Los Angeles, 8 dicembre 2025 – Paramount rilancia la sfida per Warner Bros.. Nella notte ha presentato un’offerta pubblica in contanti da 30 dollari per azione, superando così la proposta di Netflix. Il valore complessivo dell’operazione sale a 108 miliardi di dollari, ben 18 miliardi in più rispetto all’offerta del colosso dello streaming. La battaglia per il controllo di uno dei simboli di Hollywood entra in una fase decisiva, con possibili ripercussioni per tutto il settore cinematografico.
Paramount torna alla carica: offerta cash e attacchi a Netflix
La mossa di Paramount arriva pochi giorni dopo che il consiglio di Warner Bros. ha deciso di avviare trattative esclusive con Netflix. La scelta aveva già fatto discutere tra gli addetti ai lavori e gli analisti. David Ellison, amministratore delegato di Paramount, ha dichiarato in un’intervista a CNBC: “La nostra offerta è vantaggiosa per Hollywood. Quella di Netflix, invece, è anticoncorrenziale”. Per Ellison, l’unione tra Netflix e Warner Bros. segnerebbe “la fine dell’industria così come la conosciamo”.
Paramount propone di pagare l’intero pacchetto azionario Warner Bros. in contanti, per un totale di 108 miliardi di dollari. Di questi, 18 miliardi sarebbero in più rispetto alla proposta di Netflix, che fonti finanziarie stimano attorno ai 90 miliardi. L’obiettivo è convincere azionisti e vertici Warner Bros. a rivedere la loro posizione.
Il futuro di Hollywood appeso a un filo
La sfida per Warner Bros. non è solo una partita tra grandi gruppi mediatici. È in gioco il destino di una delle case di produzione più antiche e famose al mondo. Fondata nel 1923, Warner Bros. ha accompagnato quasi un secolo di cinema con franchise come Harry Potter, Batman e Matrix. L’ingresso di un gigante dello streaming come Netflix – o di Paramount – potrebbe cambiare per sempre il volto dell’industria.
Secondo alcuni esperti di Wall Street, la scelta tra le due offerte non si limiterà al solo aspetto economico. “C’è una questione di identità e di modello di business”, ha spiegato un consulente vicino al dossier. “Netflix punta a un’integrazione verticale tra produzione e distribuzione, mentre Paramount segue una strada più tradizionale”. Una differenza importante: con Netflix, Warner Bros. rischierebbe di perdere parte della propria autonomia creativa.
Mercati e addetti ai lavori reagiscono
L’annuncio dell’offerta Paramount è arrivato poco prima dell’apertura dei mercati americani. A Wall Street, le azioni Warner Bros. sono schizzate del 7% nei primi minuti di contrattazione, mentre quelle di Paramount sono rimaste stabili. Gli operatori attendono ora una risposta ufficiale dal consiglio di Warner Bros., che secondo fonti interne dovrebbe riunirsi a breve.
Nel frattempo, a Los Angeles la notizia ha acceso il dibattito tra produttori e registi. “Siamo a un punto di svolta”, ha detto un dirigente della Directors Guild of America. “Il rischio è perdere quella varietà produttiva che ha fatto grande Hollywood”. Anche i sindacati degli attori mostrano preoccupazione. Un portavoce della SAG-AFTRA ha sottolineato: “Serve chiarezza sui piani industriali”.
Prossime mosse e scenari aperti
Secondo le prime informazioni, il consiglio di Warner Bros. ha già incaricato un team legale per valutare la nuova offerta. Non è escluso che nelle prossime settimane possano arrivare rilanci o altre proposte concorrenti. La partita si giocherà su più fronti: finanziario, regolatorio – con le autorità antitrust americane pronte a esaminare ogni dettaglio – e politico.
David Ellison ha ribadito la sua volontà di “difendere la concorrenza e il pluralismo” nell’industria cinematografica americana. Netflix, al momento, non ha commentato ufficialmente l’offerta Paramount. Solo allora si capirà quale sarà il futuro della Warner Bros. e quale volto prenderà la Hollywood del XXI secolo.
