Laghat: un viaggio emozionante tra cavalli, redenzione e crescita personale

Laghat: un viaggio emozionante tra cavalli, redenzione e crescita personale

Laghat: un viaggio emozionante tra cavalli, redenzione e crescita personale

Giada Liguori

Dicembre 7, 2025

Torino, 7 dicembre 2025 – Una storia di riscatto e coraggio, ispirata a fatti veri, arriva nelle sale italiane dal 4 dicembre con “Laghat – Un sogno impossibile”, firmato da Michael Zampino e tratto dal romanzo di Enrico Querci. Il film, presentato alla 43ª edizione del Torino Film Festival nella sezione “Zibaldone”, segue il cammino di un giovane fantino e di un cavallo fuori dal comune, intrecciando sport, legami familiari e la forza di chi non si arrende.

Andrea torna in pista: la sfida con Laghat

Al centro della storia c’è Andrea, interpretato da Lorenzo Guidi, un ventunenne che vive all’ombra del padre antiquario (Edoardo Pesce), uomo abituato a scorciatoie e affari poco limpidi. Il ritorno sulla scena arriva grazie a Tony (Hippolyte Girardot), ex allenatore e figura chiave del suo passato. È lui a riaccendere in Andrea la voglia di gareggiare come fantino. Ma il cammino è tutto in salita: l’unico cavallo a disposizione è Laghat, un purosangue con una grave menomazione all’occhio sinistro.

La sfida non è solo sportiva. Andrea deve fare i conti con i suoi limiti, le aspettative del padre e lo scetticismo del mondo delle corse. “Abbiamo voluto raccontare la storia vera di un cavallo mezzo cieco che non solo non è stato soppresso, ma ha vinto e avuto una carriera vera”, ha spiegato Zampino durante la presentazione a Torino. Il regista ha aggiunto che la sceneggiatura, scritta con Heidrun Schleef, ha inserito elementi drammatici per rendere la vicenda ancora più intensa.

Laghat, un cavallo speciale, e il legame con l’uomo

Laghat non è un cavallo come gli altri. Nato nel 2003 in Gran Bretagna da Diktat e Laura’s Show, questo baio scuro ha davvero corso e vinto, nonostante la disabilità visiva. “Sono partito da zero con i cavalli – racconta Lorenzo Guidi – e lavorandoci per mesi ho capito che serve un rapporto di fiducia. È un mondo che ti chiede tutto, non lo capisci finché non lo vivi”. Sul set, spiega l’attore, non ci sono state controfigure nelle scene di corsa. Le riprese sono state fatte in piano sequenza per mantenere realismo e tensione.

Zampino ha evitato effetti speciali o cavalli meccanici. “Abbiamo usato un veicolo molto veloce con un braccio meccanico per seguire da vicino i cavalli – spiega il regista – perché a un cavallo non puoi chiedere un secondo ciak: quando erano stanchi, dovevamo cambiarli”. Una scelta tecnica che ha richiesto pazienza, ma che restituisce allo spettatore la fisicità vera delle corse.

Famiglia, ricordi e passione: le voci dal set

Nel film spicca anche Edoardo Pesce, che interpreta il padre di Andrea. “Mio nonno amava le corse di cavalli e mi portava spesso a Capannelle da piccolo – ricorda Pesce al Festival – proprio lì si è sentito male prima di morire. Per me è stato molto intenso girare in quella location”. Il suo personaggio, tradizionalista e diffidente verso il mondo dell’ippica, rappresenta una generazione legata a valori diversi da quelli del figlio.

Nel cast c’è anche Carlotta Antonelli, che interpreta Giulia, la compagna di Andrea. La sceneggiatura punta su dialoghi semplici e realistici, senza cadere nella retorica, lasciando spazio alle emozioni dei protagonisti e alle dinamiche familiari.

Sport, crescita e legami forti

Prodotto da VIDEA e ALBA Produzioni, “Laghat – Un sogno impossibile” si fa notare per l’attenzione ai dettagli delle corse e per la capacità di raccontare una storia di crescita senza ricorrere ai soliti cliché. Il film invita a riflettere su cosa significhi davvero superare i propri limiti, fisici o emotivi, e sulla forza del rapporto tra uomo e animale.

“È stato tutto naturale – conclude Guidi – solo stando a stretto contatto con i cavalli ho capito quanto ti chiedano in cambio”. Una lezione che va oltre lo sport e arriva dritta allo spettatore, tra le curve polverose degli ippodromi e le incertezze della vita adulta.