Milano, 8 dicembre 2025 – La Borsa di Milano ha chiuso oggi praticamente invariata. Il Ftse Mib si è fermato a 43.432 punti, confermando la calma che si è vista nelle ultime settimane. Una giornata fatta di alti e bassi, con alcuni titoli in luce e altri in netto calo.
Mps vola dopo il via libera della Consob
Sullo sfondo della seduta, spicca il balzo del 4,36% di Mps. La banca senese ha beneficiato di un documento della Consob dello scorso 15 settembre, che ha escluso l’esistenza di un patto nascosto tra i soci Delfin e Caltagirone per la scalata a Mediobanca. Una notizia che ha rassicurato i mercati, allontanando il rischio di tensioni regolamentari e spingendo gli investitori a tornare all’acquisto. “La chiarezza arrivata dalla Consob ha tolto un’incertezza che pesava da mesi”, ha detto un analista finanziario milanese nel primo pomeriggio.
Le banche sorridono: Mediobanca e Banco Bpm in rialzo
Anche gli altri istituti bancari hanno fatto segnare rialzi. Mediobanca ha guadagnato l’1,69%, Banco Bpm il 2% e Popolare di Sondrio l’1,21%. Dietro a questa giornata positiva ci sarebbe sia la fine delle preoccupazioni regolamentari sia un clima più sereno sui mercati europei. “Si è respirata una certa fiducia, anche grazie ai dati economici usciti in mattinata”, ha spiegato un trader di una grande banca d’affari.
Leonardo e Buzzi spinti dalle buone notizie
Nel settore industriale, occhi puntati su Leonardo, che ha chiuso in rialzo del 2,1%. La società della difesa ha beneficiato di indiscrezioni su nuovi contratti internazionali e di un sentiment positivo sul comparto. Bene anche Buzzi Unicem, salita dell’1,11% dopo il via libera degli analisti di Deutsche Bank che hanno consigliato l’acquisto del titolo. “Le raccomandazioni degli analisti hanno dato slancio fin dalla mattina”, ha raccontato un operatore del settore cemento.
Ferrari in flessione dopo il downgrade di Morgan Stanley
Non sono mancate le note stonate. In particolare, Ferrari ha perso il 3,5% dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno abbassato il giudizio sul titolo a “equal weight”. Il downgrade ha pesato sulle quotazioni fin dall’apertura, scatenando vendite a catena. “Il ribasso era previsto, ma l’impatto è stato comunque forte”, ha ammesso un gestore di fondi specializzati nel settore auto.
Amplifon e Inwit tra i peggiori
Tra i titoli in calo si segnalano anche Amplifon, che ha lasciato sul terreno il 2,59%, e Inwit, giù del 2,44%. Secondo gli operatori, su entrambi ha pesato la presa di profitto dopo i recenti rialzi, oltre a una maggiore prudenza da parte degli investitori istituzionali.
Mercati europei restano cauti, occhi sulle banche centrali
Nel complesso, la seduta milanese si è inserita in un quadro europeo all’insegna della prudenza. Gli investitori aspettano le prossime mosse delle grandi banche centrali, con particolare attenzione alla Federal Reserve e alla Banca Centrale Europea, che dovrebbero intervenire nelle prossime settimane. “Il clima resta incerto, molti preferiscono stare alla finestra”, ha riassunto un broker nel tardo pomeriggio.
Così si è chiusa una giornata senza grandi scossoni per il listino principale, ma con segnali interessanti su singoli titoli e settori. Gli operatori restano vigili sulle evoluzioni regolamentari e sui dati macro in arrivo nei prossimi giorni.
