Venezia, 6 dicembre 2025 – Sono stati scelti i quattro progetti internazionali che passeranno alla fase di realizzazione dei lungometraggi per la 14ª edizione di Biennale College – Cinema, l’iniziativa della Biennale di Venezia dedicata ai giovani talenti. La decisione è arrivata oggi, al termine del workshop di sceneggiatura, e coinvolge gruppi da Italia, Cina, Messico, Spagna e Stati Uniti. Dal 9 gennaio 2026 partirà il workshop online di pre-produzione, che si concluderà il 16 gennaio.
Quattro film a micro budget pronti per la Mostra del Cinema 2026
I progetti selezionati, tutti opere prime, sono: “Demeter in Exile” della regista Maria Giovanna Cicciari con la produttrice Raffaella Pontarelli (Italia); “Gu Shi” della regista Yinan Song e della produttrice Yueyi Xing (Cina); “Moonfish” del regista Daniel Zvereff (USA) insieme alla produttrice Mireia Villanova (Spagna); e “Tijuana Todavía” del regista Gabriel Gutierrez Morales con il produttore Humberto Busto Marín (Messico). Quattro storie diverse, quattro sguardi, uniti dalla sfida di realizzare un lungometraggio con un micro budget.
Dopo il workshop di pre-produzione, i team entreranno nel vivo del lavoro. Ognuno riceverà un finanziamento di 200mila euro dalla Biennale per portare avanti il film. L’obiettivo è chiaro: presentare le opere in anteprima all’83ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma nel 2026. Un traguardo che, come ha detto il direttore Alberto Barbera, “è una vetrina unica per giovani autori e produttori che vogliono mettersi alla prova davanti al pubblico internazionale”.
Formazione a tutto tondo tra Venezia, New York e Torino
La formula di Biennale College – Cinema si basa su un percorso intenso di formazione e sviluppo, sostenuto dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e con il contributo di Chanel. Il progetto conta anche sulla collaborazione del Gotham Film & Media Institute di New York e del TorinoFilmLab, due punti di riferimento nella formazione cinematografica a livello mondiale. Il tutto è possibile grazie anche al programma europeo Creative Europe – Media.
Savina Neirotti, Head of Programme, ha sottolineato come “ogni anno la selezione diventa più dura e la qualità dei progetti cresce”. Nei corridoi di Ca’ Giustinian, sede storica della Biennale, si respira già un’aria di attesa per le prossime fasi: “I team lavoreranno a stretto contatto con tutor internazionali”, ha spiegato Neirotti, “per migliorare sceneggiature e strategie produttive in vista delle riprese”.
Biennale College Cinema Immersive: la realtà virtuale al centro
Intanto, prosegue anche l’attività di Biennale College Cinema Immersive, arrivata alla sua decima edizione. Dodici progetti selezionati sono impegnati in questi giorni nel workshop internazionale a Venezia, iniziato il 2 dicembre e che si chiuderà il 9 dicembre con una presentazione pubblica a Ca’ Giustinian. Anche qui il sostegno arriva dal Ministero della Cultura e dal programma Creative Europe – Media.
Il direttore Alberto Barbera ha ricordato come “l’attenzione alle nuove tecnologie e ai linguaggi immersivi sia ormai centrale nella proposta della Biennale”. I partecipanti lavorano su progetti che vanno dalla realtà virtuale al racconto interattivo, con l’obiettivo di scoprire le potenzialità narrative offerte dai nuovi media.
Un laboratorio permanente per il cinema di domani
Con la selezione dei quattro lungometraggi e dei dodici progetti immersivi, la Biennale conferma il suo ruolo di laboratorio aperto per il cinema contemporaneo. “Non si tratta solo di finanziare film”, ha spiegato Barbera, “ma di accompagnare autori e produttori in un percorso che li metta davvero alla prova”. Un modello che negli anni ha fatto emergere registi oggi noti a livello internazionale.
L’appuntamento è fissato per gennaio 2026, quando i team torneranno a lavorare online per la pre-produzione. Solo da quel momento partirà la corsa verso Venezia, dove – tra meno di un anno – i nuovi film racconteranno il presente con lo sguardo delle nuove generazioni.
