Tokyo in rosso: borsa giapponese apre in calo dello 0,82%

Tokyo in rosso: borsa giapponese apre in calo dello 0,82%

Tokyo in rosso: borsa giapponese apre in calo dello 0,82%

Giada Liguori

Dicembre 5, 2025

Tokyo, 5 dicembre 2025 – La Borsa di Tokyo ha aperto l’ultima seduta della settimana in calo, zavorrata dalle incertezze arrivate dai mercati americani e dalle tensioni sui titoli di Stato giapponesi. Alle 9:00 ora locale, il Nikkei ha perso lo 0,82%, scendendo a 50.611,72 punti, con un calo netto di 416 punti rispetto alla chiusura di ieri. Un avvio che ha subito messo in allarme gli operatori, preoccupati per l’andamento dei rendimenti obbligazionari e le prospettive sull’inflazione.

Rendimenti ai massimi da 18 anni, pressioni sull’azionario

A pesare sull’umore degli investitori è stato soprattutto il balzo dei rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a dieci anni, tornati ai livelli più alti dal 2007. Secondo la Japan Exchange Group, il rendimento del decennale ha superato l’1,1%, un valore che mancava da quasi vent’anni. Gli esperti di Nomura Securities hanno sottolineato che “il mercato teme nuove spinte inflazionistiche, soprattutto dopo le recenti parole della Bank of Japan sulla possibile revisione della politica ultra-accomodante”. Già solo l’ipotesi di un aumento dei tassi ha iniziato a influenzare le scelte degli investitori istituzionali.

Wall Street incerta, Tokyo va con i piedi di piombo

La seduta asiatica si è aperta dopo una chiusura mista a Wall Street. Il Dow Jones ha chiuso in leggero rialzo, mentre il Nasdaq ha perso terreno, appesantito dai titoli tech. “Il clima resta incerto, i mercati americani non danno segnali chiari”, ha detto Kenji Saito, strategist di Mizuho Bank. In questo scenario, Tokyo ha preferito muoversi con prudenza: molti operatori hanno tagliato le posizioni, aspettando indicazioni più nette dalla Federal Reserve e dalla banca centrale giapponese.

Yen stabile, cambio fermo su dollaro ed euro

Sul fronte valute, lo yen è rimasto stabile contro il dollaro e l’euro. All’apertura, il cambio con il biglietto verde era a 155,10, mentre quello con l’euro si è attestato a 180,60. “Non ci sono stati movimenti significativi – ha detto un trader di Tokyo-Mitsubishi UFJ – il mercato resta in attesa dei dati macroeconomici americani in arrivo oggi”. Questa calma riflette una fase di attesa: solo eventuali sorprese dai dati Usa potrebbero spingere gli investitori a cambiare rotta.

Inflazione e politica monetaria, le incognite del trimestre

Al centro delle preoccupazioni c’è l’andamento dell’inflazione in Giappone. Negli ultimi mesi, i prezzi al consumo sono saliti più del previsto dagli economisti. Secondo il Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni, l’inflazione core ha raggiunto il 2,7% su base annua a novembre. Un livello che mette pressione sulla Bank of Japan, ancora impegnata a bilanciare crescita e controllo dei prezzi. “Il rischio è che un rialzo troppo rapido dei tassi possa frenare la ripresa”, ha avvertito Yuko Tanaka, docente di economia all’Università di Waseda.

Cautela tra gli operatori in attesa di segnali

Durante la mattinata, il clima tra gli operatori è rimasto prudente. Alcuni gestori hanno segnalato più volatilità nei titoli finanziari e nei settori legati all’export. “Siamo in una fase di transizione – ha raccontato un broker di Nomura – molti preferiscono aspettare prima di prendere decisioni importanti”. Solo dopo i dati americani e le prossime mosse della Bank of Japan si potrà capire se la discesa del Nikkei continuerà o se ci sarà un rimbalzo tecnico.

In attesa di sviluppi, l’atmosfera nei corridoi della Borsa di Tokyo resta di incertezza: tra rendimenti che salgono e un’inflazione che non rallenta, gli investitori si muovono con molta prudenza.