Il rifugio segreto di Tatiana Tramacere: 11 giorni tra disordine e misteri

Il rifugio segreto di Tatiana Tramacere: 11 giorni tra disordine e misteri

Il rifugio segreto di Tatiana Tramacere: 11 giorni tra disordine e misteri

Matteo Rigamonti

Dicembre 6, 2025

Milano, 6 dicembre 2025 – Dopo undici giorni di assenza, è stata ritrovata dai carabinieri Tatiana Tramacere, 27 anni, nascosta in un piccolo appartamento di circa cinquanta metri quadrati nel cuore di Milano. Con lei c’era l’amico Dragos Ioan Gheormescu, che le aveva offerto rifugio. La vicenda, che ha tenuto in ansia amici e parenti, si è chiusa giovedì 4 novembre sera, quando la giovane è stata scovata in uno degli abbaini dell’edificio. Secondo le prime testimonianze, Tatiana era in stato di confusione e avrebbe detto ai militari: «Non ho fatto niente».

Tra piatti sporchi e mozziconi: il rifugio di Tatiana

Le immagini diffuse dal Tg1 mostrano l’interno dell’appartamento dove Tatiana e Dragos hanno vissuto quasi due settimane. L’ambiente è piccolo e trasandato: piatti e pentole si accumulano nel lavandino, come se nessuno avesse voglia o tempo di lavarli. Sul tavolino della cucina, un portacenere pieno di mozziconi di sigaretta racconta notti lunghe e probabilmente insonni. In fondo c’è un bagno, anche quello in disordine. Dall’altra parte, il salotto: un letto disfatto, una scrivania coperta di fogli sparsi e un divano usato come stendino improvvisato. Un quadro che restituisce la fragilità di una fuga silenziosa, fatta di quotidianità spezzata.

Il ritrovamento in un abbaino nascosto

Anche se Tatiana condivideva l’appartamento con Dragos, come lui stesso ha spiegato in un comunicato, i carabinieri del Ris non l’hanno trovata nella casa vera e propria. L’hanno scoperta in un abbaino sopraelevato, buio e nascosto, raggiungibile solo dal terrazzo della casa dell’amico. Da lì si affaccia sui tetti di Milano, un rifugio scelto probabilmente per paura o confusione. Al momento del ritrovamento, riferiscono gli investigatori, la giovane era spaventata e disorientata. «Non ho fatto niente», avrebbe ripetuto ai militari, come a volersi difendere.

Le condizioni di Tatiana e il racconto di Dragos

Dragos Ioan Gheormescu, muratore trentenne e affittuario dell’appartamento, ha raccontato che Tatiana stava passando un momento difficile anche sotto il profilo della salute. «Abbiamo vissuto sereni e d’accordo», ha detto leggendo poche righe preparate. Ma i fatti sembrano più complicati: la ragazza non sarebbe stata sempre con lui, scegliendo di isolarsi nell’abbaino per diversi giorni. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con esattezza cosa abbia fatto e perché in quei giorni di assenza.

La famiglia: “Adesso serve solo calma”

Il giorno dopo il ritrovamento, il fratello di Tatiana, Vladimir Tramacere, ha raccontato ai giornalisti la gioia e il sollievo della famiglia. «Tatiana sta bene. Ora ha bisogno di pace, serenità e della vicinanza dei suoi cari», ha detto con voce commossa. Poche ore prima che la sorella venisse trovata, Vladimir aveva escluso che si trattasse di una fuga volontaria. «Non le abbiamo fatto domande. Quando l’abbiamo vista l’abbiamo solo abbracciata e non vogliamo metterle pressione», ha aggiunto. La famiglia preferisce aspettare che sia Tatiana, quando si sentirà pronta, a raccontare quei giorni difficili: «Sarà lei, quando avrà recuperato le forze e capirà che è tornata a casa, a parlarci».

Indagini aperte: si cerca di capire il perché della fuga

Gli investigatori continuano ad approfondire ogni dettaglio della vicenda. Fonti vicine all’inchiesta assicurano che al momento non ci sono elementi che facciano pensare a reati o a coinvolgimenti esterni. Resta però da capire cosa abbia spinto Tatiana a nascondersi per così tanto tempo e quali fossero le sue condizioni psicologiche durante quei giorni nell’appartamento. La vicenda ha scosso il quartiere, anche se alcuni vicini hanno detto di non aver notato nulla di strano prima del ritrovamento.

In attesa che Tatiana trovi la forza di parlare, la famiglia si stringe attorno a lei. Per ora, spiegano i parenti, conta solo che sia finalmente tornata a casa.