Le sale cinematografiche più affollate d’Italia: scopri Bologna, Treviso e Roma

Le sale cinematografiche più affollate d'Italia: scopri Bologna, Treviso e Roma

Le sale cinematografiche più affollate d'Italia: scopri Bologna, Treviso e Roma

Giada Liguori

Dicembre 6, 2025

Sorrento, 6 dicembre 2025 – I cinema più amati d’Italia sono stati celebrati ieri sera a Sorrento, durante la 48ª edizione delle Giornate Professionali di Cinema. Un evento che ogni anno riunisce esercenti, distributori e addetti ai lavori per fare il punto sulla stagione e premiare le migliori performance. Quest’anno, i Biglietti d’Oro all’esercizio cinematografico sono andati a sale di Bologna, Treviso e Roma, le città con il maggior afflusso di spettatori nei loro circuiti.

Biglietti d’Oro, ecco chi ha vinto: da Bologna a Roma

Secondo i dati diffusi dall’Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), il Cinema Nuovo Mandrioli di Minerbio, in provincia di Bologna, si è distinto tra le monosale nei comuni sotto i 15.000 abitanti. Sempre a Bologna, il Cinema Modernissimo ha ottenuto il premio come miglior monosala in città. A Treviso, invece, il riconoscimento è andato al Cinema Edera, che ha primeggiato nella categoria delle sale con due-quattro schermi.

A Roma, capitale del cinema italiano, due grandi complessi hanno dominato nelle loro fasce: l’Uci Luxe Maximo (cinema da cinque a sette schermi) e il The Space Cinema Parco de’ Medici (otto o più schermi). I risultati, spiegano gli organizzatori, sono stati calcolati sul numero reale di spettatori registrati durante l’anno, tenendo conto della capienza e della programmazione.

Premi agli esercenti: sale che fanno comunità

Non si è guardato solo ai grandi numeri. Le Giornate Professionali di Cinema hanno voluto mettere in luce anche le realtà locali che, spesso con pochi mezzi, riescono a mantenere un legame forte con il pubblico. Tra le sale premiate per il maggior numero di spettatori in rapporto alla popolazione, spiccano il Don Bosco di San Donà di Piave (monosala fino a 50mila abitanti), il Cinema Rondinella di Sesto San Giovanni (monosala da 50mila a 100mila abitanti) e il Cinema Vittoria di Trento (monosala da 100mila a 200mila abitanti). A Roma, la storica Sala Troisi ha conquistato il riconoscimento per le monosale nelle città con oltre mezzo milione di residenti.

“Questi premi sono un segnale importante – ha sottolineato Mario Lorini, presidente Anec – perché dimostrano che la sala cinematografica resta un punto di riferimento culturale e sociale, anche in un’epoca dominata dalle piattaforme digitali”.

Cent’anni di cinema: premi speciali per sale storiche

Durante la cerimonia non sono mancati i riconoscimenti speciali. L’Anec ha voluto festeggiare le “Sale del centenario”, ovvero quelle strutture che nel 2025 hanno raggiunto i cento anni di attività. Tra queste, la Famiglia Pipitone del Cinema Esperia di Alcamo, in provincia di Trapani, ha ricevuto un premio per la lunga storia e l’impegno nella promozione della cultura cinematografica sul territorio.

Un altro premio è andato agli esercenti con la media spettatori più alta per schermo. “Dietro ogni risultato – ha raccontato una delle titolari premiate – c’è un lavoro quotidiano fatto di passione, cura nella scelta dei film e dialogo continuo con il pubblico”.

Le Giornate Professionali: il cuore del settore

Le Giornate Professionali di Cinema sono organizzate dall’Anec, insieme a Anica, con la partecipazione di Acec e il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mic e della Siae. L’evento ha anche il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Comune di Sorrento, dei David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano e del progetto “Cinema e Immagini per la Scuola”.

Per tre giorni, dal 4 al 6 dicembre, Sorrento si è trasformata nella capitale italiana del cinema d’esercizio. Tra incontri, anteprime e tavole rotonde, gli addetti ai lavori hanno discusso delle sfide che verranno: dalla digitalizzazione alla conquista del pubblico più giovane. “La sala resta insostituibile – ha ribadito Lorini – ma bisogna innovare senza perdere la propria identità”.

In un momento in cui il settore cerca nuove strade per adattarsi ai cambiamenti nelle abitudini di consumo, i Biglietti d’Oro non sono solo un premio ai numeri. Sono un invito a continuare a puntare sulla qualità dell’esperienza cinematografica.