Vicenza, 5 dicembre 2025 – Negli ultimi anni, l’oro ha raddoppiato il suo prezzo sui mercati internazionali, e le imprese italiane del settore orafo reagiscono con una spinta verso la tecnologia. L’obiettivo è contenere i costi e ridurre l’impatto sull’ambiente. Dal 16 al 20 gennaio 2026, Vicenza ospiterà la nuova edizione di T.Gold, il salone internazionale dedicato alle tecnologie per l’oreficeria, organizzato da Italian Exhibition Group, in contemporanea con Vicenzaoro January. Un evento che, secondo gli addetti ai lavori, conferma il ruolo di primo piano dell’Italia nell’innovazione e nella meccanica per l’oreficeria.
Tecnologia e innovazione: il settore orafo cambia pelle
Nel padiglione 9 del quartiere fieristico di Vicenza, collegato da navette continue, si ritroveranno 170 aziende da 16 Paesi. Il 40% degli espositori arriva dall’estero: Germania, Svizzera, Turchia, India e Stati Uniti in testa. Le tecnologie esposte spaziano dalla microfusione al recupero degli scarti, dai bagni galvanici alla manifattura additiva con stampanti 3D e tecniche come il binder jetting, che usa polveri di metallo prezioso. “Il settore orafo sta cambiando grazie alla tecnologia”, spiega Matteo Farsura, responsabile delle fiere orafe internazionali di IEG. “Manifattura additiva, robotica di precisione, sistemi per recuperare i metalli preziosi e digitalizzazione dei processi: tutto questo fa aumentare i margini delle aziende e rende la produzione più sostenibile”.
Innovare per risparmiare e rispettare l’ambiente
Le nuove tecnologie aiutano a ridurre gli scarti, realizzare produzioni su misura e accorciare i tempi tra prototipo e prodotto finito. Si passa dalla produzione di massa a un modello “on demand”, con vantaggi economici e ambientali. “Per questo motivo stiamo costruendo una vera e propria agenda tecnologica”, continua Farsura, “per sostenere le imprese italiane ed estere nel creare valore e restare competitive a livello globale”. T.Gold è l’unico salone dove gli operatori possono vedere questi macchinari all’opera, dal vivo.
L’Italia domina nella meccanica per l’oreficeria
L’Italia resta la regina in un settore di alta tecnologia: la meccanica per l’oreficeria. A rappresentare questo successo è Afemo (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria), che riunisce le aziende che producono tecnologie avanzate per tutta la filiera orafo-gioielliera, dall’argento alla bigiotteria. “La meccanica orafa italiana fattura circa un miliardo di euro”, dice Massimo Poliero, presidente di Afemo. “Il 70% di questo viene dall’export”. I mercati principali sono in Oriente: Turchia, India, Sud-Est asiatico, con particolare attenzione a Tailandia, Vietnam e Indonesia.
Vicenza, il futuro della tecnologia per l’oro
Da settembre 2026, con l’apertura del nuovo padiglione centrale della fiera, IEG completerà la sua agenda tecnologica. Vicenza punta a diventare un centro internazionale per le tecnologie legate all’oro e ai metalli preziosi. È prevista anche una seconda edizione annuale di T.Gold, che allargherà l’offerta tecnica e arricchirà il programma con workshop e seminari. Intanto, proseguiranno le collaborazioni con i principali protagonisti del settore.
Un calendario fitto tra Vicenza, Arezzo e Dubai
Nel corso dell’anno si alterneranno altri eventi dedicati alle tecnologie orafe come Oroarezzo e JGT Dubai. A settembre 2026 tornerà il Jewellery Technology Forum, mentre The Vicenza Symposium, dopo il debutto dello scorso settembre con grande partecipazione internazionale, è già confermato per settembre 2027. Un’agenda serrata che rafforza la posizione dell’Italia come punto di riferimento globale per l’innovazione nel mondo orafo-gioielliero.
Con il prezzo dell’oro in costante crescita, come rilevato dalla Borsa di Londra, la capacità delle aziende italiane di puntare sulle tecnologie avanzate diventa un vantaggio concreto. E Vicenza si prepara a restare il cuore pulsante di questa trasformazione.
