Milano, 5 dicembre 2025 – Sono già quattro milioni i turisti stranieri che hanno prenotato un volo per trascorrere Natale e Capodanno in Italia, secondo le ultime stime diffuse da Enit e anticipate dall’ANSA. Tra dicembre e gennaio, questa affluenza si traduce in una spesa complessiva di 3,5 miliardi di euro. Ma non sono solo gli stranieri a muoversi: anche gli italiani partecipano al movimento con oltre 400 mila prenotazioni di voli interni registrate per le festività.
Boom di arrivi dall’estero, l’Italia davanti a Francia e Turchia
A dicembre si prevedono 2,4 milioni di arrivi dagli aeroporti internazionali, con un aumento del 6,1% rispetto allo scorso Natale. Il trend positivo continua anche a gennaio 2026, con già 1,9 milioni di prenotazioni negli scali italiani, in crescita del 4,4% rispetto a gennaio di quest’anno. Questi dati posizionano l’Italia davanti a competitor come Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna per attrattività in inverno.
L’Ufficio Statistica del Ministero del Turismo disegna un quadro chiaro: il turismo si distribuisce su tutto il territorio. La saturazione media delle Online Travel Agencies tra il 1° dicembre 2025 e l’11 gennaio 2026 è al 35,7%. Secondo gli esperti ministeriali, questo conferma la capacità del Paese di attirare visitatori in modo diffuso, non solo nelle grandi città.
Montagna e città d’arte: i poli più gettonati
La montagna resta la regina delle vacanze di fine anno. Le prenotazioni raggiungono il 46,6%, con punte in Trentino-Alto Adige (48,36%), Valle d’Aosta (45,7%) e Umbria (40,18%). “Le località alpine sono tra le più richieste – racconta un operatore turistico di Bolzano – soprattutto da chi cerca neve e tradizioni natalizie”.
Ma le città d’arte continuano a trainare il turismo italiano. Il Lazio guida con oltre 1,6 milioni di prenotazioni, seguito da Lombardia e Veneto, entrambe sopra il milione. “Roma e Milano restano le mete preferite – conferma un responsabile di Federalberghi – ma Venezia e Napoli stanno recuperando terreno”.
Sud Italia in ripresa, emergono nuovi mercati
Segnali di crescita arrivano anche dal Sud. La Calabria registra un aumento del 6,7% nella saturazione delle OTA rispetto allo stesso periodo del 2024, seguita da Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%). “Vediamo un riequilibrio dei flussi – spiega una fonte del Ministero – con regioni meno frequentate che guadagnano spazio”.
Tra i paesi che scelgono l’Italia per le feste spiccano la Spagna (611 mila arrivi aeroportuali), il Regno Unito (circa 585 mila), la Francia (328 mila) e la Germania (308 mila). Crescono anche i viaggiatori da Polonia, Albania, Romania, Paesi Bassi e Belgio. “La domanda si sta diversificando – ammette un analista Enit – e nuovi segmenti si affacciano soprattutto nelle città più piccole”.
Milano e Roma, le mete preferite delle grandi città
Sulle destinazioni urbane, le grandi metropoli la fanno da padrone. Milano conta già 1,6 milioni di arrivi nei suoi aeroporti, seguita da Roma con 1,2 milioni. Dietro, Venezia si avvicina a quota mezzo milione, quindi Napoli e Bologna. “Milano attira sia per lo shopping natalizio sia per gli eventi culturali – spiega un addetto dell’aeroporto di Linate – mentre Roma resta la meta ideale per chi cerca arte e storia”.
Gli operatori del settore prevedono che questa tendenza si rafforzerà nelle prossime settimane, anche grazie a un calendario festivo favorevole. “Contiamo su un aumento delle prenotazioni last minute”, confida una portavoce di Enit.
In sintesi, l’Italia si prepara a vivere un inverno di turismo internazionale con numeri confortanti per tutto il settore. Ma, come sottolineano gli esperti, sarà la capacità di accogliere e distribuire i visitatori su tutto il territorio a fare la differenza nei mesi a venire.
