La truffa delle patenti a basso costo: come incassano e scompaiono durante l’esame

La truffa delle patenti a basso costo: come incassano e scompaiono durante l'esame

La truffa delle patenti a basso costo: come incassano e scompaiono durante l'esame

Matteo Rigamonti

Dicembre 8, 2025

Milano, 8 dicembre 2025 – La truffa della patente low cost continua a colpire duro in tutta Italia. Decine di giovani e lavoratori stranieri, tra il 2024 e il 2025, hanno denunciato di essere stati ingannati da autoscuole fantasma. Promettono corsi completi a prezzi stracciati, ma poi spariscono proprio quando si arriva all’esame. Il fenomeno, segnalato soprattutto a Milano, Roma, Bologna e altre città, si è diffuso soprattutto sui social e online, dove le offerte vengono spacciate con recensioni entusiastiche e promesse di assistenza continua.

La truffa delle patenti low cost: come funziona davvero

Le testimonianze raccolte da alanews.it raccontano sempre la stessa storia: all’inizio tutto sembra andare per il verso giusto. Gli operatori rispondono subito, spiegano ogni passaggio, mandano link per lezioni in diretta e quiz da fare sull’app. I prezzi? Tra 350 e 700 euro, con possibilità di pagare a rate. Ma appena incassano i soldi, tutto cambia. “Improvvisamente ti mettono in lista d’attesa per risponderti – racconta un ragazzo di Latina – o ti risponde una voce automatica che ripete sempre le stesse cose. Cambiano numero di telefono, ti invitano a scrivere a un nuovo contatto, e intanto perdi tempo e denaro”.

Le vittime sono spesso ragazzi appena maggiorenni, studenti o lavoratori stranieri che cercano una scorciatoia per prendere la patente. “Alla fine ti ritrovi a iscriverti a un’altra scuola guida e a pagare due volte”, spiega Sara, 22 anni, di Bologna. Molto spesso i documenti caricati sull’app restano senza risposta, le visite mediche scadono senza che nessuno si faccia vivo, e i rimborsi promessi non si vedono mai.

Recensioni sospette e promesse mai mantenute

Un dettaglio che fa scattare il campanello d’allarme è il continuo susseguirsi di recensioni positive, pubblicate a pochi minuti di distanza l’una dall’altra. “Sembra che qualcuno stia spingendo commenti entusiasti per coprire quelli negativi”, osserva Luca, 19 anni, di Padova. Ma basta scavare un po’ per trovare decine di segnalazioni simili: lezioni in diretta con insegnanti reali, quiz interattivi, assistenza 24 ore su 24. Peccato che, quando arriva il momento della prenotazione della visita medica o dell’esame in Motorizzazione, il sistema si blocchi. “Da quel momento non risponde più nessuno”, conferma un altro utente.

Il mercato nero delle patenti false non si ferma

La truffa non riguarda solo le autoscuole fantasma. Secondo il Codacons, negli ultimi mesi è cresciuto anche il mercato nero delle patenti senza esame, vendute online come fossero un normale prodotto. I canali? Sempre gli stessi: gruppi chiusi su Facebook o Telegram, contatti attivati con un semplice messaggio privato. Le offerte sono dettagliate: prezzi, tempi di consegna, assicurazioni su documenti “validi” e “sicuri”. Le indagini delle forze dell’ordine parlano di un giro d’affari che può superare i 40 mila euro al giorno per ogni centro, con ramificazioni in almeno sette province italiane, tra cui Roma, Milano, Frosinone, Brescia e Pescara.

La testimonianza: “Sembrava tutto regolare”

Federica Cassata, 29 anni, grafica milanese, ha raccontato la sua esperienza ad alanews. “Il prezzo era buono, il pacchetto completo, le recensioni altissime. Sembrava un affare”, spiega. Ha scelto l’opzione più costosa, quasi 700 euro pagati in tre rate. Le lezioni sono partite davvero: “In diretta, con insegnanti veri. Potevo fare domande. Era tutto organizzato bene”. Ma poi, quando è arrivato il momento della visita medica, qualcosa si è inceppato. “Ho caricato i documenti sull’app a novembre 2024. Le settimane passavano, e a gennaio 2025 non sapevo ancora quando avrei fatto l’esame”. Contattando l’autoscuola convenzionata ha scoperto che la sua iscrizione non risultava da nessuna parte.

La visita medica è scaduta. Federica l’ha rifatta, pagando ancora. Il rimborso promesso non è mai arrivato: “Prima mi dicevano 30 giorni, poi 30 lavorativi, poi più nulla”. L’esame teorico è riuscita a sostenerlo da sola. Ma la parte pratica si è trasformata in un incubo: “Mi hanno assegnato una scuola guida lontanissima da casa”. Le avevano promesso un servizio navetta che però non esisteva. Quando ha chiesto spiegazioni, le hanno detto di cercarsi una scuola più vicina da sola. “Se rientrava nel pacchetto, mi avrebbero rimborsato”. Solo dopo aver minacciato azioni legali e di rendere pubblica la vicenda sui social qualcosa si è mosso: “In pochi minuti mi hanno passato un responsabile. Una settimana dopo ho ricevuto i soldi”.

Indagini in corso e consigli per non cadere nella trappola

La polizia postale conferma: negli ultimi mesi sono aumentate le denunce per truffe legate alle patenti low cost e ai corsi online fasulli. Gli esperti mettono in guardia: controllate sempre che le autoscuole siano iscritte agli albi ufficiali. Diffidate dalle offerte troppo vantaggiose o da richieste di pagamento anticipato su canali poco sicuri. “Meglio aspettare qualche giorno in più – avverte il Codacons – che rischiare di perdere centinaia di euro senza ottenere nulla”.