Un incontro sorprendente: Gheormescu e Tramacere si scusano dopo due ore di accuse

Un incontro sorprendente: Gheormescu e Tramacere si scusano dopo due ore di accuse

Un incontro sorprendente: Gheormescu e Tramacere si scusano dopo due ore di accuse

Matteo Rigamonti

Dicembre 6, 2025

Milano, 6 dicembre 2025 – Dragos-Ioan Gheormescu, 29 anni, rompe il silenzio e racconta la sua versione dei fatti dopo essere stato al centro di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso la comunità di Nardò e l’Italia intera. Per undici giorni, mentre le ricerche di Tatiana Tramacere, 27 anni, si facevano sempre più intense e le ipotesi più gravi prendevano forma, Dragos è stato considerato un sospetto. “Per due ore mi hanno urlato sotto casa, mi sono sentito morire”, confida ora con la voce ancora rotta dall’emozione.

Una notte sotto assedio tra urla e sospetti

La sera in cui è stata trovata Tatiana, Dragos si è ritrovato circondato da voci e accuse. “Gridavano ‘datelo a noi’, sembrava un incubo”, ricorda. Nel mandato di perquisizione comparivano parole pesanti: omicidio e occultamento di cadavere. “Quando le ho lette, ho avuto paura sul serio. Ma io non avrei mai fatto del male a Tatiana”, spiega. La ragazza, intanto, era nascosta nella mansarda della sua casa, a pochi metri da dove si concentravano le ricerche.

Dragos racconta che la decisione di nascondersi è stata presa insieme. “Tatiana non stava bene, aveva bisogno di staccare e riflettere. Voleva cambiare vita. E visto il nostro rapporto, abbiamo pensato che stare da me le avrebbe fatto bene”, dice. Un gesto che voleva essere solo protezione e vicinanza.

Undici giorni di convivenza nascosta e sentimenti

Nei giorni in cui Tatiana è rimasta nascosta nell’appartamento di via XX Settembre, la coppia ha vissuto una quotidianità sospesa. “Siamo stati bene, sereni”, racconta Dragos. “Lei voleva tanto rivedere quel gattino grigio che avevamo salvato insieme un mese fa al parco”. Un dettaglio che restituisce l’intimità di una relazione fatta di piccoli gesti e complicità, che, secondo lui, si è rafforzata proprio in quei momenti difficili.

“Lo abbiamo deciso insieme, non solo perché me lo ha chiesto lei”, sottolinea. “Sapevo che ne aveva bisogno e non volevo lasciarla sola. Anche adesso deve sapere che non la lascerei mai”. Alla domanda se tra loro ci sia amore, Dragos si ferma un attimo prima di rispondere: “Sì”.

Un messaggio alla famiglia e alla città

Dopo il clamore mediatico e l’intervento delle forze dell’ordine, Dragos sente il bisogno di rivolgersi ai genitori di Tatiana e alla comunità. “Chiedo scusa a tutti: ai suoi familiari, ai carabinieri, ai magistrati, ai cittadini di Nardò”, ammette. “Non abbiamo pensato alle conseguenze di questa scelta. Quando si è presi dalle emozioni, la mente non è lucida e non capisce cosa sia giusto fare”. Parole che arrivano dopo giorni di tensione e domande senza risposta.

Il caso in tv e la recita forzata

Uno degli episodi più discussi è stata la partecipazione di Dragos alla trasmissione Chi l’ha visto?. In quell’occasione, il giovane ha recitato la parte del fidanzato ignaro della scomparsa. “Forse non sapevamo come uscire da quella situazione”, spiega oggi. “Abbiamo visto la puntata insieme a casa e Tatiana si è arrabbiata per quell’intervista. Mi ha detto di non parlare più con nessuno”.

Dopo il ritrovamento della ragazza, Dragos non l’ha più vista. “Sono molto in pensiero per lei”, confida. “So che giovedì sera è stata dura per tutti. Quando i carabinieri mi hanno detto che l’avevano trovata, speravo di vederla in caserma, ma non è successo. Ora la sua famiglia le sta vicino ed è giusto così”.

Le indagini e le domande aperte

Le prime indagini non hanno trovato elementi per ipotizzare reati a carico della coppia. La fuga volontaria di Tatiana ha colto di sorpresa anche gli investigatori, che ora dovranno capire se ci sono responsabilità legate alle ricerche e all’allarme scattato nei giorni scorsi.

Intanto, nella piccola casa dove Tatiana si è nascosta – tra piatti sporchi e mozziconi di sigaretta – resta il segno di una storia che ha coinvolto sentimenti, paure e un’intera comunità. “Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento…”, conclude Dragos con un filo di voce. Ora resta solo l’attesa: per un chiarimento, forse per un nuovo inizio.