiostri più usati – nero, rosso e verde – non restano solo sulla pelle, ma si accumulano nei linfonodi, organi fondamentali per la difesa del corpo.
Pigmenti nei linfonodi: cosa succede dopo un tatuaggio
Secondo i dati raccolti dal team, che ha coinvolto dodici gruppi di ricerca tra Europa e Stati Uniti, una volta fatto un tatuaggio, l’inchiostro si muove rapidamente attraverso il sistema linfatico. Nel giro di poche ore, spiegano gli scienziati, i pigmenti arrivano ai linfonodi, dove si accumulano in quantità significative. “Abbiamo visto una risposta infiammatoria in due fasi”, ha detto González: una prima fase acuta, che dura circa due giorni, seguita da una fase cronica che può durare anni.
Non è la prima volta che si parla degli effetti dei tatuaggi sulla salute. Da tempo si studiano possibili legami con lo sviluppo di tumori, ma finora non ci sono prove certe. Questo studio però aggiunge un pezzo importante: la tossicità dei pigmenti – soprattutto nero e rosso – sembra avere effetti a lungo termine sul sistema immunitario.
Macrofagi e sistema immunitario in tilt
Il meccanismo è chiaro: i pigmenti vengono assorbiti dalle cellule immunitarie, in particolare dai macrofagi, che di solito “mangiano” agenti patogeni e sostanze estranee. Qui, però, i macrofagi non riescono a eliminare l’inchiostro. “Le cellule muoiono per l’accumulo di pigmenti”, spiega Capucetti. Il fenomeno è più evidente con gli inchiostri rosso e nero.
L’inchiostro resta così bloccato nei linfonodi, coinvolgendo anche le nuove cellule che si formano nel tempo. Secondo lo studio, questa presenza costante indebolisce piano piano la capacità di difesa del corpo. “È un processo lento ma continuo”, aggiunge González.
Vaccini meno efficaci? Il dubbio che preoccupa
Un altro punto emerso riguarda una possibile riduzione dell’efficacia dei vaccini nelle persone tatuate. I ricercatori hanno notato che la presenza di pigmenti nei linfonodi può interferire con la risposta immunitaria dopo la vaccinazione. “Abbiamo riscontrato una minore efficacia dei vaccini nei topi tatuati rispetto a quelli non tatuati”, sottolinea Capucetti.
Questi risultati aprono nuovi interrogativi sulla sicurezza dei tatuaggi, soprattutto per chi ne ha molti o usa pigmenti colorati. Gli autori invitano a continuare gli studi per capire i rischi a lungo termine e trovare pigmenti o metodi più sicuri. “Non vogliamo creare allarmismi”, precisa González, “ma serve andare più a fondo”.
Reazioni e prospettive dalla comunità scientifica
La pubblicazione su Pnas ha già acceso il dibattito tra gli esperti. Alcuni immunologi italiani, come Giovanni Migliaccio dell’Università di Roma Tor Vergata, parlano di “un punto di partenza importante”, ma avvertono che servono dati anche sull’uomo. Finora, infatti, le prove arrivano da esperimenti su topi: “Bisogna capire se gli stessi effetti si verificano nelle persone”, spiega Migliaccio.
Nel frattempo, chi lavora nel mondo dei tatuaggi segue con attenzione. Alcuni operatori di Milano, raggiunti da alanews.it, hanno detto di monitorare la situazione con interesse. “I clienti chiedono sempre più spesso informazioni sulla sicurezza degli inchiostri”, racconta Marco Rinaldi, tatuatore nella zona dei Navigli.
Conclusioni: cautela e nuove domande aperte
Fino a che non ci saranno conferme sugli effetti a lungo termine dei tatuaggi sul sistema immunitario umano, lo studio guidato da Capucetti e González apre una nuova fase di indagine. La questione resta aperta: la sicurezza di pigmenti e metodi dovrà essere valutata con attenzione nei prossimi anni. Nel frattempo, chi sceglie un tatuaggio potrebbe voler tenere in conto anche questi aspetti, oltre al disegno e al colore.
