Virus dell’influenza: come ingannano le cellule umane per infiltrarsi – VIDEO

Virus dell'influenza: come ingannano le cellule umane per infiltrarsi - VIDEO

Virus dell'influenza: come ingannano le cellule umane per infiltrarsi - VIDEO

Matteo Rigamonti

Dicembre 7, 2025

Tokyo, 7 dicembre 2025 – Le cellule umane non sono solo vittime passive quando entrano in contatto con i virus. Uno studio pubblicato sulla rivista statunitense PNAS, guidato dalle Università di Hokkaido e Nagoya in collaborazione con il Politecnico di Zurigo (ETH), mostra come le cellule vengano ingannate e finiscano per aiutare i virus a entrare al loro interno. Un risultato che, dicono i ricercatori, potrebbe aprire nuove strade nella ricerca di farmaci antivirali e nello sviluppo di vaccini.

Virus e cellule: una “danza” invisibile

Fino a ora si pensava che i virus forzassero l’ingresso nelle cellule, approfittando della loro debolezza. Ma grazie a una tecnica messa a punto in Giappone, gli scienziati hanno potuto osservare per la prima volta, in tempo reale, come si svolge questo incontro. “Abbiamo visto qualcosa che non ci aspettavamo: le cellule non stanno a guardare passivamente”, racconta Nobuaki Sakai, capo della ricerca all’Università di Hokkaido. Il gruppo ha usato una tecnologia ad altissima risoluzione che va ben oltre le immagini statiche o sfocate che avevamo finora.

Il trucco del virus: un inganno ben costruito

Lo studio rivela che i virus sfruttano un normale processo delle cellule, quello che serve a prendere sostanze essenziali come ormoni, colesterolo e ferro. In pratica, il virus si lega a molecole sulla superficie della cellula, come una chiave che trova la serratura giusta. A quel punto, la membrana della cellula si piega, formando una piccola tasca che inghiotte il virus e lo porta dentro. “È come se il virus ballasse con la cellula, portandola dove vuole lui”, spiega uno degli autori, Yohei Yamauchi dell’Università di Nagoya.

Nuove possibilità per farmaci e vaccini

Vedere in diretta questa “danza” tra virus e cellule dà agli scienziati un nuovo modo per capire se i farmaci antivirali funzionano davvero. Finora si potevano solo catturare immagini a singoli momenti o studiare il processo con poca chiarezza, senza riuscire a seguire ogni passaggio. Ora si potrà capire subito se un farmaco blocca il virus o se questo riesce comunque a ingannare la cellula.

Sakai sottolinea che questa tecnica potrebbe servire anche per studiare altri virus e i vaccini, per scoprire come i patogeni aggirano le difese del corpo. “Ci servono strumenti così precisi per stare un passo avanti ai virus”, aggiunge il ricercatore giapponese.

Una scoperta che cambia tutto

Gli autori ricordano che, anche se le cellule partecipano attivamente all’ingresso del virus, non ci guadagnano nulla. È un vero inganno: il virus prende il controllo di un meccanismo naturale, quello che serve a far entrare sostanze utili, e lo usa a suo vantaggio. “È un paradosso biologico”, ammette Yamauchi. “La cellula crede di fare il suo lavoro, ma in realtà apre la porta a un nemico”.

Lo studio, pubblicato su PNAS – la rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti –, ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale. Gli esperti sottolineano come questi risultati possano avere un impatto concreto nella lotta contro le infezioni virali e nello sviluppo di nuove cure.

Cosa succederà adesso

Per ora, i ricercatori vogliono usare questa tecnica per studiare altri virus e capire come tradurre queste scoperte in cure più efficaci. “Abbiamo appena iniziato a scoprire quanto è complessa questa interazione”, conclude Sakai. Nel laboratorio di Hokkaido sono già in corso nuovi esperimenti, con l’obiettivo di scovare altri dettagli della battaglia silenziosa tra virus e cellule e trovare punti deboli da colpire con farmaci mirati.

La scoperta giapponese apre così una finestra su un mondo invisibile, dove ogni giorno si combatte una lotta nascosta tra le nostre cellule e i virus che cercano di ingannarle. E solo ora, grazie a queste immagini inedite, possiamo finalmente vedere cosa succede dietro le quinte della vita microscopica.