Roma, 5 dicembre 2025 – Digitalizzazione e innovazione stanno rivoluzionando la transizione energetica, in Italia e nel mondo. Oggi, venerdì 5 dicembre alle 14, questi temi sono stati protagonisti dell’incontro “Il futuro dell’energia tra digitalizzazione e innovazione”, trasmesso in streaming nell’ambito di Ansaincontra. A rispondere alle domande dei giornalisti è stato Lorenzo Fiorillo, director technology, r&d & digital di Eni, che ha illustrato lo stato della ricerca sulle nuove fonti energetiche e gli strumenti tecnologici più all’avanguardia, dal supercalcolo alla fusione, fino alla quantistica.
La digitalizzazione accelera la transizione energetica
Durante l’incontro, Fiorillo ha spiegato come l’innovazione digitale sia diventata fondamentale per spingere verso un’energia più pulita. “Oggi a fare la differenza sono i dati, la capacità di leggerli e trasformarli in soluzioni concrete”, ha detto il manager di Eni. Grazie alle nuove tecnologie, si possono migliorare i processi produttivi, tagliare le emissioni e rendere più efficienti le infrastrutture energetiche. Un esempio? Il supercalcolo. Eni ha uno dei centri di calcolo industriale più potenti d’Europa, il Green Data Center di Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia. Qui ogni giorno milioni di dati vengono analizzati per simulare scenari complessi e mettere a punto nuovi materiali.
Supercalcolo e intelligenza artificiale: la ricerca si fa più veloce
Per Fiorillo, il supercalcolo è una delle frontiere più avanzate della ricerca energetica. “Con queste infrastrutture possiamo testare virtualmente soluzioni che prima richiedevano anni di prove sul campo”, ha spiegato. L’intelligenza artificiale, usata nelle simulazioni, aiuta a prevedere il comportamento dei materiali e a migliorare la produzione di energia da fonti rinnovabili. “Non è solo questione di velocità – ha aggiunto Fiorillo – ma di prevedere i problemi e trovare risposte prima che si presentino”.
Fusione e quantistica: la sfida del domani
Tra le tecnologie più promettenti emerse c’è la fusione nucleare, vista da molti come la carta vincente per un’energia pulita e praticamente inesauribile. Eni è coinvolta in vari progetti internazionali, tra cui il consorzio europeo ITER e la start-up americana Commonwealth Fusion Systems. “La fusione resta una sfida scientifica enorme – ha ammesso Fiorillo – ma i progressi degli ultimi anni sono incoraggianti”. Un altro settore che avanza rapidamente è quello della quantistica: i computer quantistici potrebbero rivoluzionare la modellazione molecolare e accelerare lo sviluppo di nuovi catalizzatori per produrre idrogeno verde.
Ricerca e sviluppo: investimenti e alleanze strategiche
Eni mette sul piatto circa un miliardo di euro all’anno per la ricerca e sviluppo, con un occhio particolare alle tecnologie digitali applicate all’energia. “Collaboriamo con università italiane e straniere, centri di ricerca pubblici e privati”, ha ricordato Fiorillo. Tra le ultime partnership ci sono quelle con il Politecnico di Milano, per sviluppare algoritmi avanzati, e con il Massachusetts Institute of Technology (MIT), per la fusione. “Solo unendo competenze diverse possiamo affrontare le sfide della transizione”, ha concluso.
Formazione e competenze digitali: un’urgenza reale
Un punto su cui Fiorillo ha insistito è la necessità di nuove competenze. “La transizione digitale chiede ingegneri, fisici, matematici ma anche figure ibride, capaci di lavorare tra discipline diverse”, ha spiegato. Eni ha avviato programmi di formazione interna e sostiene master universitari dedicati all’energia digitale. “Non basta investire nelle tecnologie – ha detto – bisogna investire nelle persone”.
Guardare avanti: sostenibilità e competitività insieme
Alla fine, Fiorillo ha ribadito che la digitalizzazione non è solo tecnologia, ma anche un cambio di mentalità. “Cambiare modo di pensare è forse la sfida più grande”, ha ammesso. La transizione energetica passa da qui: dalla capacità di mettere insieme innovazione, sostenibilità e competitività, in un sistema che guarda al futuro senza dimenticare il presente.
