Trieste, 8 dicembre 2025 – Giovedì 11 dicembre allo stabilimento di Orion Valves a Trieste potrebbe scriversi una pagina nuova nel Guinness World Record. L’azienda friulana presenterà infatti la valvola petrolifera più grande del mondo, un vero gigante dell’ingegneria industriale pronto a battere ogni record precedente. L’appuntamento è alle 11, con oltre 500 ospiti attesi, tra cui il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e rappresentanti di Saudi Aramco e Hyundai, committenti e protagonisti del settore energetico.
La valvola che sfida ogni limite
Protagonista della giornata sarà la “Wedge Gate Valve”, una valvola dal diametro di 114 pollici (circa 2,8 metri), alta quasi 14 metri e che pesa quasi 120 tonnellate. Sono cifre da capogiro, anche per chi lavora ogni giorno con questi numeri. Il record precedente si fermava a 108 pollici. A confermare la portata dell’impresa ci sarà un giudice ufficiale del Guinness World Records, pronto a misurare e verificare ogni dettaglio prima di assegnare il titolo.
“Questo traguardo è di tutti noi – ha detto Luca Farina, presidente di Orion Valves –. In un anno in cui festeggiamo i 75 anni di attività**, questo record è il segno tangibile della nostra voglia di innovare e di puntare sempre più in alto”. Farina ha voluto anche ringraziare chi ha reso possibile tutto questo: “Il merito va ai nostri dipendenti, ai partner e al territorio che non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno”.
Il cuore del Friuli Venezia Giulia
Dietro questa valvola c’è una rete solida di aziende, soprattutto del Nordest. La maggior parte dei collaboratori di Orion Valves sono realtà del Friuli Venezia Giulia, come Saiph, Acciaierie di Cividale, Innoway, Petrolavori e il Gruppo Galperti. Ma la filiera si allarga anche al Veneto e alla Croazia, segno di un sistema produttivo che funziona e sa fare squadra.
La valvola è stata creata su misura per il progetto Amiral, un enorme polo petrolchimico in costruzione a Jubail, in Arabia Saudita. L’impianto è frutto di una joint venture tra Saudi Aramco e TotalEnergies e sarà uno dei più avanzati del Medio Oriente. La valvola andrà a inserirsi nel sistema collettore della linea di “flare”, un pezzo fondamentale per la sicurezza degli impianti.
Un viaggio lungo e delicato
Dopo la cerimonia di consegna, la valvola partirà per un trasporto tutt’altro che semplice. Nei prossimi mesi sarà caricata su una nave speciale, pensata per muovere carichi enormi in tutta sicurezza. L’arrivo a Jubail è previsto nel 2026, quando inizieranno le operazioni di montaggio nel sito petrolchimico.
Gli ingegneri coinvolti raccontano che la preparazione del trasporto è durata settimane. “Abbiamo curato ogni dettaglio – spiega uno dei responsabili tecnici – dalla movimentazione dentro lo stabilimento fino all’imbarco al porto di Trieste. Qui non ci si può permettere errori”.
Un simbolo per il territorio e oltre
L’evento di giovedì sarà più di una semplice vetrina per l’industria locale. Sarà un modo per mostrare quanto il Friuli Venezia Giulia conti nella filiera dell’energia e della meccanica di precisione. “Questa valvola – ha commentato Fedriga – dimostra che sappiamo lavorare insieme e affrontare sfide di livello mondiale”.
La presentazione del nuovo record arriva in un momento di crescita per l’industria triestina, che negli ultimi anni ha visto aumentare investimenti e collaborazioni con partner internazionali. Per Orion Valves, nata nel 1949, il riconoscimento del Guinness è un segno importante ma anche una sfida: continuare a innovare senza perdere il legame con il territorio.
Solo quando il giudice del Guinness darà il suo verdetto, questa valvola entrerà davvero nella storia dell’ingegneria industriale. E Trieste, ancora una volta, sarà al centro della scena.
