Misteri e conflitti: la famiglia di Tatiana Tramacere dubita dell’allontanamento volontario

Misteri e conflitti: la famiglia di Tatiana Tramacere dubita dell'allontanamento volontario

Misteri e conflitti: la famiglia di Tatiana Tramacere dubita dell'allontanamento volontario

Matteo Rigamonti

Dicembre 5, 2025

Nardò, 5 dicembre 2025 – Il mistero sulla scomparsa di Tatiana Tramacere, 27 anni, tiene ancora con il fiato sospeso Nardò e la sua famiglia. Sono ormai dieci giorni che della giovane non si hanno più notizie. Tatiana è sparita la sera del 24 novembre, dopo aver salutato i genitori e incontrato un amico. La famiglia esclude che si sia allontanata volontariamente. Nel frattempo, la procura di Lecce ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti.

Le ultime ore di Tatiana: un incontro e una lite

Secondo i carabinieri, l’ultimo a vedere Tatiana sarebbe stato Dragos Gheormescu, 30 anni, romeno e amico della ragazza. Si sono incontrati intorno alle 19.30 al parco Rho, a due passi da casa sua. Prima hanno litigato, poi – almeno secondo Dragos – si sono chiariti. “Abbiamo discusso, ma poi abbiamo fatto pace”, ha detto lui a “Chi l’ha visto?”. I militari hanno preso il suo cellulare per cercare messaggi o chiamate che possano aiutare a ricostruire gli ultimi movimenti di Tatiana.

Un viaggio mai partito e i dubbi della famiglia

Tatiana aveva detto ai genitori che sarebbe partita per Brescia, dove avrebbe dovuto incontrare l’ex fidanzato Mino, un carabiniere, con cui sperava di riconciliarsi. “Voleva rivedere anche alcuni amici della città, aveva bisogno di cambiare aria”, ha raccontato la madre Ornella alla Rai. Ma, dalle prime verifiche, sembra che la ragazza non abbia mai preso il treno né raggiunto Brescia. Nessun segnale nei tabulati ferroviari, nessuna traccia alle stazioni. “Ultimamente era serena, vivace, felice – la Tatiana di sempre”, ha ribadito il fratello Vladimir al Tg3. Nessun indizio che facesse pensare a un gesto estremo.

Amici, tensioni e messaggi criptici sui social

Negli ultimi giorni spuntano nomi chiave: oltre a Dragos e Mino, c’è anche Alessandro Bonsegna, un operaio trentenne che, secondo alcune amiche, avrebbe avuto una certa influenza su Tatiana. La madre lo definisce “un’ossessione”. Racconta che Alessandro si sarebbe presentato più volte a casa e in officina, insistendo per vederla. “Lei non voleva saperne”, ha spiegato Ornella. Dopo essere stato ascoltato dagli inquirenti, Alessandro si è reso irreperibile. Sui social ha postato poco prima della scomparsa una frase enigmatica: “Chi sono? Uno nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo”.

Un post che fa riflettere e indagini in corso

Un dettaglio che ha colpito gli investigatori è un post di Tatiana pubblicato tre giorni prima di sparire: una poesia forse rivolta proprio all’ex Mino. “A ogni passo lontano da te… il filo era teso per riportarmi a te. Ogni volta. Senza rumore. Senza richiesta. Senza condizioni”. Parole che lasciano aperte diverse interpretazioni e fanno crescere i dubbi su cosa sia successo davvero.

Intanto, la procura di Lecce va avanti con prudenza. Il fascicolo per istigazione al suicidio non esclude altre piste. Si indaga su ogni possibile scenario: dal gesto volontario a un allontanamento forzato, fino a un coinvolgimento di terzi. Gli inquirenti stanno esaminando tabulati telefonici e messaggi delle ore prima della scomparsa.

Nardò in ansia, l’appello della famiglia

A Nardò la tensione cresce. In paese si moltiplicano segnalazioni e appelli sui social: chiunque abbia visto qualcosa è invitato a farsi avanti. La famiglia Tramacere non perde la speranza: “Non sappiamo cosa sia successo – ripete Vladimir – ma siamo certi che non sia una fuga volontaria”. A casa si respira preoccupazione. Amici e conoscenti si stringono attorno ai genitori Rino e Ornella, mentre le ricerche non si fermano.

Il silenzio su Tatiana è pesante. Una ragazza solare, piena di progetti. Eppure, a dieci giorni da quella sera di fine novembre, ancora nessuno sa spiegare cosa davvero sia accaduto.