Nardò, 5 dicembre 2025 – Tatiana Tramacere, la 27enne scomparsa da dieci giorni, è stata trovata viva ieri sera in una mansarda di Nardò, nel Leccese. Secondo i carabinieri, la ragazza sta bene. Resta però da capire se fosse lì contro la sua volontà o se si è nascosta di proposito. Le indagini vanno avanti e nessuna pista è esclusa.
Tatiana ritrovata dopo dieci giorni di angoscia
La svolta è arrivata poco dopo le 20, quando i carabinieri hanno fatto irruzione in un appartamento nel centro storico di Nardò. Nella mansarda, nello stesso stabile dove abita Dragos-Ioan Gheormescu, 30 anni, Tatiana è stata trovata seduta su una sedia, provata ma cosciente. I medici del 118 sono intervenuti subito per controllare le sue condizioni. “Sta bene, sembra in buone condizioni”, ha detto il colonnello Andrea Siazzu, comandante provinciale dei carabinieri di Lecce, uscendo dall’abitazione.
Il caso aveva scosso la comunità. Tatiana era sparita il 24 novembre, lasciando solo paura e silenzio dietro di sé. Ora gli investigatori cercano di ricostruire quei dieci giorni. “Dobbiamo capire se è stata costretta o se è stata una sua scelta”, ha aggiunto il colonnello Siazzu davanti ai giornalisti.
Tutti gli occhi puntati su Dragos-Ioan Gheormescu
I carabinieri del Ris hanno passato al setaccio l’appartamento di Dragos-Ioan Gheormescu, l’ultimo a vedere Tatiana prima della scomparsa. Gheormescu, cittadino romeno di 30 anni, è stato portato in caserma per l’interrogatorio. Secondo fonti investigative, è indagato per istigazione al suicidio. Non è però in stato di fermo.
Nel frattempo, i militari hanno sequestrato il suo cellulare e stanno esaminando chiamate, chat e le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. “Ci sono ancora molte cose da chiarire”, ammette un investigatore. Solo incrociando tutti i dati si potrà capire se Tatiana è stata sequestrata o se si è nascosta volontariamente.
Tra tensione e sollievo, famiglia e paese in bilico
Davanti alla casa di Gheormescu, ieri sera si è radunata una folla di persone. C’era anche Vladimir Tramacere, il fratello maggiore di Tatiana, che non ha trattenuto le lacrime. La tensione è salita quando alcuni presenti hanno cercato di avvicinarsi all’ingresso, urlando insulti e chiedendo risposte. Per qualche minuto si è temuto il peggio.
Poi, appena è arrivata la notizia che Tatiana era viva, la folla è esplosa in un lungo applauso. “Non ci credevamo più”, ha detto una vicina ancora scossa. Vladimir, stretto tra i parenti, ha ringraziato tutti quelli che non hanno mai smesso di cercare la sorella.
Procura al lavoro, nessuna pista esclusa
La Procura di Lecce aveva aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio pochi giorni fa, ma ora tutto potrebbe cambiare con i nuovi elementi. Gli inquirenti non escludono nulla: dalla costrizione fisica a un allontanamento volontario mascherato. La famiglia Tramacere ha sempre negato che Tatiana potesse andarsene da sola.
Nei prossimi giorni saranno cruciali le parole della ragazza e l’analisi dei dispositivi elettronici sequestrati. Solo così si potrà ricostruire cosa è successo tra il 24 novembre e il 4 dicembre.
Il sindaco Mellone: “Gioia e rispetto per Tatiana”
“Non so spiegare la gioia che provo”, ha detto il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, raggiunto al telefono poco dopo il ritrovamento. “Il mio pensiero va a lei e alla sua famiglia, che hanno passato giorni lunghissimi. Ora serve rispetto per Tatiana e i suoi cari: lasciamo fare il loro lavoro alle autorità”.
La città tira un sospiro di sollievo, ma aspetta ancora risposte su una vicenda che ha tenuto tutti col fiato sospeso.
