Voli natalizi per la Sicilia: aumenti shock fino al 900%, il Codacons indaga!

Voli natalizi per la Sicilia: aumenti shock fino al 900%, il Codacons indaga!

Voli natalizi per la Sicilia: aumenti shock fino al 900%, il Codacons indaga!

Matteo Rigamonti

Dicembre 5, 2025

Palermo, 5 dicembre 2025 – I prezzi dei voli per la Sicilia durante il periodo natalizio sono schizzati a livelli che molti considerano insostenibili. Secondo il Codacons, una famiglia di quattro persone potrebbe spendere più di 3.000 euro solo per volare dall’Italia settentrionale verso l’isola. La denuncia è arrivata ieri, con una segnalazione formale all’Antitrust, all’Enac e al Ministero dei Trasporti. Nel frattempo, l’Autorità della concorrenza ha già aperto un’indagine sui collegamenti con Sicilia e Sardegna. Il motivo? Aumenti che, in certi casi, sfiorano il 900% rispetto ai prezzi normali.

Voli natalizi: biglietti alle stelle con rincari fino al 900%

Secondo il Codacons, un biglietto da Milano a Catania per il 23 dicembre costa 178 euro, mentre il 13 gennaio si trova a 20 euro. “Un aumento del 790%”, spiega l’associazione, parlando di “un vero salasso per chi vuole tornare a casa per le feste”. Conferma anche Assoutenti: volare da Torino a Palermo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio costa almeno 505 euro, e da Pisa a Catania si parte da 492 euro. Sulle rotte più gettonate, come Milano Linate-Catania, si arriva a 841 euro, più di un volo intercontinentale.

Non è la prima volta che i prezzi dei voli verso il Sud Italia schizzano durante le festività. Ma quest’anno la protesta è più forte. “È un’ingiustizia”, ha scritto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, in una nota diffusa ieri mattina. “Si parla tanto di inclusione e pari opportunità, ma alla fine spostarsi diventa un lusso. Chi può vola diretto, gli altri si arrangiano con scali strani o rinunciano”.

La politica corre ai ripari: interrogazioni e sconti regionali

La questione è arrivata anche in Parlamento. Il deputato Pd Marco Sarracino, responsabile Coesione e Sud, ha presentato un’interrogazione al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, chiedendo interventi urgenti. Nel frattempo, la Regione Sicilia ha confermato le misure già in vigore: sconti del 25% sui biglietti aerei per tutti i residenti, che salgono al 50% per alcune categorie protette, con un tetto massimo di 75 euro per l’andata e 150 per andata e ritorno. Ma, come segnalano diversi viaggiatori, nei giorni di picco natalizio questi sconti valgono poco: i posti si esauriscono subito e i prezzi restano alti.

L’Antitrust ha avviato un confronto con l’Unione Europea per valutare possibili modifiche alle regole sulla continuità territoriale. Un tema che riguarda non solo la Sicilia ma anche la Sardegna, dove situazioni simili si ripetono ogni estate e ogni Natale.

Alternative in viaggio: treni speciali e continuità territoriale a Comiso

Per chi non può permettersi i voli, qualche opzione c’è. Anche quest’anno la giunta regionale guidata da Renato Schifani ha organizzato insieme a Treni Turistici Italiani il “Trinacria Express”: parte il 20 dicembre dalle stazioni del Nord, un viaggio di quasi 24 ore fino in Sicilia, con ritorno il 5 gennaio. I biglietti partono da 29,90 euro, ma i posti sono appena 500: troppo pochi rispetto alla domanda.

Un’eccezione è l’aeroporto di Comiso, dove da novembre è attiva la continuità territoriale gestita da Aeroitalia. I voli per Roma e Milano costano tra 56 e 72 euro a tratta, ma spesso sono già pieni settimane prima delle feste.

Etna Sky: la nuova sfida della compagnia aerea siciliana

Nel mezzo della polemica sui prezzi è arrivata la notizia di una nuova compagnia aerea siciliana: Etna Sky. Il progetto, promosso dal deputato Manlio Messina, passato al Gruppo misto, dovrebbe partire entro l’estate prossima. Messina parla di una cordata di imprenditori catanesi e lombardi che punta a mettere in pista quindici Airbus in cinque anni, coprendo rotte nazionali e intercontinentali “con prezzi molto vantaggiosi per i nostri conterranei”. Un progetto ambizioso, che però ricorda i tentativi passati di Air Sicilia e WindJet, entrambe durate pochi anni.

Intanto, chi deve tornare a casa per Natale si ritrova a fare i conti con tariffe che, come raccontano tanti viaggiatori sui social, “non si erano mai viste”. E la sensazione è che una soluzione definitiva sia ancora lontana.