Gas in discesa: il prezzo scende sotto i 27 euro per megawattora

Gas in discesa: il prezzo scende sotto i 27 euro per megawattora

Gas in discesa: il prezzo scende sotto i 27 euro per megawattora

Giada Liguori

Dicembre 8, 2025

Milano, 8 dicembre 2025 – Il prezzo del gas naturale ha chiuso la giornata in calo, scendendo sotto i 27 euro al megawattora. Nel pomeriggio, sul mercato di riferimento di Amsterdam, i contratti Ttf – il principale punto di riferimento europeo – hanno perso l’1,45%, fermandosi a 26,87 euro al megawattora. Un dato che, secondo gli operatori, risente sia delle dinamiche stagionali sia delle aspettative sulle forniture per i prossimi mesi.

Mercato europeo del gas: la giornata ad Amsterdam

La seduta di oggi ad Amsterdam è partita con prudenza. Fin dalle prime ore del mattino, i volumi scambiati erano più bassi della media settimanale. Intorno alle 11, alcuni trader hanno segnalato una leggera pressione al ribasso, legata soprattutto alle previsioni del tempo: “Le temperature restano miti per il periodo, quindi la domanda di riscaldamento è più bassa”, ha spiegato un analista di una grande società di trading energetico con sede a Rotterdam. Nel primo pomeriggio la volatilità è aumentata, ma senza cambiamenti di rotta.

Secondo le stime di Refinitiv, la domanda europea di gas è ancora sotto i livelli dello scorso anno. I dati sulle scorte, aggiornati ieri da Gas Infrastructure Europe, mostrano che gli stoccaggi sono pieni per oltre l’85%. Un livello che gli operatori considerano “confortevole”, soprattutto in vista dell’inverno.

Stagione e forniture: perché i prezzi scendono

Il calo dei prezzi è legato anche all’andamento delle forniture. Nonostante le tensioni geopolitiche del 2024, i flussi di gas naturale liquefatto (GNL) verso l’Europa sono rimasti stabili. “Gli arrivi dai terminali spagnoli e francesi non hanno avuto interruzioni importanti”, ha confermato un funzionario del Ministero della Transizione Ecologica francese. Qualche settimana fa alcune navi metaniere erano state dirottate verso l’Asia per i prezzi più alti, ma ora la situazione si è normalizzata.

Un altro fattore che ha influenzato la giornata riguarda la produzione interna. I dati dell’Autorità olandese per l’energia mostrano che il giacimento di Groningen – ormai vicino alla chiusura definitiva – ha dato un contributo marginale. L’effetto sul prezzo è stato però limitato dall’aumento delle importazioni dalla Norvegia e dal Nord Africa.

Cosa significa per famiglie e imprese italiane

Per le famiglie e le aziende italiane, la discesa del prezzo del gas lascia la speranza di bollette più leggere nei prossimi mesi. Secondo Nomisma Energia, se questa tendenza continuerà anche a dicembre e gennaio, la spesa media per il riscaldamento potrebbe calare fino al 10% rispetto allo stesso periodo del 2024. “È presto per dire con certezza cosa succederà”, ha ammesso Davide Tabarelli, presidente della società di consulenza energetica. “Molto dipenderà dal meteo e da possibili shock geopolitici”.

Le associazioni dei consumatori hanno accolto la notizia con favore. In una nota diffusa nel tardo pomeriggio, Federconsumatori ha chiesto al governo di fare attenzione perché i ribassi si riflettano presto sulle tariffe finali. “Non sempre i cali sui mercati internazionali arrivano subito nelle bollette delle famiglie”, si legge nel comunicato.

Le incognite per i prossimi mesi

Nonostante un clima di relativa calma, restano alcune incognite per il primo trimestre del 2026. Gli esperti avvertono che ondate di freddo improvvise potrebbero far salire rapidamente i prezzi. Restano poi i timori legati alla situazione in Ucraina e alle possibili interruzioni dei flussi dalla Russia.

Per ora, però, il mercato sembra orientato verso una fase di stabilità. “La situazione è molto diversa rispetto a due anni fa”, ha ricordato un operatore della Borsa del gas di Milano. “Allora bastava una notizia per far volare i prezzi sopra i 100 euro. Oggi c’è più equilibrio”.

A fine giornata, ad Amsterdam, il prezzo del gas si è fermato a 26,87 euro al megawattora, segnando un nuovo minimo mensile e confermando la tendenza al ribasso che caratterizza questa fine d’anno.